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Cosmetica, riconoscere le certificazioni bio ed eco italiane

In che rapporto sta la normativa italiana con le direttive europee in tema di certificazione eco e bio? Qual è la differenza tra i cosmetici naturali e i cosmetici biologici; come riconoscere le certificazioni bio ed eco che rispettano i protocolli nostrani

Cosmetica, riconoscere le certificazioni bio ed eco italiane

Come riconoscere le certificazioni bio ed eco italiane

Circa la cosmesi bioecologica, anche se alcune aziende possono aver optato per Ecocert o Natrie, molti produttori italiani continua a scegliere i protocolli nostrani: ICEA su tutti, ma anche CCPB o Bioagricert.

Dobbiamo andare indietro nel tempo per risalire all'origine dell'Istituto Certificazione Etica Ambientale. Nella primavera del 2002 fu certificato in Italia il primo eco bio cosmetico. Sul pordotto venne apposto il marchio che garantiva al consumatore di acquistare un prodotto ottenuto rispettando una lista di sostanze vietate, senza l'impiego di OGM, senza l'uso di radiazioni ionizzanti e impiegando prodotti agricoli e zootecnici da agricoltura biologica certificati.


Scopri anche i criteri di certificazione dei cosmetici biologici a livello europeo

 

  • ICEA è il referente italiano di Cosmos Standard, lo standard europeo dei cosmetici bio, ma in attesa della sua piena entrata in vigore il disciplinare si apre su una lista di sostanze vietate. Creme e detergenti devono basarsi su prodotti agricoli e zootecnici primari da agricoltura biologica, certificati in tutti i casi in cui sono disponibili. Banditi invece OGM, radiazioni ionizzanti, sperimentazioni su animali. Anche l'imballaggio è preso in considerazione, vietando l'oveparckaging e alcuni tipi di confezionamento, incentivando al contrario riduzione e riciclo dei materiali. Chi dimostra di rispettare i requisiti potrà fregiarsi del marchio Ecobiocosmesi Icea. Per i detergenti è previsto un marchio a parte. Grazie a un accordo con la Lega antivisezione (Lav), Icea è anche l'ente certificatore che assegna in Italia il logo "Stop ai test su animali". Esiste anche un disciplinare e un logo appositi per la detergenza. 

    CCPB - Prevede due percorsi certificatori: Cosmetici Naturali e Cosmetici Biologici. Il primo prevede che almeno il 955 degli ingredienti sia naturale o di origine naturale (la maggior parte dei prodotti certificati sono cosmetici naturali per la donna), il secondo che il 95% degli ingredienti naturali sia certificato biologico, acqua esclusa ovviamente.   

    BIOAGRICERT - Di marchi ne prevede 3: Bio&Natural certifica che almeno il 95% degli ingredienti sia di origine naturale e che gli ingredienti di origine agricola o da raccolta spontanea siano bio. Natural Casmetic certifica che gli ingredienti sono naturali e/o di origine naturale, fatta salva la deroga relativa a massimo un 5% di prodotti di origine sintetica ammessi. Natural Detergenza è invece il disciplinare dedicato ai detergenti. 

    VEGAN OK - E' probabilmente il protocollo più diffuso nell'ambito cosmetico in Italia, che testimonia l'essenza nel prodotto di ingredienti di origine animale. E' un'autocertificazione, ma l'associazione vegana che lo promuove può controllare che venga rispettato.

     

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