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Sindrome da stress post traumatico: una mano dallo yoga

Scenari di guerra, calamità naturali, violenze e minacce alla vita: queste e altre le cause che possono scatenare la sindrome da stress post traumatico che si accende nell’individuo tempo dopo il trauma subìto e lo costringe a farci ancora dolorosamente i conti

Sindrome da stress post traumatico: una mano dallo yoga

È noto come la meditazione sia utilizzata anche in un campo insolito come quello militare; vogliamo oggi aggiungere un tassello al discorso citato affrontando un argomento diverso, eppure tangente: in che modo lo yoga può aiutare a gestire la sindrome da stress post traumatico?

Questo disturbo riguarda non solo i soldati, ma anche tutto le persone implicate sul campo di guerra, i civili o anche le vittime di violenze o di atti terroristici. Purtroppo, l’attuale scenario storico contemporaneo dimostra come nessuno sia al riparo dagli atti più efferati compiuti verso popolazioni totalmente innocenti ponendo tutti noi in potenziale pericolo.

Noi siamo la parte del mondo al riparo (per ora e in parte) dai disastri naturali, dalle guerre, dalle violenze eppure, anche senza viverli in prima persona, ovviamente condividiamo l’inesprimibile dolore di chi per lavoro o per fatalità si confronta con quelle realtà.

Vediamo allora come lo yoga può dare una mano proprio in caso di stress post traumatico.

 

Applicare lo yoga nella gestione dello stress post traumatico

In parole molto semplici, la sindrome da stress post traumatico consiste in una serie di sintomi verificatesi a seguito di eventi che hanno implicato la morte, la minaccia di morte, l’incolumità propria o altrui.

La varietà dei possibili disturbi caratterizzanti è piuttosto ampia: ansietà, ricordi intrusivi, sogni spiacevoli, stati psicologici alternati.

Generalmente la terapia tradizionale prevede l’assunzione di farmaci anti-depressivi o ansiolitici in combinazione a una terapia psicologica. Ebbene, da una serie di ricerche effettuate si sta rivelando promettente la prospettiva di introdurre anche lo yoga quale disciplina ottima contro lo stress e utile per equilibrare un sistema psico-fisico provato.

Attualmente, la maggior parte degli studi ha riguardato l’applicazione della disciplina per gli ex veterani delle più recenti guerre, ovvero Iraq e Afghanistan all’interno di protocolli che vedevano i reduci impegnati in sessioni settimanali di asana e pranayama (controllo del respiro).

Ma al di là dell’ambito militare, la sindrome da stress post traumatico può insorgere anche in altre categorie di persone come ad esempio le vittime di catastrofi naturali. A tale proposito citiamo un paio di sperimentazioni che ci hanno colpiti: la prima, coinvolge i sopravvissuti allo tsunami che nel 2004 ha devastato il sud-est asiatico ai quali è stato proposta la pratica quale terapia sia per lo stress post traumatico che per la depressione.

Il secondo studio che ha catturato la nostra attenzione riguarda la pratica dello yoga per i rifugiati a seguito della tremenda alluvione in Bihar (India) sottoposti a procedure simili allo studio precedente.

Le due ricerche, sostanzialmente assimilabili, giungono alla conclusione che la pratica yoga può costituire un grande aiuto per tutti coloro affetti da sindrome da stress post traumatico, sia da sola, sia - ed è la modalità più frequente - affiancata a terapie più tradizionali.

 

Affrontare la malattia con lo yoga

 

Terapie con lo yoga, una strada ancora lunga

Per onestà intellettuale, non possiamo tacere sui limiti metodologici che queste ricerche recano in sé dunque vi invitiamo, seppur senza entrare nel tecnico, a prenderle con l’adeguata cautela: molta strada è ancora necessaria prima che possano strutturarsi delle terapie inequivocabilmente valide e scientificamente efficaci.

Certamente, i dati che si stanno via via raccogliendo fanno propendere verso un consistente ottimismo e spronerebbero ad approfondire gli studi. Pensare che lo yoga da solo possa risolvere delle problematiche tanto profonde appare ingenuo; nonostante ciò le sperimentazioni finora suggeriscono che può dare un grande mano, anche ai soggetti gravemente turbati.

Non possiamo che auspicare che la ricerca non smetta di progredire per raggiungere una conoscenza sempre più ampia di una disciplina complessa come lo yoga affinché possa essere utilizzata al pieno delle sue potenzialità.

Un giorno forse non molto lontano potrebbe infatti affiancarsi efficacemente alle terapie tradizionali, siano esse farmacologiche o psicologiche, e costituire un dolce sostegno senza effetti collaterali

 

Un nemico del nostro cervello: lo stress

 

Per approfondire:

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