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Paracapezzoli in argento, come funzionano

I paracapezzoli in argento permettono di alleviare i dolori causati dalle ragadi al seno durante l’allattamento. Scopriamo come funzionano.

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© golubovy - 123RF

 

L’allattamento al seno è una pratica consigliata da medici e specialisti perché di fatto apporta una molteplicità di benefici sia al neonato che alla mamma. Tuttavia, sebbene possa sembrare un’operazione semplice e naturale, allattare non sempre si rivela indolore.
Un movimento scorretto del bambino o un attaccamento errato al seno, infatti, possono comportare la comparsa di ragadi, ovvero tagli particolarmente fastidiosi talvolta accompagnati da una possibile fuoriuscita di sangue.

 

Per lenire sintomatologia e dolore si possono utilizzare paracapezzoli in argento.

 

Paracapezzoli, cosa sono e come sono fatti

I paracapezzoli sono particolari coppette che aderiscono ai capezzoli proteggendo la parte del seno materno alla quale il neonato si attacca durante le poppate. Affinché siano funzionali, devono essere della misura corretta.

 

Il modello ottimale, infatti, deve essere conforme al seno materno, ma al tempo stesso la tettarella deve essere leggermente più corta rispetto al palato del bambino.

 

Piuttosto diffusi in commercio sono i paracapezzoli a farfalla, che permettono al neonato di succhiare il latte mantenendo al tempo stesso il contatto diretto con la pelle del seno.

 

Alcuni dispositivi in silicone presentano un’apertura specifica che consente il flusso per la poppata, altri permettono al bimbo di regolare da sé la fuoriuscita del latte in base alla pressione esercitata schiacciando. 

 

L’argento spesso viene preferito ad altri materiali perché di fatto è un antibatterico e un cicatrizzante naturale in grado di alleviare il dolore associato alle ragadi. 

 

Il costo di questo tipo di paracapezzoli è leggermente superiore rispetto ai modelli in silicone, ma comunque abbastanza contenuto (generalmente sotto i 50 euro).

 

Come scegliere i paracapezzoli

Esistono diversi tipi di paracapezzoli, a partire dal materiale di cui sono fatti. I più diffusi sono quelli in silicone, perché più sottili e permettono una buona adattabilità al seno della mamma, senza impedire la stimolazione sensoriale della mammella che è alla base della produzione del latte. 

 

Possono differire per forma e dimensioni: la punta, può essere più conica o più arrotondata per adattare la scelta alle caratteristiche della mamma e del bambino. I paracapezzoli devono aderire bene alla mammella senza essere troppo stretti alla base, però non devono essere troppo lunghi o troppo corti rispetto alla bocca del bambino.

 

Per valutare quelli più adatti al bambino, alcune ostetriche consigliano di inserire loro in bocca l'indice con il polpastrello rivolto verso l'alto fino al punto di giunzione tra palato duro e palato molle, facendo a questo punto un segno sul dito là dove tocca il labbro superiore. La distanza tra la punta del dito e il segno rappresenta la misura della bocca del bambino, in base alla quale scegliere il paracapezzolo. In genere, questa distanza è di 2 cm, ma può essere di qualche millimetro più corta o più lunga.

 

E’ importante poi verificare che il paracapezzolo si adatti bene anche alle caratteristiche del seno della mamma.

 

Paracapezzoli in argento, quando preferirli

Alcune correnti di pensiero a riguardo dell’uso dei paracapezzoli in argento ne consigliano l’uso preventivo contro possibili ragadi a partire da almeno 10 giorni prima del parto per poi proseguire durante tutte le fasi dell’allattamento. Sono nichel free e non alterano il gusto del latte, quindi raccomandati anche se non si presentano sintomi evidenti.

 

La dimensione e la particolare forma anatomica della coppetta in argento puro permette l’aderenza in maniera ottimale al capezzolo e agli alveoli mammari.

 

Sono leggeri e indossabili con comodità data dalla caratteristica forma a imbuto chiuso che segue l’esatta anatomia del capezzolo, per una perfetta aderenza.

 

Si inseriscono nel reggiseno e si possono tenere tutto il giorno senza controindicazioni. Il loro effetto antibatterico e cicatrizzante aiuta a provare sollievo già dopo un giorno o due dal loro utilizzo in caso di ragadi, proteggono dallo sfregamento degli indumenti e possono essere indossati senza limiti di tempo. Si lavano con acqua e sapone neutro e non c'è bisogno di lavare il seno prima di attaccare il bebè.

 

Maggiore è la purezza dell’argento, maggiore è la sua efficacia,
infatti le coppette sono realizzate in Argento 999‰, il più alto grado di purezza disponibile sul mercato.
 

