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Guerrilla gardening, cos'è

Armarsi di badili, terriccio e bombe di fiori per riportare un po’ di verde nei terreni abbandonati a sé stessi nel grigiore urbano. È questa la missione del guerrilla gardening, il giardinaggio libero d’assalto che si fa strada anche in Italia.

di Redazione

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©patrickdaxenbichler - 123rf

 

Cos'è il guerrilla gardening

Quando si parla di guerrilla gardening ci si riferisce innanzitutto a un insieme di persone, accomunate dalla passione per il verde, che hanno deciso di interagire positivamente e attivamente con lo spazio urbano che li circonda.

 

Armati di fiori, badili, palette, rastrelli, terriccio e compost, argilla e semi, i guerrilla gardeners organizzano piccoli atti dimostrativi, piantumando zone dimesse o dimenticate nella città, senza avere l’autorizzazione formale per farlo. Un’irruzione in piena regola che vuole contrastare il grigiore, il degrado e l’incuria delle aree urbane, riportando la bellezza della natura. 

 

Guerrilla gardening, origini e storia

Era il 1973 quando venne usata per la prima volta l’espressione guerrilla gardening. Lo coniò Liz Christy, fondatrice del gruppo di orti comunitari urbani Green Guerrillas. Il Liz Christy Garden che porta il suo nome esiste ancora, è all’angolo tra Bowery e Houston Street a Manhattan e oggi fa parte del dipartimento dei parchi di New York City.

 

In realtà, già prima che si parlasse di guerrilla gardening c’erano stati dei “giardinieri militanti”, come Gerald Winstanley e i Diggers (gli zappatori) in Inghilterra nel 1649, e John Chapman (soprannominato Appleseed, “seme di mela”) in Ohio nel 1801.

 

Gli obiettivi del guerrilla gardening

Il guerrilla gardening è un’azione dimostrativa che, illegalmente, vuole creare attenzione e consapevolezza su temi molto sentiti da chi abita in città:

  • la cementificazione che prende il posto della natura;
  • l’abbandono e il degrado di alcune aree, soprattutto in periferia;
  • l’incuria nella conservazione dello spazio pubblico;
  • la mancanza di aree di aggregazione e svago.

 

I protagonisti del guerrilla gardening

Il guerrilla gardening è un movimento spontaneo che nasce dal basso e, pertanto, non pone limiti alla partecipazione. Non servono iscrizioni, tessere né quote associative: chiunque può organizzare un assalto verde, se condivide i valori che stanno alla base.

 

In questo mondo ci sono anche storie che meritano di essere raccontate: una di esse è la storia di Mercedes, coraggiosa donna di origine spagnola insediatasi a Milano, dove ha dato vita a un gruppo che si organizza attraverso i social network. Esiste anche una serie tv sul guerrilla gardening, andata in onda su Discovery.

 

Il flower bombing

Le “armi pacifiche” del guerrilla gardening sono le bombe di semi e fiori. Sono facilissime da preparare: basta avvolgere nella carta di giornale terriccio, fertilizzante, e semi di fiori che si vorrebbero veder nascere, imbevendoli d’acqua. 

 

Dopo aver lasciato seccare il tutto per una giornata, la bomba è pronta: basta avvicinarsi alla zona identificata, lanciarla e il gioco è fatto. Dopo qualche settimana, se tutto va per il meglio, un luogo dimenticato potrebbe essere ingentilito da una splendida fioritura.

 

Trattandosi di un’azione illegale, è bene organizzarla nei minimi dettagli, in modo da agire il più rapidamente possibile

 

Guerrilla gardening in Italia 

In Italia i primi a organizzare gli attacchi verdi sono stati i Giardinieri Sovversivi Romani e i Badili Badola, gruppi rispettivamente di Roma e di Torino. Impossibile dire quanti siano i guerrilla gardeners in Italia. Chiunque voglia organizzare un’azione, oppure cercare collaboratori, può semplicemente scrivere una mail a info@guerrillagardening.it.

 

Oltre alle già citate Milano, Roma e Torino, si sono formate forze verdi armate anche a Napoli, Bologna, Vicenza, Palermo, Ragusa, Perugia, Roviano, Asti, Soresina, Taranto, Poggio Mirteto, Reggio Calabria, Varese, San Felice Circeo, Marcianise, Latina, Avellino, Bari, Portogruaro, Catania, Macerata, Busto Arsizio, Cagliari e Brescia.

 

Le associazioni

L’associazione di riferimento per il nostro Paese è Guerrilla Gardening Italia, ma basta una semplice ricerca su Facebook per imbattersi in svariati gruppi attivi su scala locale.