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A Nuova Delhi torna alto il rischio smog

Grazie alle misure restrittive del lockdown predisposto a contegno dell'emergenza sanitaria le attività industriali e le emissioni ad esse correlate, hanno subito un drastico calo con conseguenze positive sulla qualità dell'aria. Ora i cittadini di Delhi vorrebbero evitare di tornare allo standard precedente. Sarà possibile?

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©cello 5- Pixabay

Gli estremi di Nuova Delhi, capitale dell'India

Nuova Delhi è la capitale dell’India.
Dal censimento effettuato ormai nel lontano 2017 conta ben 28.513.682 abitanti.

Fu ideata e inaugurata all'inizio del Novecento come città destinata a meno di centomila abitanti ed è invece cresciuta smisuratamente, estendendosi soprattutto a sud e verso ovest. 

Simbolo dell'India intera, Nuova Delhi può essere vista come un’India in miniatura.

Chi ci sia stato almeno una volta sa quanto Nuova Delhi sia incredibilmente caotica, al punto da rendere difficile ogni forma di spostamento. Anche usando la metropolitana si può rischiare di impiegare quattro ore per muoversi da un capo all’altro della città.

Oltre al cuore, la Old Delhi fatta di antiche strade oggi difficilmente percorribili coi moderni mezzi di trasporto, esistono un gran numero di quartieri moderni che vedono crescere strade a quattro corsie e grattacieli come fossero funghi.

Oltre a questo, l’estrema stratificazione sociale e differenza economica tra le diverse classi, fa in modo che al fianco di persone che possono permettersi una supercar, convivano masse intere di individui costrette a muoversi con mezzi di trasporto vetusti, come i vecchi autobus e i moto risciò a diesel.

Gli effetti del lockdown a Nuova Delhi

Tutto questo rende da anni Nuova Delhi una città con una qualità dell’aria molto bassa a causa delle polveri sottili che, combinate coi forti sbalzi di temperatura tra le diverse stagioni, risultano nocive per residenti e visitatori.

Non siamo ai livelli delle metropoli cinesi ma nel panorama indiano si tratta certo di una delle città con più problemi a livello di qualità dell’aria. Qualità che era significativamente migliorata durante il lockdown che in India è stato particolarmente severo ed ha condizionato in modo drastico non solo la vita privata degli individui ma grandissima parte delle attività, comprese quelle produttive delle grandi industrie dentro e attorno alla capitale.
 

Una nuova normalità

I cittadini di Nuova Delhi hanno "visto" e respirato dopo decenni un’aria della città improvvisamente leggera, percezione corroborata dalle immagini satellitari che hanno confermato il tutto.

Ora, con l’avvicinarsi della fine del lockdown sale il timore che tutto ritorni allo status quo, ricreando un ambiente malsano che incide sulla salute dei cittadini e che fa le veci di una vera e propria pandemia.

Improvvisamente la coscienza sociale ed ecologica risvegliatasi da un brutto e lungo sogno non vuole saperne di tornare ai vecchi modelli e sono molte le iniziative a tutti i livelli per combattere lo smog e l’inquinamento, in modo da creare una nuova e più virtuosa normalità da contrapporre alla vecchia fatta di aria irrespirabile.

Il Primo Ministro, Arvind Kejriwal, ha annunciato una campagna contro le polveri sottili e l'introduzione di un'applicazione mobile chiamata "Green Delhi app" per mettere i cittadini nella condizione di inviare foto di denuncia contro chiunque contribuisca alla cattiva qualità dell'aria, ad esempio appiccando incendi a cumuli di rifiuti o con veicoli altamente inquinanti.