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Il calo di testosterone nei neopapà

I papà hanno livelli di testosterone più bassi rispetto agli uomini senza figli. Vediamo cosa dice la ricerca scientifica a questo proposito e come si può tutelare la salute dei neopapà

Il calo di testosterone nei neopapà

Testosterone più basso nei neopapà

Secondo diversi studi scientifici condotti negli ultimi anni, i neopapà hanno livelli di testosterone più bassi rispetto agli uomini senza figli.

Il calo di testosterone sembra interessare soprattutto i papà più coinvolti, quelli, cioè, che si prendono cura dei propri figli in maniera diretta, cambiando pannolini, preparando pappe, dormendo con loro…

Sembrerebbe, inoltre, sempre secondo i risultati delle ricerche scientifiche, che i livelli di testosterone siano inversamente proporzionali alla quantità di bambini che si hanno e cioè più è alto il numero dei figli, più cala il testosterone.

Questo dato suggerisce l’esistenza di un naturale meccanismo di regolazione del sistema nervoso centrale in grado di limitare, con la paternità, le distrazioni dal nucleo familiare.

Il testosterone, com’è noto, è l’ormone che regola la condotta sessuale e la libido. Elevati livelli di testosterone sono quindi maggiormente associati a comportamenti di conquista sessuale; mentre, quando quest’ormone cala, l’uomo è meno portato alla ricerca di nuove avventure e dunque più concentrato sulle esigenze della vita familiare. Bassi livelli di testosterone sono, inoltre, spia di una ridotta attività sessuale.

Il calo di testosterone, sempre secondo la ricerca scientifica, interessa soprattutto i neopapà e, nella maggior parte dei casi, è destinato a tornare nella norma in circa cinque anni.


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Cosa dicono, esattamente, gli studi clinici?

Diverse ricerche hanno affrontato il calo di testosterone nei papà; ne citiamo due.

Uno studio pubblicato nel 2012 sul Journal of Sexual Medicine, e condotto in Italia dal Professor Mario Maggi e dalla Dottoressa Alessandra D. Fisher della Società italiana di endocrinologia, ha evidenziato che c’è una correlazione diretta tra il numero di figli e il deterioramento del rapporto di coppia.

È frequente che i papà di più figli debbano confrontarsi con il calo di desiderio della propria compagna e con situazioni pratiche che non favoriscono la privacy della coppia. Lo studio, condotto su un campione di 4.000 uomini ha, inoltre, stabilito che i papà plurimi hanno testicoli più grossi con maggiore produzione di sperma e testosterone più basso.

Un gruppo di ricercatori statunitensi della University of Notre Dame e della Northwestern University ha studiato i livelli di testosterone nei papà che praticano co-sleeping, quelli, cioè, che dormono insieme ai propri figli. La ricerca è stata condotta nelle Filippine perché in quella zona la pratica del co-sleeping è molto diffusa.

Lo studio ha coinvolto 362 giovani papà, di età compresa tra i 25 e i 26 anni, dividendoli in tre gruppi: quelli che non dormivano con i bambini, quelli che dormivano nella stessa stanza dei figli e quelli che condividevano il letto con i figli; i livelli di testosterone sono risultati più bassi nei papà che praticavano co-sleeping.

 

Come si difende la salute del neopapà?

Al calo di testosterone viene spesso associato un aumento del rischio cardiovascolare. Su questa associazione sono stati condotti diversi studi e, di recente, una revisione ha analizzato diverse ricerche condotte sull’argomento tra il 1970 e il 2013.

La revisione retrospettiva, pur evidenziando, ancora una volta, l'associazione tra livelli bassi di testosterone e aumento delle malattie cardiovascolari, non ha riscontrato un rapporto diretto tra queste due condizioni; c’è dunque ancora molto da scoprire.

Si può fare, però, un’osservazione: l’uomo con testosterone basso, e quindi meno interessato alla conquista sessuale e alla seduzione, tende a essere più trascurato; fa meno sport, mangia di più e ingrassa, favorendo così lo sviluppo dei fattori di rischio di cardiovascolare.

Il neopapà, quindi, per mantenersi in salute, dovrebbero ritagliarsi il tempo per fare sport e curare molto la propria alimentazione. È, inoltre, importante cercare di mantenere vivo il rapporto di coppia.

 

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