Rimedi naturali nelle serie TV e nel cinema: tra mito e realtà
L’uso dei rimedi naturali nelle serie TV e nel cinema rappresenta un affascinante intreccio tra tradizione, mito e scienza: molte produzioni, da quelle storiche ai fantasy, utilizzano erbe, infusi e pratiche naturali nel tessuto degli elementi narrativi, spesso circondati da un’aura di mistero, rischiando di influenzare, anche se in modo sottile o al livello di subconscio, la percezione del pubblico sull’efficacia di questi rimedi. Scopriamo insieme come vengono rappresentati i rimedi naturali, cosa funziona davvero e perché queste narrazioni continuano a modellare le nostre credenze collettive.

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I rimedi naturali raccontati nelle storie popolari
Da sempre le culture popolari hanno tramandato conoscenze su piante medicinali, oli essenziali, infusi e rituali naturali per curare vari disturbi. Questi saperi, nati dall’osservazione e dall’esperienza empirica, si sono intrecciati con elementi simbolici, religiosi o magici, creando un patrimonio culturale di grande valore ma spesso difficile da separare dalla leggenda: piante come la camomilla, la lavanda o l’arnica sono associate da secoli a effetti calmanti, disinfettanti o cicatrizzanti; le tisane e gli infusi, protagonisti di molte tradizioni contadine, sono usati da generazioni per alleviare ansia, insonnia o disturbi lievi. Nei miti, invece, compaiono erbe miracolose o pozioni dalle virtù sovrannaturali, che diventano il simbolo del legame tra natura e potere curativo. Queste narrazioni, pur non sempre scientifiche, hanno contribuito a mantenere viva la curiosità verso i rimedi naturali e il desiderio di riscoprire un rapporto diretto con la natura.
Dal piccolo al grande schermo: esempi celebri
Il cinema e le serie TV hanno spesso ripreso questi temi, attribuendo ai rimedi naturali un ruolo evocativo o narrativo.
In Outlander, ad esempio, le conoscenze erboristiche della protagonista sono ispirate a pratiche realmente esistite nel XVIII secolo, e la serie mostra con una certa accuratezza l’uso di erbe come la Digitalis purpurea o la Salvia officinalis.
Anche in Game of Thrones o Vikings compaiono rimedi popolari — impiastri di erbe, unguenti, tisane — che, pur in un contesto narrativo epico, si ispirano a reali metodi di cura medievali basati su medicina naturale e conoscenze empiriche.
Un altro esempio vicino alla tradizione erboristica si trova in The Witcher, dove la conoscenza delle piante, dei decotti e degli estratti naturali è parte dell’addestramento del protagonista, richiamando antiche pratiche alchemiche.
Nel cinema storico o biografico, titoli come Marie Curie o The Physician mostrano la transizione tra empirismo popolare e metodo scientifico, ricordando come la medicina moderna sia nata anche dall’osservazione della natura.
Negli ultimi anni, documentari e docuserie hanno contribuito a diffondere una riflessione più scientifica sui rimedi naturali: Fantastic Fungi, per esempio, esplora il mondo dei funghi medicinali e le loro potenzialità terapeutiche; Heal indaga il legame tra mente, corpo e guarigione; Cooked di Michael Pollan e Down to Earth con Zac Efron raccontano l’equilibrio tra natura, alimentazione e sostenibilità. Questi prodotti uniscono divulgazione e intrattenimento, invitando lo spettatore a un approccio critico e informato.
Anche la produzione italiana ha dato spazio al tema: in I Medici, ambientata nel Rinascimento fiorentino, l’uso di erbe, decotti e spezie mostra il ruolo centrale degli speziali nell’assistenza sanitaria dell’epoca; oppure Doc – Nelle tue mani che ha dedicato alcune puntate al confronto tra medicina convenzionale e approcci naturali, rappresentando con equilibrio il dialogo tra scienza e tradizione.
