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Swapfiets: l'app per il noleggio bici che include l'assistenza

A Milano è arrivato Swapfiets, un servizio che propone un nuovo approccio allo sharing di bici tradizionali ed elettriche. Ecco come funziona.

Swapfiets

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©Swapfiets

La mobilità urbana deve cambiare

La mobilità urbana deve cambiare in senso più sostenibile. Non è più soltanto un auspicio, bensì una necessità. 

 

Perché il 99% della popolazione globale respira aria più inquinata rispetto ai limiti ritenuti sicuri per la salute, sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità dopo aver esaminato i dati su 6mila città. Perché ogni residente a Roma perde 107 ore all’anno per colpa del traffico; e va ancora peggio a Londra, prima in classifica con 148 ore all’anno.

 

Perché le città senza auto (o, quanto meno, con una presenza delle auto estremamente sporadica) esistono, funzionano e, anzi, sono accoglienti ed efficienti: lo dimostrano storie di successo come Oslo, Gand e Pontevedra. 

 

Spostarsi in modo più sostenibile, però, richiede di dotarsi di mezzi adeguati (bici, bici elettriche, monopattini, scooter elettrici). Oppure di noleggiarli. Di servizi di sharing ce ne sono tanti, e alcuni hanno letteralmente cambiato volto alle nostre città. Certo, ciascuno di essi ha i suoi punti di forza ma anche i suoi punti deboli. Hanno fatto il giro del mondo le foto dei smisurati ammassi di bici dismesse e semidistrutte, soprattutto in Cina; ma anche a Milano non sono mancati i vandali che le hanno gettate nei Navigli. 

 

Come funziona Swapfiets

Limiti che si propone di superare Swapfiets, un servizio di noleggio bici che ha fatto il suo debutto nei Paesi Bassi nel 2014, per poi espandersi rapidamente in tutt’Europa. Ora conta 220mila utenti in decine di città europee, tra cui Milano.

 

Il principio è molto semplice: l’utente si iscrive, paga un abbonamento mensile e riceve in cambio una bicicletta, tradizionale o elettrica, che può ritirare in uno dei punti vendita convenzionati oppure ricevere direttamente a casa. La bici resta a disposizione per il suo uso personale, il che significa che non deve andare di volta in volta alla ricerca, come succede con il bike sharing tradizionale.

 

Insomma, nella pratica è come averla acquistata. Senza però dover sostenere l’investimento iniziale, che può rivelarsi anche cospicuo per una e-bike o comunque per un modello di buona qualità. In aggiunta, il canone mensile comprende anche un servizio di assistenza entro 48 ore, con la possibilità di sostituire il mezzo se non è più riparabile. 

 

Gli abbonati possono infatti fare riferimento su una rete di negozi a marchio Swapfiets, a cui rivolgersi per risolvere eventuali problemi o anche solo fare qualche domanda a personale esperto, per gestire il proprio mezzo di trasporto nel migliore dei modi.