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Orti urbani a Milano

Gli orti urbani accorciano la filiera di prodotti agricoli locali e stagionali, riqualificando terreni spesso degradati e favorendo la costruzione di una comunità tra cittadini. Con un variegato ventaglio di esperienze all'attivo, Milano figura come uno dei maggiori esempi italiani di coltivazione di orti in città.

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Accorciare la filiera di prodotti agricoli locali e stagionali, riqualificando terreni spesso dismessi o degradati e favorendo l'aggregazione tra cittadini. Gli orti urbani sono una realtà in crescita, in Italia come nelle grandi città d'Europa e del mondo. Con un variegato ventaglio di esperienze all'attivo, Milano figura come uno dei maggiori esempi italiani di coltivazione di orti in città.
 

Orti urbani, cosa sono

Gli orti urbani sono appezzamenti di terreno a ridosso dei centri abitati, concessi temporaneamente ai privati cittadini per la coltivazione di ortaggi e frutta a uso personale.

Il successo degli orti urbani è dovuto essenzialmente alla possibilità di unire l’agricoltura amatoriale- di cui il consumatore finale diventa soggetto attivo- a nuovi modelli di aggregazione sociale e culturale che ruotano attorno all'attività. 

Gli orti urbani possono essere pubblici o privati. Nel primo caso, il Comune mette a disposizione della cittadinanza terreni abbandonati o senza destinazione, convertendoli in orti urbani e assegnandoli ai cittadini che ne fanno richiesta. Nel secondo, un’organizzazione, un’associazione o un’impresa si intesta un terreno più o meno esteso da destinare a orti urbani di vario genere.

Molte le tipologie, differenti a seconda della finalità d'uso e degli spazi utilizzati: dai “semplici” orti condivisi agli orti sociali, dagli orti didattici agli orti terapeutici, dagli orti aziendali agli orti rialzati, su balconi o terrazzi.

Diverse forme per un unico obiettivo: occuparsi della produzione del proprio cibo dalla semina alla raccolta, familiarizzando con la natura e i suoi cicli.
 

Milano, una città di orti

A Milano, l’Amministrazione comunale promuove la formazione e l’organizzazione di orti urbani “quali sistemi ordinati di appezzamenti di terreno coltivabili con scopo non commerciale e con la finalità di incentivare forme di aggregazione tra cittadini e fornire occasioni di svago per il tempo libero, oltre che di riqualificare aree verdi cittadine”.

La definizione dei criteri di assegnazione e delle modalità di utilizzo compete ai vari Municipi. Gli orti vengono infatti concessi, a seconda dei lotti disponibili, mediante pubblicazione di specifici avvisi pubblici ai cittadini residenti nel Comune di Milano che abbiano raggiunto la maggiore età.

In generale, per la concessione dell’orto è previsto il pagamento di un canone annuale e di una quota forfettaria per l’utilizzo dell’acqua.
 

Orti urbani, le esperienze milanesi

A Milano e negli immediati dintorni, le esperienze di orti urbani- realizzate da privati o gestite dal Comune- si sono accumulate e moltiplicate negli anni. Grazie alle aree del Parco agricolo Sud Milano e del Parco Nord Milano, il capoluogo lombardo conta 5509 m2 di orti comunali e 68318 m2 di orti urbani privati (open data del Comune di Milano, 2016).

Ecco alcuni dei progetti più riusciti e partecipati presenti sul territorio:

  • Orti in Zona: le circoscrizioni di decentramento del Comune di Milano gestiscono alcuni spazi ortivi, realizzati con finalità sociale ed aggregativa;
  • ColtivaMI: si tratta di un programma avviato dal Comune di Milano,  finalizzato al l’assegnazione di spazi aperti per la realizzazione di orti urbani in aree di proprietà comunale.
  • Giardini Condivisi: questo progetto, avviato insieme all’assessorato al Demanio, permette di procedere alla riqualificazione a verde di aree comunali degradate e dismesse, grazie alla partecipazione di associazioni e cooperative. I Giardini Condivisi sono destinati al giardinaggio collettivo, ornamentale o orticolo. Tra gli altri, degna di nota è la realtà degli Orti di Via Padova, che ha trasformato un terreno adibito a discarica in terreno coltivato e punto importante di aggregazione sociale, interculturale e intergenerazionale.
  • MiColtivo, Orto a Scuola:  programma di orti didattici, promuove l'educazione alimentare e ambientale nelle scuole pubbliche.
  • Orti associativi: le esperienze degli orti gestiti da associazioni, cooperative e privati sono altrettanto significative. Tra queste, figura il progetto Coltivando, orto conviviale del Politecnico di Milano.
  • Orti fioriti: nel quartiere Fiera di Milano, sono tremila i metri quadrati di orti urbani realizzati all'interno del parco pubblico di CityLife.
     

Una rete di spazi condivisi, che trasforma Milano in una metropoli dal cuore agricolo.

Gli orti urbani - in grado di influenzare l'accesso al cibo, una gestione personale e collettiva virtuosa del tempo libero- diventano un'opportunità per  mitigare gli impatti dell’urbanizzazione, avvicinando la comunità alla natura e favorendo l'economia circolare.