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Il mercato degli integratori naturali in Italia: crescita e nuove tendenze

Negli ultimi anni, in Italia, l’attenzione verso la salute preventiva e il benessere quotidiano è cresciuta in modo esponenziale: sempre più persone infatti cercano soluzioni “naturali” per sostenere l’energia, il sistema immunitario o l’equilibrio psicofisico, e gli integratori a base vegetale si sono ritagliati in questo bisogno un ruolo di primo piano. Il mercato è in continua evoluzione e racconta una tendenza chiara: la salute si costruisce ogni giorno, anche attraverso scelte consapevoli e ingredienti provenienti dalla natura.

Il mercato degli integratori in Italia


Il settore degli integratori alimentari in Italia continua a espandersi, con un valore che nel 2025 sfiora i 5 miliardi di euro - pari al 26% del mercato europeo - confermando il nostro Paese come punto di riferimento continentale per qualità, innovazione e ricerca. All’interno del comparto, spicca il segmento dei botanicals, cioè gli integratori a base di piante, alghe, funghi e licheni, che nel 2025 raggiunge circa 566 milioni di euro, con un incremento di circa il 2% rispetto all’anno precedente, per una quota di mercato che raggiunge il 12,3% dell’intero settore. Un ritmo di crescita dunque non vertiginoso, ma costante: ciò suggerisce che il mercato stia maturando, puntando più sulla qualità e sulla specializzazione che sulla quantità. 
I prodotti più richiesti riguardano il benessere dell’apparato gastrointestinale e del sistema cardiovascolare, due ambiti che riflettono le preoccupazioni più diffuse tra i consumatori adulti. In testa agli ingredienti più diffusi troneggia il miele, seguito da finocchio, eucalipto, curcuma, zenzero: tutte sostanze che, benchè facciano parte di una tradizione naturale secolare, trovano oggi un impiego sempre più mirato all’interno di formulazioni moderne.

 

Nuove tendenze


La parola chiave del momento è “naturalezza”! I consumatori chiedono un approccio trasparente con formulazioni pulite, ingredienti riconoscibili, 100% vegetali, provenienti da agricoltura sostenibile: via libera a etichette chiare, dunque, prodotti vegani certificati e formule prive di additivi non necessari o di allergeni quali lattosio, glutine o derivati animali. L’interesse è alto anche su quei prodotti che dimostrano attenzione all’ambiente, con packaging eco-friendly - quindi riciclabile e biodegradabile-, processi produttivi a basse emissioni, filiere certificate e tracciabili.
Accanto a questa tendenza, si sta affermando poi la personalizzazione: sempre più persone cercano integratori mirati per esigenze specifiche - quali equilibrio ormonale, concentrazione mentale, sonno, performance sportiva o sostegno del sistema immunitario - e le aziende rispondono con prodotti più sofisticati, spesso supportati da studi clinici o da algoritmi di profilazione nutrizionale.
La digitalizzazione ha poi accelerato la diffusione del settore: benchè le farmacie mantengano una posizione dominante nel mercato degli integratori, controllando il 78% del valore totale delle vendite, gli acquisti online sono in crescita e, pur rappresentando ancora una quota minoritaria dal punto di vista economico, crescono in maniera esponenziale le ricerche sul web per prendere informazioni sui vari prodotti.
Tuttavia, c’è un aspetto da non dimenticare: naturale non significa automaticamente efficace o sicuro. La moda del “green” può spingere alcuni consumatori verso prodotti poco documentati o sovrapposti per funzioni e benefici, e qui entra in gioco, come sempre, l’importanza dell’informazione corretta e del consiglio professionale.
 

 

Qualità e sicurezza


La crescita del mercato rende sempre più cruciale il tema della qualità, prova ne sia il fatto che gli integratori naturali devono rispettare standard precisi: in Italia la normativa sui prodotti a base vegetale è regolata dal Decreto Ministeriale 8 maggio 2015, integrato dalle disposizioni europee. Ciò impone requisiti di purezza, tracciabilità e sicurezza delle materie prime.
Anche l’evidenza scientifica assume un ruolo centrale: gli slogan salutistici devono poggiare su dati verificabili e non su promesse vaghe, tanto che gli operatori più seri investono in ricerca per dimostrare l’efficacia di estratti vegetali dalle proprietà note — come curcuma, echinacea, melissa o ginseng — e per garantire dosaggi corretti e sicuri.
Il farmacista, come abbiamo già accennato, rimane il punto di riferimento principale, per il suo ruolo fondamentale nel saper consigliare i prodotti più idonei in base alle diverse esigenze, nel valutare interazioni con farmaci e indirizzare il consumatore verso un uso consapevole. Gli integratori, infatti, va sempre ricordato, non sostituiscono uno stile di vita sano, ma possono “integrarlo” – appunto - in modo equilibrato e responsabile.