Guerrilla Gardening, giardinaggio libero d'assalto
Guerrilla Gardening, ovvero giardinaggio libero d’assalto. Armati di badili, terriccio e bombe di fiori i guerriglieri “caschi verdi” partono all’assalto di lacerti di terreno abbandonati a sé stessi nel grigiore urbano e uniscono i rastrelli per dare voce al bisogno di natura insito nell’uomo, che non deve morire mai!

“Giardinaggio libero: libera il giardiniere che è in te!” questo è il grido d’assalto dei Guerrilla Gardening, i moschettieri del verde che agiscono in coro urlando “trasformiamo il cemento in fiori!”.
Cos’è Guerrilla Gardening?
Guerrilla Gardening è anzitutto un gruppo aperto, un insieme di persone accomunate dalla passione per il verde che ha deciso di interagire positivamente e attivamente con lo spazio urbano che li circonda attraverso piccoli atti dimostrativi, i fantomatici "attacchi verdi”. Chi decide di entrare a far parte dei Guerrilla Gardening ha già nella testa una missione: far scomparire il grigiore, il degrado urbano e l’incuria delle aree verdi, svolgendo un’azione di irruzione in prima linea.
Le armi in questo caso sono fiori, badili, palette, rastrelli, sacchi di terriccio e semi. L'attività principale del gruppo è quella di ridare forma e abbellire le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città. Il movimento è nato in Italia circa sette anni fa, i pionieri sono stati un gruppo di giovani milanesi che ancora oggi segue e consiglia i gruppi indipendenti.
La popolazione cittadina non può che apprezzare questa azione dirompente e alcune aziende di giardinaggio capita che aiutino i guerriglieri con consigli e o donando piante e materiali vari. Giorno dopo giorno il numero di guerriglieri cresce e si aggiungono nuovi pollici verdi a combattere per la causa.
Quanti gruppi di Guerrilla Gardenig esistono in Italia?
Quanti guerriglieri ci sono ad oggi in Italia? Difficile contarli, poichè stanno aumentando di giorno in giorno, molte le nuove adesioni che pervengono via mail al sito di Guerrilla Gardening. Sono così tanti che è stata persino istituita lo scorso 4 novembre la Giornata del Guerrilla Gardening italiano, con tanto di prima mostra fotografica che raccoglieva tutti gli scatti “verdi” fatti dal 2004 ad ora.
L’idea è venuta ai Giardinieri Sovversivi Romani e ai Badili Badola, rispettivamente gruppi di guerriglieri del verde di Roma e di Torino, che hanno concepito e successivamente sviluppato e diffuso assieme a tutti gli altri gruppi l'idea della Giornata del Guerrilla Gardening Italiano. I gruppi green attack si trovano in diverse città italiane.
Oltre alle già citate Milano, Roma e Torino, si sono formate forze verdi armate anche a Napoli, Bologna, Vicenza, Palermo, Ragusa, Perugia, Roviano, Asti, Soresina, Taranto, Poggio Mirteto, Reggio Calabria, Varese, San Felice Circeo, Marcianise, Latina, Avellino, Bari, Portogruaro, Catania, Macerata, Busto Arsizio, Cagliari e Brescia.
Come si può partecipare al Guerrilla Gardening?
Chiunque può diventare un Guerrilla Gardener: il tutto avviene semplicemente documentando un possibile “attacco verde”e inviando le fotografie a info@guerrillagardening.it.
Nella mail bisogna descrivere l'azione coi dettagli sul luogo, l'ora, le essenze utilizzate, le tecniche da usare, i partecipanti e tutto quello che si vuole raccontare sull'attacco.
Se si è da soli o magari una persona non se la sente di compiere attacchi in solitaria, allora si può inviare, sempre via mail, il proprio numero di telefono e le zone che hanno bisogno di un attacco. Si verrà ricontattati per poter prendere parte all’azione di gruppo!
Curiosità e chicche del Guerrilla Gardening
Come preparare la “bomba di fiori”: avvolgere in carta di giornale terriccio, fertilizzante, e semi di fiori che si vorrebbero veder nascere. Il tutto imbevuto d'acqua. Ora la bomba è pronta. Avvicinarsi ad un cantiere in disuso o ad una zona abbandonata e lanciare la bomba di fiori! Dopo qualche settimana si potranno apprezzare splendide fioriture in luoghi dimenticati. Consigli per il primo attacco: ricordarsi sempre di preparare nei dettagli la spedizione, così da agire il più rapidamente possibile.
Preparare l'automobile con tutto il necessario, compresa un po' d'acqua per innaffiare a fine lavoro. Ricordarsi di avere una scusa pronta da raccontare: per esempio, raccontare che è stato investito un cane o un gatto nella zona e vuoi piantare dei fiori in ricordo. Se tenete le piante nel bagagliaio ricordate di metterle in scatoloni o sacchetti, la terra non viene mai via completamente dalla moquette dell'auto!
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