Come si mettono i paracapezzoli in argento

Per un uso ottimale, si indossano dopo l’allattamento con una goccia di latte nella coppetta per garantire un’aderenza perfetta al capezzolo. Si indossano sotto al reggiseno e possono essere utilizzate insieme alle coppette assorbilatte.

 

Paracapezzoli e allattamento

I paracapezzoli possono essere utili in casi di difficile meccanica di allattamento. Ecco alcuni vantaggi riscontrabili con il loro utilizzo in casi difficili:

  • per il passaggio al seno di un bambino molto piccolo che esce dalla terapia intensiva, dove è stato alimentato magari dal latte della sua mamma ma attraverso un biberon;
  • in presenza di un frenulo molto corto e il lavoro sull'attacco non migliora le possibilità di allattamento;
  • se la mamma ha capezzoli appiattiti o introflessi:
  • quando il bambino ha un palato molto arcuato;
  • se il bambino ha una suzione molto debole, per cui l'utilizzo di un paracapezzolo potrebbe aiutare ad attivarla.

 

Si pensa erroneamente che i paracapezzoli possano essere utili quando il bambino inizia ad avere i denti e potrebbe far male alla mamma; in realtà quando succhia copre i denti con la lingua senza il rischio di mordere. A volte può succedere che mordicchi durante la dentizione, se ha fastidio alle gengive. In questi casi può essere d'aiuto applicare qualcosa di fresco sulle gengive prima della poppata.

 

Paracapezzoli e ragadi

Le ragadi sono fessure minuscole, delle ferite che si producono sui capezzoli una volta iniziato l'allattamento. A volte appaiono subito, altre volte dopo un po' di tempo, e possono dipendere dalla conformazione del seno e dallo spessore della pelle. 

 

Fondamentale è attaccare nel modo giusto il bambino affinché non si formino le ragadi. La giusta suzione, infatti, riduce notevolmente il rischio di ferite e quindi di dolore.

 

In caso di ragadi i paracapezzoli in argento possono essere una scelta riparatrice. L’argento puro ha la capacità di inibire o limitare la replicazione batterica, virale e micotica ed elimina gli agenti patogeni. L’argento vanta anche proprietà cicatrizzanti.

 

Quanto a lungo vanno usati

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l’allattamento materno esclusivo per almeno i primi sei mesi compiuti di vita del bambino, mantenendo il latte materno come alimento principale fino al primo anno di vita pur introducendo gradualmente cibi complementari. I paracapezzoli in argento possono essere utilizzati per tutto il tempo, anche perché rappresentano una protezione per la donna e non entrano in contatto con la suzione del bambino.

 

Igiene dei paracapezzoli

I proteggicapezzoli vanno semplicemente lavati con sapone neutro, sciacquati accuratamente sotto l’acqua e asciugati con il morbido panno in dotazione.

 

Paracapezzoli, le controindicazioni

I paracapezzoli possono apportare sia vantaggi sia svantaggi, soprattutto se usati in modo improprio: il consiglio è utilizzarli sotto il controllo di un operatore esperto.

 

Gli svantaggi riguardano il fatto che talvolta, in presenza di un paracapezzolo il bambino non si attacca in modo adeguato. L'attacco può diventare un po' più superficiale e centrale, c'è il rischio che il bimbo prenda solo la tettarella in silicone e dunque solo il capezzolo, e quando succede questo aumenta la possibilità che si formino delle ragadi. 

 

Inoltre, l'attacco non corretto può portare da una parte al rischio di ingorghi mammari, seguiti da mastiti o ascessi, e dall'altra a una riduzione progressiva nella produzione di latte. Spesso l'uso di paracapezzoli si associa a un allattamento misto: sono davvero pochi gli allattamenti esclusivi a sei mesi quando si utilizza questo strumento.

 

Altre volte può succedere che i bambini si abituino così tanto alla suzione dal paracapezzolo da non riuscire più a poppare al seno, con il risultato opposto a quello per il quale si era utilizzato questo dispositivo, che era appunto facilitare l'allattamento al seno.

 

Paracapezzoli in argento e dolore

Il dolore diminuisce velocemente con l’utilizzo delle coppette; l’argento puro a contatto con la pelle aiuta a prevenire le ragadi al seno e mantiene la pelle morbida ed elastica.

 

L'idea è che possano dare sollievo per via degli effetti antinfiammatori e antibatterici dell'argento, oltre che per il fatto di allontanare la pelle eventualmente irritata dai tessuti che potrebbero dare ulteriore fastidio. In realtà non ci sono studi scientifici validi e solidi che provano davvero una riduzione del dolore delle ragadi in seguito all'applicazione di questi paracapezzoli, anche perché è molto difficile effettuarli.