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A Bolzano, un master su come costruire in modo più efficiente

Si chiama "Building Energy and Environment" ed è un master rivolto a ingegneri e architetti. Intervista al direttore Andrea Gasparella.

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©MIKHAIL GRACHIKOV -123rf

Per il terzo anno di fila, l’Università di Bolzano propone un percorso di istruzione per avviare professionisti nel campo dell’uso sostenibile delle risorse in abitazioni ed edifici.

Il master Building Energy and Environment è rivolto in particolare ad architetti e ingegneri, “ma senza trasformare gli uni negli altri quanto perché le due figure lavorino bene congiuntamente” spiega Andrea Gasparella, direttore del corso.
 

Gasparella, ci racconti qualcosa di questo corso: come si articola?

Il corso si articola in quattro parti:

  1. La prima è ora erogata online e fornisce elementi di base di natura tecnica, ingegneristica e architettonica, per allineare i percorsi di provenienza da cui provengono gli studenti;
  2. così ché si possa passare ai tre step successivi che riguardano a loro volta l’analisi dell’ambiente interno/indoor e le caratteristiche del comfort;
  3. poi si passa alla parte relativa alle tecnologie, dagli involucri agli impianti;
  4. infine alla sostenibilità intesa in ambito generale, anche dal punto di vista economico oltre che di gestione del cantiere e del ciclo di vita dell’edificio.
     

Cosa intende per “punto di vista economico”?

La nostra percezione è che a fronte dell’attenzione su questa tematica ci si concentri molto sugli aspetti energetici e di emissioni.

Sappiamo il potenziale che esiste in questa materia ma ci sono alcuni aspetti che limitano l’effetto che si può ottenere facendo collaborare professionalità diverse.

Che si tratti di una ristrutturazione o di una nuova realizzazione, la casa o l’edificio deve essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico, perché non deve comportare costi troppo alti per chi vive all’interno. Dobbiamo rivoluzionare l’approccio: non è necessario spendere di più, ma meglio.
 

Quindi una sostenibilità per tutte le tasche…

Un aspetto su cui rendere consapevoli è che l’edificio va progettato per chi occupa gli spazi. Troppo spesso, infatti, si ha esperienze di spazi sostenibili ma non confortevole tale da spingere chi li abita ad adottare azioni correttive che alla fine compromettono i risultati che si volevano raggiungere inizialmente. Si parla di performance gap.

Quindi bisogna saper progettare fin dall’inizio la qualità dello spazio costruito: solo in questo modo raggiungiamo gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza energetica necessari. Il percorso di studi è focalizzato sugli occupanti, sulla qualità dell’abitato, su come valutare questa qualità sia dal punto di vista sperimentale (quindi in termini di quali parametri ambientali monitorare) sia da quello progettuale perché richiede strumenti avanzati.

Ad esempio, noi proponiamo lo strumento della simulazione, che permette di capire come si ripercuotono le scelte adottate sul risultato finale. Tramite la simulazione, insomma, avremo una visione integrata e complessiva del risultato finale di progetto che non avremo con strumenti tradizionali.
 

Come viene organizzato il corso in tempi di pandemia?

Stiamo riorganizzando il corso nel formato, grazie all’investimento nella didattica a distanza, sia nei contenuti, in modo da essere più attrattivo e facilitare la partecipazione.

Le lezioni in presenza vengono proposte in tre formati e ogni modulo comprende teoria, la parte applicativa e quella di esercitazione. Per la parte applicativa ci appoggiamo all'Agenzia CasaClima di Bolzano, sfruttando la loro competenza nel settore.