In tutti questi casi, i rimedi naturali non sono soltanto un dettaglio di sceneggiatura – tanto che molte produzioni si avvalgono di consulenti scientifici o fitoterapeuti per rimanere più aderenti possibile alla realtà - ma diventano un simbolo del legame profondo tra essere umano e natura, tra istinto e conoscenza, tra mito e realtà.
Ci sono poi altri casi in cui i rimedi naturali sono pura invenzione, specie nei fantasy: un esempio su tutti è la saga di Harry Potter, dove le pozioni e le piante magiche funzionano come metafora del potere della conoscenza e della trasformazione, più che come rappresentazioni realistiche.
Tra finzione e realtà: cosa funziona davvero
Tra i rimedi naturali più frequentemente rappresentati nelle serie TV e nel cinema, ci sono alcuni ben riconoscibili utilizzati come simboli narrativi o elementi di trama, spesso con una solida base nella tradizione erboristica o nelle pratiche popolari:
- Camomilla: spesso mostrata in scene di rilassamento o rituali serali per calmare l’ansia o favorire il sonno;
- Miele: usato per lenire mal di gola o come ingrediente in rimedi casalinghi, presente in molte scene di vita quotidiana, anche in film storici;
- Zenzero: comparso in contesti di nausea o malesseri gastrointestinali, nelle serie mediche o di sopravvivenza;
- Salvia: utilizzata soprattutto in produzioni ambientate nel passato per purificazioni o come rimedio antisettico;
- Iperico (erba di San Giovanni): associato all’umore e al benessere emotivo, inserito in storie con attori che affrontano depressione o stati d’animo difficili;
- Aloe vera: presente nei film o serie TV che trattano rimedi naturali per la pelle o ustioni lievi;
- Tea tree oil: utilizzato come rimedio antimicrobico, molto visibile in produzioni contemporanee che valorizzano approcci naturali alla cura del corpo;
- Lavanda: simbolo di rilassamento, quella usata nei rituali del benessere in tante produzioni, dalla fiction contemporanea alle ambientazioni storiche;
- Curcuma: sempre più presente nelle serie e film legati a temi di salute naturale, grazie alla sua popolarità recente come antinfiammatorio naturale.
Ci sono altri rimedi, invece, i cui effetti benefici non si basano su prove scientifiche sufficienti e possono agire soprattutto tramite l’effetto placebo o il benessere psicologico che accompagna il loro uso. In un’epoca in cui la disinformazione si diffonde rapidamente, dunque, è bene non fidarsi ciecamente di ciò che vediamo in TV ma ricercare sempre fonti certificate e consulenze professionali, essenziali per un uso consapevole delle piante medicinali.
Perché il cinema influenza le nostre credenze
Il potere del cinema e delle serie TV nel modellare le opinioni sui rimedi naturali è più sottile di quanto sembri: il patto che lo spettatore stringe con gli autori quando si accinge a vedere un film (dare per buono e plausibile quello che si sta guardando), l’identificazione con i personaggi e la forza emotiva delle storie aumentano la tendenza a considerare plausibili pratiche che, nella realtà, possono anche mancare di evidenza scientifica, effetto amplificato quando il pubblico ha conoscenze limitate in ambito medico o scientifico.
L’inserimento dei metodi naturali nei film e nelle serie TV, seppur romanzato, può stimolare la curiosità del pubblico verso la fitoterapia e la medicina integrata, ma dovrebbe sempre essere accompagnato da informazione corretta e verifica delle fonti: solo così il dialogo tra natura, scienza e cultura popolare può diventare uno strumento autentico di conoscenza e benessere.
Il cinema, insomma, proprio per il suo impatto emotivo, potrebbe anche diventare un mezzo di educazione alla salute, promuovendo messaggi accurati sull’uso dei rimedi naturali e contrastando i miti più radicati. In questo senso, la collaborazione tra autori, divulgatori scientifici e professionisti della salute rappresenta una frontiera promettente per una comunicazione più etica e consapevole.