Marcello Monsellato

L’obiettivo dell’Omeosinergia è quello di aiutare le persone a divenire protagoniste del proprio benessere fisico, emotivo e spirituale.

Nella biologia di un individuo, la malattia può essere intesa come una risposta sensata, una “scarica utile” al benessere dell’organismo, per cui i disagi fisici, emozionali, mentali sono, in realtà, dei messaggi da interpretare, un segnale che il nostro corpo ci invia per farci comprendere che non siamo allineati con il nostro centro.

Studi di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) e di Programmazione Neuro Linguistica (PNL) chiariscono che il cervello, le ghiandole endocrine, il sistema immunitario e la psiche utilizzano un linguaggio unitario per scambiarsi informazioni ed evidenziano che alla base di ogni malattia esiste una “non-accettazione”, un rifiuto che genera uno stress. Quest’ultimo, con la partecipazione del sistema neurovegetativo, si somatizza in una parte del corpo che funge da “bersaglio”. Ed è proprio la parte del corpo, l’organo in cui la malattia si manifesta, a darci l’indicazione, attraverso il suo significato simbolico, del problema che stiamo vivendo.

Questa visione, dunque, ci consente di capire perché ci siamo ammalati. Ed ecco che il nostro corpo, attraverso le sue malattie, i suoi disagi, ci offre un mezzo di conoscenza profonda di noi stessi, una guida per il raggiungimento della Consapevolezza. L’individuo consapevole, in grado di riconoscersi, ha finalmente la possibilità di attingere a tutto il proprio potenziale di autoguarigione e di evoluzione e la malattia diventa una “Benattia”.

In quest’ottica l’Omeosinergia diventa una chiave interpretativa che restituisce il senso ad ogni esperienza umana e l’individuo a se stesso.