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Bambini: quale termometro?

In quale sede è meglio misurare la temperatura ai bambini piccoli? Quale termometro è preferibile usare? Pregi e difetti dei tipi di termometro presenti in commercio

Bambini: quale termometro?

Misurare la temperatura ai bambini piccoli può essere un’impresa, specialmente tra i 12 mesi e i 3 anni, quando fanno più fatica a restare fermi. Nella buona riuscita di questa impresa è importante anche la scelta del termometro.

Mandato in pensione quello al mercurio, ne esistono in commercio essenzialmente di tre tipi; vediamo pregi e difetti.

 

Il termometro più adatto ai bambini

Termometro classico. Ha sostituito il vecchio termometro al mercurio. È piuttosto preciso e può essere usato per la misurazione rettale e per quella ascellare. L’unico difetto di questo termometro nei bambini è il tempo che ci vuole per ottenere una misurazione precisa: circa 5 minuti, un po’ troppo per i più irrequieti.

Termometro digitale. Di solito può essere usato in sede rettale, orale o ascellare; non è però sempre così, è quindi importante leggere le istruzioni prima di scegliere la sede. Il vantaggio maggiore dell’uso di questo tipo di termometro nei bambini è la velocità con cui si ottiene la misurazione: bastano pochi secondi e il gioco è fatto. La misurazione viene inoltre annunciata da un segnale acustico, il che è molto comodo.

Termometro a infrarossi. Con il termometro a infrarossi, che si poggia semplicemente sulla fronte, la misurazione si ottiene in pochissimi secondi e si può utilizzare anche quando il bambino dorme. C’è però un problema: se non lo si punta bene e non lo si utilizza in condizioni ambientali ottimali, la temperatura ottenuta non è attendibile e risulta solitamente più bassa di quella effettiva. Altro svantaggio: è molto costoso.

 

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Termometro e bambini: qual è la sede ottimale

Il dilemma che si pongono molti genitori è: temperatura ascellare o rettale? Idealmente, sarebbe meglio prendere quella ascellare per non creare troppo disagio al piccolo paziente. I bambini, però, spesso non collaborano, e allora che si fa?

Se i bambini non collaborano e non si riesce sotto l'ascella, può provare a misurare la febbre per via rettale. Occorre, però, farlo delicatamente e usando alcuni accorgimenti:

  • lubrificare il termometro con un olio naturale e delicato, per esempio olio di mandorle dolci o olio di oliva;
  • disinfettare il termometro prima e dopo l’utilizzo con una garza o dell’ovatta imbevute di alcool;
  • soprattutto quando i bambini si agitano e non è così semplice controllarne i movimenti, porre molta attenzione a non inserire il termometro più in profondità del dovuto.

È risaputo che quando la temperatura è misurata in sede rettale, il termometro segna circa mezzo grado in più. Alcuni studi hanno però posto un punto interrogativo: prendiamola quindi come un’indicazione di massima. 

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Immagine | Nolys 8