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Astrologia karmica, cos’è?

Scoprire che la propria legge interiore è influenzata dagli effetti degli eventi di un passato prenatale e che questo può essere scoperto e studiato. Ecco l’astrologia karmica nelle sue varie forme.

Astrologia karmica, cos’è?

L’astrologia karmica è una pratica non del tutto omogenea in voga da molti anni, tale nome infatti è utilizzato da almeno mezzo secolo in diverse pubblicazioni e corsi.

Diversi praticanti ed esperti hanno diverse interpretazioni dell’astrologia karmica e solo pochi di essi danno al termine karmico un’accezione del tutto fedele alla sua origine induista.


Questa varietà di pratiche e interpretazioni ha però in comune un unico approccio: la lettura della personalità e del destino personale prendendo in considerazione anche le vite passate e le varie fasi della reincarnazione, in modo da scoprire radici ancestrali e ricorrenti dei pattern ricorrenti e delle caratteristiche marcate dell’attuale vita.


Mentre alcune scuole prendono in considerazione solo le incarnazioni passate, altre si spingono fino all'interpretazione astrologica dei vari passaggi di vita in vita che l’anima farebbe su altri piani dell’esistenza o, addirittura, su altri pianeti.

 

La reincarnazione nell'astrologia karmica

Per via di questi presupposti, che in nuce possiamo trovare nelle antiche forme di astrologia orientale, specie in quella tibetana, l’astrologia karmica può essere considerata la branca più mistica dell’astrologia e quella con minori possibilità di reclamare una qualche validità pseudoscientifica, specialmente perché credere nell’astrologia karmica non significa soltanto credere nell’influenza degli astri sulla nostra vita, ma anche nella reincarnazione dell’anima e quindi nella sopravvivenza alla morte, tema più che controverso quando tiriamo in ballo la scienza.

Anche Jung d’altronde affermava che non si può essere del tutto sicuri che la morte sia effettivamente una fine e che la psiche possiede facoltà non confinate nello spaziotempo; e proprio su questo genere di assunti che molti astrologi karmici affermano che delle risonanze e ricorrenze delle vite passate sarebbero confinate nell’inconscio, da dove esercitano la loro influenza in grado di creare specifiche circostanze nella vita presente, a nostra insaputa.

 

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Gli elementi dell'astrologia karmica

A livello tecnico, nell’astrologia karmica si dà una particolare importanza e una speciale interpretazione alle case astrologiche, ai pianeti retrogradi, ai nodi lunari e a Chirone, il simbolo karmico nel nostro quadro astrale.

Chirone è un simbolo derivante dalla mitologia greca, un centauro famoso per essere stato maestro e tutore di molti eroi mitologici. Non è un caso che egli sia considerato ad un tempo uno dei padri sia della medicina che dell’astrologia.

In particolare è da ricordare l’episodio della freccia di Chirone, uno strale maledetto ed avvelenato che lo colpì e che generò una ferita non sanabile ma al contempo neanche mortale. Questo paradosso, o coincidentia oppositorum per dirla in termini alchimistici e neoplatonici, rappresenta appunto il karma, ciò che ci assilla e non ci lascia essere noi stessi, sovrapponendosi col loro campo energetico all’espressione del nostro verso sè.

Si tratta di ciò che non può essere ignorato e che tuttavia non è letale, non totalmente malvagio e negativo, ma è lì presente e lì rimane finché non viene abbracciato, compreso, messo al proprio posto ed integrato in una personalità più completa capace di creare una vita consapevole.

 

Dharma e nuovi pianeti... 

Secondo l’astrologia karmica in ogni casa astrologica vengono rappresentati gli effetti di cause derivate da eventi passati, come tracce vibrazionali di cui vanno anzitutto compresi i motivi, rappresentati dai pianeti. Una volta appresi i motivi karmici, è il momento di sviluppare una consapevole disciplina per andare oltre la legge del karma e vivere secondo il dharma, ovvero la legge della propria anima non intaccata dal karma.

Alcune scuole considerano anche l’unfluenza dei pianeti transnettuniani di nuova scoperta e degli esopianeti, avventurandosi nella parte più sperimentale dell’astrologia karmica.

 

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