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Le piante dell'Acquario

Le piante dell'Acquario stimolano l'ispirazione, l'idealismo e l’apertura ai valori di fratellanza e solidarietà umana, perché caratterizzate dall'elemento Aria che conferisce ai nativi l’apertura e l’eclettismo della mente

Le piante dell'Acquario

Le piante dell'Acquario sono in parte quelle del Capricorno, perché ricadono sotto l'influsso di Saturno, pianeta Maestro di entrambi i segni. Tuttavia in quanto segno d'Aria, le sue piante saranno anche ricche di parti volatili, olii essenziali, capaci di armonizzare e rilassare il sistema nervoso, nei nativi piuttosto fragile, anche per via del grande dispendio di energie mentali. Infatti le contraddizioni, che esprimono spesso nel comportamento e nelle reazioni, sono soprattutto il frutto della loro incessante attività mentale, che accoglie le più contrastanti ipotesi, elaborando e creando di continuo nuove visioni della realtà

Gli Acquari sono perciò soggetti sia a disturbi del sistema nervoso, ma anche a malattie della circolazione come flebiti, vene varicose, crampi, distorsioni alla caviglia. In l'astrologia medica il segno governa gambe, tibia, caviglie; non solo a livello ostearticolare, ma anche rispetto al sistema venoso. Le piante associate al segno saranno perciò attive sul apparato circolatorio calmanti del sistema nervoso.

Segno di astrazione, di pensiero, di idee rivoluzionarie, come tutti i segni legati all'elemento Aria, i nativi sono idealisti e sognatori, portati ad immaginare più che a realizzare, per questo motivo abbastanza in difficoltà a gestire sia il lato emotivo, che quello pratico della vita.

 

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Il segno dell'Acquario, il pianeta Saturno e Urano

Secondo segno dell'inverno, maschile, fisso (perché quando il sole entra in questa costellazione, la stagione è ormai definita), l'Acquario ha come elemento l'Aria: non quella frizzante primaverile dei Gemelli o quella languida dell’autunno appartenente alla Bilancia, ma quella rarefatta dell’alta montagna, calda con il sole, ma con possibilità di diventare gelida dopo il tramonto, che conferisce ai nativi una personalità dinamica ed estrosa, mutevole e affascinante. La stagione dell’Acquario infatti corrisponde a quella delle piogge, del vento pungente, della luce fredda e metallica dell’inverno, del cielo puro e vivificante. In questo periodo la Natura è nel pieno del lungo sonno invernale e il seme che già nel Capricorno si stava formando, qui cerca di farsi strada verso l’esterno assumendo vita propria e indipendente. 

Nel ciclo evolutivo umano l’Acquario rappresenta infatti il passaggio allo stato spirituale, il superamento dell’individuo e la coscienza della collettività; simboleggia l’Uomo Nuovo, che azzera il passato ed i suoi errori e si proietta verso un futuro diverso da cui sorgerà un'umanità rinnovata e redenta, perché nata da un sacrificio e da una richiesta di perdono. Nel Capricorno l'uomo ha imparato le rinunce, l’ascesa verso valori superiori, l’accettazione del destino, l'astrazione massima, il distacco supremo da istinti e passioni. Ora nell'Acquario, liberato da tutti i bisogni primari, l'essere umano scopre il valore dell’Amicizia, della collaborazione per interessi comuni che non sono né a scopo di lucro, né di altra utilità materiale, ma esclusivamente in base ad affinità elettive

I nati sotto il segno dell'Acquario esprimono ideali e cercano di creare relazioni e situazioni alle quali tutta la collettività può accedere liberamente, giovandosene. Il senso umanitario, l’idealismo un po’ ingenuo ma sincero, sono caratteristiche di questa costellazione che esprime il senso di uguaglianza e fratellanza, nei sentimenti di gruppo. Amanti della libertà, affettivamente si legano tardi. Si realizzano appieno attraverso l’unione con gli altri, con una sensibilità volta a recepire le differenti realtà, Narcisisti e consapevoli delle proprie capacità intellettive, amano esprimersi andando alla ricerca del sensazionale, hanno il senso della drammaticità degli eventi e sanno esprimerlo sotto ogni forma di creatività. Sono sinceri, generosi, mai invidiosi, curiosi, audaci e capaci di affrontare ogni tipo di cambiamento anche se questo comporta una sfida. Tentano continuamente di superarsi, poiché sanno adattarsi ai cambi repentini, vivendo appieno la modernità.  Hanno fede nel futuro e una visione positiva del mondo, che non si lascia inquinare né dalle delusioni, né dalle altrui interferenze. Idealisti anche in amore, cercano affinità profonde, complicità e amicizia. Più cerebrali che passionali, vivono grandi emozioni, ma guai a intaccare la loro autonomia o a interferire nei loro progetti.

Pianeta dominante del Segno è stato fino al 1781 Saturno, ma non il Saturno rigido e crudele che evira il padre Urano e divora i propri figli, Signore del Capricorno. Qui c’è una figura nuova del Dio con la falce, detronizzato dal figlio Giove e mandato in esilio in una landa sperduta. Reso saggio ed umano dalla sofferenza e dalla solitudine, il Saturno aquariano insegna agli abitanti dell’isola l’agricoltura e, con il lavoro pianificato, intelligente, li rende ricchi, felici. In questo mito vengono esaltati l’Altruismo e la Rinascita dopo un'Espiazione. Questo nuovo Saturno sa regnare con tanta saggezza ed accortezza che il suo periodo di regno verrà chiamato l’ “Età dell’Oro”. 

