Articolo

Alimenti per l'intestino pigro

L’intestino pigro è una modalità difficoltosa di funzionamento dell’intestino stesso che molti di noi prendono sottogamba. Un’alimentazione corretta può essere da aiuto. Vediamo quali alimenti privilegiare.

Alimenti per l'intestino pigro

Una regolare motilità intestinale può essere garantita da un’dieta bilanciata, in cui si privilegiano alimenti ricchi in “scoria”, in grado di aumentare la produzione della massa fecale e di far fare “ginnastica” all’intestino.

Tra gli alimenti da usare con moderazione, o limitare fortemente, ci sono i cibi ricchi in spezie, che possono irritare l´intestino, quelli con molto zucchero e cioccolato, gli alimenti raffinati e le bevande alcoliche ad alta gradazione.

Possono invece aiutare contro l'intestino pigro:

Ma vediamo prima quali sono le cause dell'intestino pigro.

 

Quando l’intestino non vuole proprio lavorare!

La stipsi (o stitichezza) è una condizione comune in molte persone, tanto comune da rivolgersi molto spesso al medico di famiglia per avere aiuti e consigli. 

Non è comunque una malattia ma un sintomo che qualcosa nel nostro intestino non sta lavorando perfettamente e che porta, in modo estremamente fastidioso, a sintomi come dolori al basso ventre, pancia gonfia, impossibilità ad evacuare in modo soddisfacente ecc.

Per intestino pigro s’intende, clinicamente, una diminuzione della frequenza delle scariche intestinali (uguale o inferiore alle tre volte a settimana), quindi una difficoltà a svuotare con regolarità l´intestino con conseguente disidratazione e indurimento delle feci.

Risulta comunque difficile la diagnosi di "intestino pigro" poiché in molte persone anche un’evacuazione poco frequente può essere normale, purché non dolorosa e non lasci senso di svuotamento incompleto.

Molto spesso i disturbi riferiti sono legati a patologie funzionali dell’intestino, in altri lo stress, l’alimentazione e l’ambiente sono tra i fattori causali.

D'altronde la vita che conduce la maggior parte della popolazione occidentale da parecchi decenni è di tipo sedentaria, sregolata e stressante, i pasti sono sempre più frettolosi e disordinati, l’eccessivo consumo di sale, zuccheri, caffè è oramai un’abitudine, insieme con una sempre più scarsa assunzione di liquidi.

I cambiamenti alimentari qui consigliati, utili ad aiutare il nostro intestino, devono avvenire in maniera graduale perché questo importante organo va rieducato gradualmente per evitare che l’aumento troppo rapido delle fibre alimentari causi disturbi come dolori addominali, crampi e flatulenza.

 

Scopri anche i rimedi omeopatici per l'intestino

 

Alimenti ricchi in fibra

Un confronto tra persone che assumono una dieta ricca di fibra e quelli che ne introducono poca ha dimostrato che nei primi non solo la massa fecale è aumentata ma anche che il transito intestinale avviene più velocemente poiché si completa in 24-36 ore, mentre nei secondi ne occorrono fino a 100 (quattro volte di più).

La fibra solubile, come ad esempio la pectina, è presente nella verdura e frutta (soprattutto nella buccia) e a contatto con l’acqua ha la caratteristica di formare una massa gelatinosa, mentre la fibra insolubile, come ad esempio la cellulosa la possiamo trovare nella frutta secca, cereali e derivati integrali come riso, pane, pasta e crusca e tende ad assorbire grosse quantità di acqua favorendo così un aumento delle feci.

Per quel che riguarda la dose di fibra da introdurre giornalmente con gli alimenti, è noto che la raccomandazione è di circa 30 g al giorno.
Questa quota può essere raggiunta attraverso il consumo di:

  • 2/3 porzioni al giorno di frutta cruda e cotta
  • 2 porzioni di verdure
  • 2/3 porzioni di prodotti a base di cereali integrali
  • 3/4 porzioni a settimana di legumi.

Tra gli alimenti particolarmente ricchi in fibra troviamo: albicocca, alghe, avena, carciofo, carta, ciliegia, cipolla, fico, fragola, lattuga, melanzana, melone, pesca, pomodoro, porro, prugna, uva, zucca, crusca.

 

Sai quali sono altri alimenti ricchi di fibre?

 

Lievito di birra

E’ un alimento utile in tutte quelle situazioni in cui si deve riequilibrare la flora batterica intestinale. Può rappresentare un valido sostegno apportando microrganismi “vivi” di Saccharomyces cerevisiae che competono con l'insorgere di una flora batterica patogena, migliorando invece quella benefica.

Oltre alla forma fresca, il lievito di birra si trova come integratore in pastiglie o in polvere e scaglie da unire, per una colazione energetica e saziante, ai cereali con aggiunta di latte o in un vasetto di yogurt al naturale.

 

Polline

Contribuisce, insieme ad altri alimenti terapeutici, a mantenere la regolarità della defecazione. E’ l’alimento per eccellenza dell’intestino tanto da poterlo definire “agente di polizia” di quest’organo.

I granuli di polline, una volta triturati, possono essere direttamente masticati oppure sciolti in bevande tiepide. La dose quotidiana consigliata è di un cucchiaino al giorno, meglio al mattino a colazione per il suo effetto tonico.

 

Il polline è impiegato da sempre come ricostituente dalle innumerevoli proprietà. Ecco perché

 

Infusi

Molte erbe e piante si prestano bene nello svolgere una funzione contro la stitichezza.

Tra queste:

  • l’infuso di lampone (foglie essiccate) da bere due tazze al giorno, di frassino (foglie) da bere due tazze al giorno lontano dai pasti;
  • infuso di malva e cicoria (fiori di malva e foglie di cicoria) da bere una tazza al mattino presto e una la sera almeno un’ora dopo cena;
  • il decotto di iquirizia da consumare una tazza al giorno presa a digiuno la mattina.

 

Acqua

Per favorire l´azione delle fibre vegetali è comunque sempre importante introdurre almeno 1-1,5 litri di acqua (poiché questa costituisce l’80-85% delle feci) anche in forma di bevande di vario tipo come succhi di agrumi o di frutta eventualmente diluiti, tisane e .

 

Prova anche 5 erbe per l'intestino pigro

 

Per approfondire:
>  La corretta alimentazione in caso di infezioni intestinali