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Polistirolo: cos'è e dove si butta

Che cos'è il polistirolo? Che forme assume e dove va gettato per garantirne un corretto smaltimento?

polistirolo

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Con l'affermarsi della modalità di fare acquisti online abbiamo imparato a fare i conti con l'accumularsi in casa di materiali diversi necessari affinché la merce che abbiamo acquistato arrivi a casa integra.

 

Scatoloni di carta, imballaggi di plastica e materiali per la protezione dagli urti richiedono un adeguato smaltimento e tra questi, un elemento spesso sottovaluto per la sua pericolosità nei confronti dell'ambiente è il polistirolo, di cui abbonda la presenza quando acquistiamo prodotti tecnologici o comunque fragili. 

 

Il classico materiale bianco e leggero, le “perline” che tutti conosciamo, costituisce solo uno degli utilizzi dei cosiddetti stireni e dunque degli idrocarburi insaturi. Gli altri sono spesso meno evidenti, ma è opportuno conoscerli anche in funzione di una corretta raccolta differenziata.

 

Da cosa è composto, dunque, il polistirolo, che forme assume e dove va gettato per garantirne un idoneo smaltimento?

 

Polistirolo, che cos'è

Il polistirolo (o polistirene) è un materiale plastico, polimero dello stirene, scoperto per la prima volta nel 1839. Le materie prime di base sono il benzene e l’etilene che, tramite un processo chimico, danno origine all’etilbenzene. Di qui, si produce lo stirene monomero, che a sua volta diventa polistirene nelle varie forme. I produttori lo forniscono sotto forma di pellets o di piccole perle che contengono all’interno un espandente. 

Le caratteristiche dello stirene lo rendono oltremodo versatile.  A temperatura ambiente è un solido vetroso, ma a temperature maggiori acquisisce plasticità ed è in grado di fluire. Dal punto di vista chimico, è un materiale inerte rispetto a molti agenti corrosivi

 

Polistirolo, tipologie e destinazioni d'uso

Proprio a causa della sua versatilità, il polistirolo viene utilizzato spesso inconsapevolmente sotto forma di oggetti dalle molteplici funzioni. Non solo imballaggi, dunque, ma anche contenitori, provette e addirittura rasoi usa e getta: sono moltissimi gli oggetti in polistirolo che maneggiamo abitualmente.

Ecco le principali tipologie di polistirene presenti in commercio, con le rispettive maggiori destinazioni d'uso.

  • EPS: noto come Polistirene Espandibile, è il classico polistirolo bianco e leggero usato per gli imballaggi o per le cassette del pesce e di altri alimenti. Si impiega, inoltre, come isolante in ambito edile.
  • XPS: Polistirene Espanso Estruso, è utilizzato principalmente per la realizzazione dei cosiddetti “cappotti termici”. Parente stretto dell'EPS, viene consigliato ogni qualvolta si richieda una resistenza meccanica elevata.
  • HIPS: è un tipo di Polistirene Non Espanso detto “Antiurto” che si presenta come un laminato plastico compatto. Con questo materiale, vengono comunemente prodotti piatti e bicchieri usa e getta, rivestimenti interni di frigo e freezer, vasetti dello yogurt.
  • GPPS: noto come Polistirene Cristallo, è trasparente e viene utilizzato, ad esempio, per i contenitori delle uova e per i calici usa e getta. E' presente, inoltre, anche in oggetti come penne, giocattoli e involucri di apparecchiature medicali.


Queste le principali forme del polistirolo. Per fugare ogni dubbio e garantire una corretta raccolta differenziata, è consigliabile controllare il codice identificativo di riciclaggio del polistirene (PS 6) sulla confezione.
 

Dove smaltirlo

Per la sua natura e la sua composizione, in materia di smaltimento e riciclaggio il polistirolo viene a tutti gli effetti assimilato ai materiali plastici. Gli imballaggi in polistirolo devono dunque essere conferiti nel sacco della plastica o del multimateriale, a seconda delle indicazioni del proprio comune di residenza. Se presenti residui di cibo, essi dovranno essere eliminati prima del conferimento. 

Per quanto riguarda gli oggetti in polistirolo, è opportuno recarsi all'isola ecologica più vicina per garantirne la corretta destinazione e l'opportuno avvio a riciclo. 

Nella maggior parte dei casi, soprattutto per quel che riguarda i materiali di uso domestico, se correttamente differenziato, il polistirolo viene separato e trattato per essere trasformato nello stesso oggetto, oppure viene ridotto in granuli e poi trattato per nuovi utilizzi. 
 

Alla ricerca di alternative eco-friendly

Il polistirolo è uno dei materiali da imballaggio più utilizzati ed è, pertanto, uno dei rifiuti plastici che vengono più spesso rilevati nell'ambiente.

 

Per limitarne l'invadenza, così come le conseguenze negative sugli ecosistemi terrestri e acquatici, differenziare non basta. Al contrario, è auspicabile adottare al più presto delle alternative che permettano di ridurre a monte la quantità di rifiuti.

 

Sviluppare materiali per l'imballaggio e l'isolamento naturali, privi di derivati dal petrolio, compostabili, che non necessitano di processi chimici aggressivi per essere prodotti o preparati al riciclo, può fare la differenza. Offrendo nuove opzioni al numero crescente di consumatori che richiede a gran voce imballaggi più sostenibili.