Dopo il 1781, con l’aiuto dei nuovi potenti telescopi, è stato scoperto Urano, la cui orbita attorno al Sole non è ellittica come quella di tutti gli altri pianeti; il suo percorso è invece un giro strano, “eccentrico”, quasi al di fuori di tutte le leggi fisiche. Trovandosi a dovere fare i conti con le influenze di un nuovo pianeta all'interno del sistema solare, gli studi astrologici successivi giunsero alla conclusione che proprio Urano è, nella sua essenza e nelle sue manifestazioni, pianeta strettamente legato all'acquario, tanto da diventarne il principale governatore mettendo Saturno in sottordine. Urano è il simbolo astrologico dei mutamenti più radicali, della forza del nuovo che irrompe e spezza l’ordine precedente, sovvertendo i vecchi schemi. La spinta uraniana è di per sé rivoluzionaria e innovatrice. Allo stesso modo gli Acquari sono attratti dalla ricerca di vasti orizzonti e sempre in qualche modo all’avanguardia rispetto al loro tempo, non accettano limiti alla loro libertà d’iniziativa e non tollerano lasciarsi imprigionare nella routine o nelle banalità del quotidiano.

Il segno ha come immagine un uomo che versa acqua da un’anfora, un portatore d’acqua, simbolo di conoscenza, di fertilità e di amore offerti all’umanità. Lo spirito dell'Acquario è esaltato nei miti di Prometeo, che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, e in quello di Dedalo e Icaro, precursori del primo volo umano, che celebra la potenza dell’ingegno: tutti e tre uomini che divennero eroi per aver dedicato anima e corpo alle loro passioni ideologiche e sociali, ai loro ideali umanitari.

 

Le piante dell'Acquario

Harmony and understanding/ Sympathy and trust abounding/ No more falsehoods or derisions/ Golding living dreams of visions/ Mystic crystal revalation/ And the mind's true liberation 

La celebre canzone Aquarius, (del musical Hair del '69) è un inno della contro-cultura californiana, dei figli dei fiori e degli hippy che ben esprime le caratteristiche del segno, così come le piante ad esso associate.

  • Patchouli: l'olio essenziale, se inalato evoca il rifugio dei boschi profondi e umidi, suscitando il sentimento d'intimità con se stesso. Molto in voga nel periodo della rivoluzione giovanile, era uno dei profumi che hanno accompagnato i moti del ’68. Nelle sue proprietà aromaterapiche risiede la spiegazione del fascino che ha sempre esercitato sulle nuove generazioni, le quali hanno tutte in comune attributi acquariani: grandi aspirazioni idealistiche e la perdita delle energie psicofisiche su iniziative un po’ utopistiche o irrealizzabili. Questa essenza possiede, infatti, la capacità di “centrare a terra” coloro che vivono in una dimensione esaltata da esperienze mentali e psichiche, conciliando e armonizzando la forza vitale con i grandi ideali. In aromaterapia sottile svolge benefici effetti antidepressivi anche su chi soffre di esaurimento psico-fisico stress e ansia. Per uso esterno è un efficace antinfiammatorio, usato contro la ritenzione idricacellulite, per le sue proprietà astringenti sul sistema circolatorio.

 

  • Pioppo nero: legato a Saturno per la segnatura del colore, il suo nome deriva dal latino e, secondo una diceria romana riportata dagli antichi, corrisponde a popolus "popolo" perché la sua folta chioma mossa dal vento produce un brusio che ricorda quello della folla riunita. In fitoterapia è utilizzato per le proprietà astringenti e vasoprotettrici in caso di emorroidi, tosse e nevralgie. La corteccia dei rami e le gemme contengono tannini, olio essenziale, derivati flavonici, cera, glucoside (populoside) e l'acido gallico. Il gemmoderivato si utilizza nell'arteriopatia degli arti inferiori in quanto esercita un'azione tonica e antisclerotica; fluidifica il sangue evitando la formazione di trombi. Ha inoltre proprietà balsamiche ed espettoranti utili nelle affezioni delle vie aeree.

 

  • Cedro dell'atlantico: al tempo dei Fenici venivano usati per costruire grandi barche. Infatti, anche grazie alla presenza del cedro, nel loro territorio sono potuti diventare grandi commercianti e navigatori. L'olio essenziale di legno di cedro svolge un'azione armonizzante sulla psiche in quanto favorisce il radicamento a terra e permette di “centrarsi” su se stessi, donando coraggio, energia, dignità e favorendo l’autostima. Particolarmente utile nei momenti di grandi cambiamenti da gestire, come trasferimento, traslochi, cambio del lavoro; oppure all’inizio di un nuovo rapporto di coppia aiuta a non destabilizzarsi troppo e a non perdere l’obiettivo. L’albero del cedro, maestoso, pieno di forza e vigore se inalato, favorisce le stesse qualità; rende stabili le persone volubili, immature e poco determinate, aiuta a ottenere il rispetto dagli altri, e a convincere senza contrasti.

 

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