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Cucina rumena: caratteristiche e alimenti principali

La Romania ha molto da offrire ai veri viaggiatori, anche a coloro che siano alla ricerca di nuovi piatti e nuovi sapori.

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©Alexandr Mychko -123RF

Romania: crocevia di culture

Se c’è una nazione in cui convergono di diritto elementi dell’Europa Centrale, di quella del Sud e di quella dell’Est, questa è senza dubbio la Romania.

Attorno alla bellissima capitale Bucarest si sviluppa uno stato complesso, composto da 9 regioni: le più famose delle quali sono Transilvania, Bucovina, Moldova e Mutenia.

Ci sono le coste del Mar Nero, il corso del Danubio, le vette dei Carpazi e le capagne bucovine.

Il nome stesso "Romania" testimonia la forte influenza dell’Impero Romano sulle antiche popolazioni locali della Dacia, ma è da secoli che popoli di ogni provenienza convergono qui o si limitano a passarci, e la moderna Romania accoglie popolazioni magiare, discendenti dell’invasione mongola, rom, slavi, ebrei, armeni, turchi e genti del Caucaso.

Assieme all’architettura, alla musica e al folklore, la cucina rumena è considerata uno dei perni della cultura locale. 

Piatti tipici della cucina rumena

Le influenze maggiori provengono dalle cucine slave, da quella greca, da quella austroungarica e in generale da quella mitteleuropea. Gran parte della cucina rumena ruota attorno alla ciorba, un nome generico per dei tipi di zuppa prevalentemente vegetale.

Una vasta cultura di succhi di frutta fermentata e di alcolici (tuica), polpette di origine turca o levantina (perisoare), carne con l’uovo tipica della cucina montana (snitel), piatti a base di patate e melanzane dalla Grecia (musaka), sono solo alcuni piatti tipici.

Molto diffusa è la mamaliga, versione rumena della nostra polenta, spesso servita con maiale o con lo zampone di vitello.

Piuttosto diffuse sono molte forme di salumi simili al nostro sanguinaccio (sangerete) e alla soppressata (toba).

Piatti come la trippa (burta), i fagioli (fasule), i porri (praz), sono molto diffusi. Il kebab locale, assai diffuso, si chiama frigarui ed è spesso servito con peperone e paprika.

Tutto si accompagna con insalate e creme, come la salata de vinete, una interessante crema di olive, melanzane, cipolle, resa cremosa grazie all’olio. Se volete una salsa vegetale da mangiare col pane chiedete la zacusca. Qualche formaggio e pasticceria di origine alpina fanno da contorno.
 

Dove mangiare in Romania: street food o ristorante

La cucina rumena non è molto diffusa oltre i confini della Romania, pertanto si rende necessario un viaggio in loco.

Là esistono ristoranti di varie categorie e paradossalmente sono le bettole di cucina popolare a proporre i piatti tipici più fedeli alla vera tradizione.

Nei mercati non manca del semplice cibo di strada, spesso caldo per contrastare le rigide temperature. Spiccano i tocchetti di maiale fritto, il succitato frigarui e il pane locale con sesamo, semi di papavero e di senape.
 

Da non perdere in Romania!

Mentre serve un po’ di tempo per abituarsi alla ciorba, i piatti di spicco della cucina rumena sono le verdure ripiene (melanzane, peperoni o foglie di vite), gli sformati di patate al forno, le gustosissime creme (salade), alcuni salumi, e le grigliate.

Per niente male i liquori alla frutta.
 

Cosa evitare in Romania

Si potrebbe suggerire di evitare i piatti a base di interiora, se questi non sono esattamente di vostro gusto. Spesso nelle ciorbe viene aggiunto una sorta di yogurt locale che dà un sapore molto acido alle pietanze.

Infine, suggeriamo di fare attenzione ai liquori offerti: se fatti in casa talvolta la fermentazione non perfetta può dare disturbi.
 

Consigli e curiosità

I formaggi rumeni, benché non eccezionali se paragonati agli italiani e ai francesi, non sono male con le verdure fresche, come nelle insalate greche.

A Bucarest potete trovare delle gustose salsicce (carnaciori) e polpette di pesce (mititei) agli angoli delle strade, che con un’insalata, dei pomodori secchi o un po' di puré sanno dare davvero piacere al palato.