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Le intolleranze alimentari

La definizione corretta di intolleranza è la “tendenza a sviluppare ipersensibilità verso una certa sostanza o un determinato alimento” .
Un alimento scarsamente tollerato non ci fornisce il giusto apporto energetico o addirittura costringe il nostro organismo a sprecare energia per poterlo digerire ed eliminare.

Le intolleranze alimentari

Prima di affrontare l’argomento, facciamo un po’ di chiarezza.
Le reazioni avverse agli alimenti si dividono in:

  1. Allergie alimentari propriamente dette: reazione immediata con orticaria, angioedema

  2. Pseudo allergie: Deficit enzimatici: favismo, intolleranza al lattosio

  3. Ipersensibilità: Alimenti che liberano istamina come vino rosso, cioccolato,crostacei…..

  4. Reazioni tossiche: avvelenamento da funghi, botulismo

  5. Intolleranze alimentari: Reazioni croniche non immediate : con  l’eliminazione del  cibo dalla propria dieta per un certo periodo (almeno 2 mesi) vi è la  scomparsa del sintomo

 

Il nostro sistema immunitario: cenni

Per meglio comprendere il complicato meccanismo delle allergie e delle intolleranze alimentari dobbiamo prima capire il concetto di antigene e di anticorpo. Gli antigeni (agenti patogeni) sono sostanze in grado di indurre una risposta da parte del sistema immunitario.

Sono sostanze non appartenenti  o meglio ESTRANEE all’organismo che provengono dall’ambiente esterno (cibo, pollini, agenti chimici….) Gli anticorpi , o immunoglobuline, sono proteine  prodotte dai linfociti del nostro organismo in risposta alla presenza degli antigeni  (sostanze estranee) ,  il cui compito è proprio quello di distruggere l’antigene. Gli anticorpi si dividono in 5 classi: IgG, IgM, IgD, IgA (alimentari), IgE (allergie). Per semplificare: Il nostro corpo si comporta come uno  “stato”  che, se viene aggredito da un “nemico” (gli antigeni) risponde con una sua “milizia” (gli anticorpi)   

Le allergie - Reazioni mediate da IgE Non appena il soggetto viene a contatto con l’allergene, per contatto o ingestione (polline, sostanza urticante, alimento, ecc.), si scatena una reazione allergica immediata che può essere di varia entità in quanto la reazione è proporzionale alla concentrazione dell’allergene stesso.  Le reazioni si possono avere in pochi minuti o nell’intervallo di poche ore e necessitano l’uso di farmaci come antistaminici , cortisone  o il ricovero ospedaliero (nei casi piu’ gravi). 

 

Le intolleranze alimentari

A differenza dalle allergie, le reazioni determinate da un’intolleranza non sono immediate e possono manifestarsi nelle 72 ore dopo il contatto con l’alimento o la sostanza responsabile del fenomeno. Le sostanze che determinano intolleranza possono colpire qualsiasi organo e apparato. Le reazioni sono determinate da alimenti che assumiamo GIORNALMENTE  e, siccome  possono essere ritardate anche di parecchie ore, a volte è difficile ricollegare una sintomatologia con l’alimento assunto molte ore prima.        

QUALE COLLEGAMENTO TRA  INTESTINO, FLORA BATTERICA  E CIBO- INTOLLERANZE?   L'intestino tenue è un tubo di circa 35 mm di diametro e di 5 m di lunghezza che va dal duodeno al colon. E' la sede principale dell'assorbimento delle sostanze nutritive nel circolo sanguigno. La parete dell'intestino tenue è ricoperta da minuscole sporgenze digitiformi, chiamate VILLI. La membrana mucosa intestinale, si comporta come una barriera impermeabile per impedire l'infiltrazione nell'organismo di sostanze altamente dannose.  

La flora batterica Nell'intestino sano è presente una colonizzazione di germi, meglio conosciuta come "flora batterica intestinale", che, con reciproci vantaggi, vivono e si sviluppano. La flora batterica,è costituita da diversi tipi di batteri i quali proteggono le pareti intestinali e favoriscono l'assimilazione di numerose vitamine. Talvolta, tuttavia, i batteri non patogeni si trasformano violentemente e interferiscono nel metabolismo con la formazione di sostanze tossiche, creando una flora batterica disturbata, ovvero una situazione di disbiosi intestinale. Un sistema immunitario debole e  intolleranze alimentari  possono quindi dipendere da una flora batterica intestinale alterata. 

