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Parenti sconosciuti del litchi

Mettiamoci in viaggio alla scoperta dei parenti sconosciuti del litchi, appartenenti al genere delle Sapindaceae. Si tratta di frutti piacevoli, apprezzati da locali e turisti, anche se alcuni di essi sono particolarmente rari o fuori mercato.

Parenti sconosciuti del litchi

Il litchi è il frutto tropicale di origine cinese forse più conosciuto e in genere finisce nel nostro carrello dai banchi di frutta esotica dei supermercati italiani nel periodo natalizio o più in generale in quello invernale.

E’ possibile trovare anche bevande in lattina aromatizzate al litchi, con un sapore che sembra una versione più intensa dell’acqua di rosa, ma anche alcolici come il vino di litchi e il lichido, un superalcolico dal sapore di litchi e guava.

Si tratta di un frutto ricchissimo di vitamina C, povero di minerali, con una polpa traslucida ricca di succo e un seme duro e ricco di sostanze tossiche per l’uomo.

Il litchi, riconoscibile per la sua buccia rosso-rosato che sembra un guscio d’uovo, è l’unico membro della Famiglia Litchi, chiamandosi Litchi chinensis (litchi cinese), ma se facciamo un passo a monte ed esploriamo il genere cui appartiene, le Sapindaceae, possiamo scoprire tra i suoi “cugini” altri frutti interessantissimi e meno famosi di cui vale la pena fare la conoscenza se si è appassionati di frutta saporita.

 

Il rambutan

Il rambutan è sicuramente il cugino più famoso del litchi, sia per il suo aspetto che rimane impresso, sia per la sua relativamente facile reperibilità nei nostri mercati, spesso proveniente dallo Sri Laka e Thailandia piuttosto che dalla Cina.

L’aspetto del rambutan è peculiare, rosso fuoco, con una buccia meno croccante di quella del litchi e ricoperta di una sorta di peluria riccioluta. Esistono una quantità incredibile di varietà di rambutan, alcune gialle, altre molto grandi, ma in genere ha un sapore più intenso di quello del litchi, un migliore rapporto polpa-seme, ma maggiori difficoltà di trasporto e conservazione: troppi sbalzi di temperatura ne compromettono la freschezza facilmente.

Pertanto, sarebbe meglio evitare i rambutan maculati di marrone. Non è ricco di vitamina C come il litchi, in compenso è una buona fonte di vitamina B3 e manganese, di vari acidi fenolici e di acido cinnamico.

 

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Il longan

Al secondo posto tra i cugini meno famosi del litchi troviamo il longan, che in cantonese significa occhio di drago. Si trova in Cina e in Indocina, raramente in Europa.

E’ più piccolo del litchi, con una buccia più fine, liscia e marrone chiaro. La polpa è grigiastra con un sapore dolce che ricorda vagamente l’aroma dei funghi.

E’ utilizzato in molti piatti agrodolci e in molti dessert in Asia (specie sciroppati), ma anche nelle varie medicine tradizionali. Ha una buona percentuale di proteine per essere un frutto, è estremamente ricco di vitamina C ed è una buona risorsa di riboflavina.

 

Il pitomba

Uscendo dal continente asiatico per approdare in quello sudamericano troviamo il pitomba, Talisia esculenta, del tutto simile al longan ma con polpa rosata e con un sapore piu’ tropicale. In Brasile, in Colombia, in America Centrale ed in Florida, è possibile trovarlo sulle spiagge, fresco o sotto forma di succo.

 

Il mamoncillo

Parente caraibico del litchi con nome tutto ispanico, il mamoncillo è sferico, con buccia rigida verde acceso e polpa arancione. Ha un’infinità di nomi locali, che dipendono dal paese di produzione, ed è una sorta di incrocio tra un litchi e un agrume, specie il lime. Come il lime è aspro, con molte fibre nella polpa, ricco di fosforo e vitamina C.

 

Il pulasan

Molto meno conosciuto è il pulsan, che possiamo trovare tornando nella terra d’origine del litchi, la Cina, dove è considerato un cibo tradizionale, culturale e anche rituale.

Rosso come il rambutan, somiglia al nostro corbezzolo. Dietro la buccia spessa troviamo una polpa giallognola, molto più dolce del rambutan, con un unico seme di colore chiaro.

 

Il korlan

Ancora più raro è il korlan: Nephelium hypoleucum, molto simile al litchi ma di forma oblunga. Il sapore è intermedio tra quello del litchi e quello del rambutan ed è usato nella medicina locale per abbassare lo stress, aiutare la digestione, regolare gli zuccheri nel sangue.

 

L’alupang

Tipico della Malesia, l’alupang è una sorta di Graal per i fruit hunter di mezzo mondo. Molto raro, spesso ancora allo stato selvatico, l’alupang ha una buccia verde militare, con protuberanze mammellonari.

E’ considerato tra tutti questi il frutto dal sapore più buono in assoluto.

 

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