Alcuni fattori che alterano la nostra flora batterica:

  • Alimentari: diete scarse di fibre, assunzione di alimenti raffinati (farina, sale, zucchero) ed una dieta poco diversificata. Bevande gasate, stress a tavola ecc., conservanti, coloranti, ormoni, antibiotici
  • Gli inquinanti: metalli tossici, le radiazioni e le emissioni elettromagnetiche.
  • Cause patologiche: malattie infettive dell’intestino e parassiti intestinali
  • Cause iatrogene (da assunzione di farmaci): ovviamente antibiotici e lassativi
  • Mancanza di attività fisica
  • Stress e shock: coliti (colon irritabile), diretta correlazione tra stress, pancia e cervello. Ed in questo capitolo mettiamo anche lo stile di vita. Si registrano casi in cui uno shock è stata la causa scatenante.
  • Le intolleranze alimentari: che nascono proprio nell’intestino, e a loro volta squilibrano la flora batterica: creano un prodotto della digestione (bolo) ricco di proteine mal digerite e altre sostanze anomale, che predispongono allo sviluppo di varie sostanze tossiche e batteri della putrefazione, entrambi molto dannosi.
  • Vaccinazioni, che alterano l’equilibrio del sistema immunitario.
  • Geopatie, cioè perturbazioni del terreno ed elettromagnetiche, presenza di metalli / acqua sotto la casa.         
  • Metalli pesanti, come il mercurio delle amalgame dentali e le pentole d’alluminio
  • Cosmetici, che in genere hanno delle componenti tossiche che vengono assorbite dalla pelle   Alcuni sintomi associati alla presenza di intolleranze alimentari
  • SNC cefalee ricorrenti (emicrania), scarsa concentrazione, equilibrio alterato, depressione, iperattività, umore variabile, astenia ricorrente, torpore mentale
  • Genito-urinario Irritazioni vaginali, cistiti ricorrenti abatteriche, enuresi
  • Respiratorio Congestione nasale, rinite, sinusite, catarro, asma, bronchiti ricorrenti, otite
  • Pelle Eczema, eruzioni, orticaria, pallore facciale, psoriasi, acne
  • Muscolo scheletrico Dolenzia articolare ricorrente, artrite giovanile, crampi muscolari,
  • Gastrointestinale Nausea, aerofagia, meteorismo, diarrea, stipsi, mal di stomaco , sindrome del colon irritabile, Morbo di Chron •         Generali Linfoadenopatia tonsillare (le tonsille) , obesità, eccessiva magrezza, fatica cronica, attacchi di panico, dislipidemie    

 

Alcune statistiche

Vediamo ora elencati una serie di disturbi/patologie e l’incidenza del loro sviluppo da parte di alcuni cibi a cui si è intolleranti: Cefalee: Grano, Latte, Caffè, Pomodoro Attacchi di panico: Latte, Grano, Caffè, Olio di Oliva Patologie intestinali lievi: Latte, Pomodoro, Grano e Uova Stanchezza Cronica:Caffè, Grano, Latte, Olio di Oliva Problemi di pelle:Latte, Olio di Oliva, Uova e Grano Disordini endocrini (=ormonali) Latte, Uova, Grano,Caffè Disturbi vascolari (vene, arterie): Caffè, Olio di Oliva, Grano e Latte 

 

Come individuare le allergie?

Metodi diagnostici convenzionali , utilizzati nella medicina ufficiale: Indagini in vitro (RAST) Intradermo reazione , Scratch , Prove cutanee (Patch test), Prick test,  Cytotest (prelievo del sangue) 

 

Come individuare le intolleranze?

Metodi diagnostici non convenzionali, utilizzati nelle discipline Olistiche:

  • Prove kinesiologiche
  • Test bioelettronici (Vega test o Eav Test) 

 

Come trattare le intolleranze?

Dopo aver effettuato il Test di Indagine delle Intolleranze e essere a conoscenza degli alimenti che provocano sovraccarico e intossinazione si puo’ procedere per un periodo di almeno due mesi (8 settimane) con:

  • astensione totale dei cibi indicati
  • verifica di eventuali errori alimentari (associazioni errate)
  • ripristino dell’eubiosi intestinale con eventuale integrazione di fermenti lattici
  • detossinazione generale (acqua , rimedi depurativi)

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