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Osteoporosi e sintomi iniziali

Osteoporosi è un nome purtroppo ben noto alle donne: evoca stampelle, dolori e ossa rotte, letteralmente. Possiamo fare molto in termini di prevenzione e attenzione massima agli esordi.

Osteoporosi e sintomi iniziali

Ci occorrerà qualche nozione di fisiologia per conoscere meglio l’osteoporosi. Il nostro corpo immagazzina la maggior parte del calcio nelle ossa nel periodo che va dalla nascita alla fine dello sviluppo, quindi entro i 21-22 anni.

Le ossa si “rinnovano” completamente in circa 6 anni e l’importante, dopo i 20 anni, è impedire la perdita di calcio dalle ossa. Infatti il calcio consente il mantenimento della trama compatta delle ossa e ne garantisce la robustezza.

Ossa prive di calcio sono fragili e facilmente si spezzano: si tratta di una vera e propria patologia chiamata osteoporosi. Possiamo scovarla egli esordi, prima che sia troppo tardi?

Forse sì, se impariamo a riconoscere i sintomi iniziali dell’osteoporosi.

 

I sintomi iniziali dell’osteoporosi

Nella maggior parte dei casi, l’osteoporosi è una malattia silente, ovvero i sintomi compaiono quando si è in uno stadio già avanzato della malattia, con una fragilità ossea tale per cui alcune ossa si rompono. Come facciamo allora?

Possiamo inizialmente considerare se siamo più a rischio di osteoporosi quando:

> Abbiamo affrontato prolungati periodi di sedentarietà;

> vi è una predisposizione genetica;

> abbiamo una magrezza eccessiva;

> abbiamo spesso problemi di assorbimento a livello intestinale;

Quanto ai sintomi veri e propri, ricordiamo che possono essere confusi con quelli relativi ad altre patologie, ecco i principali:

> calcolosi renale;

> dolori diffusi oppure localizzati: al collo, al ginocchio, all’anca, alla schiena, alla mano e al polso;

> dolori muscolari;

> fratture ossee;

> dolore alle gambe;

> ipercalcemia ovvero elevata concentrazione di calcio nel sangue;

> problemi di postura, incurvamento della colonna vertebrale.

 

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Oltre i sintomi: la diagnosi di osteoporosi

L'osteoporosi viene diagnosticata dal medico attraverso esami diagnostici specifici:

> Mineralometria Ossea Computerizzata o MOC, che valuta la densità della massa ossea: utilizza i raggi X per valutare lo stato di mineralizzazione delle ossa e stabilisce il grado dell'osteoporosi o il rischio della sua comparsa;

> un esame radiografico per valutare se sono presenti lesioni recenti o pregresse

>La morfometria della colonna vertebrale

>Le analisi del sangue e delle urine, che permettono di valutare lo stato del metabolismo osseo, possono individuare possibili fattori causali.

 

Al comparire dei sintomi iniziali: per non aggravare l’osteoporosi

Sarà indispensabile l'adozione di misure utili per rallentare il processo e ridurre il rischio di incorrere in una frattura.

Alcuni esempi di comportamenti preventivi:

Alimentazione corretta e contemporanea regolarizzazione dell’assorbimento intestinale

> integrazione di calcio e vitamina D

> esercizi per aumentare la resistenza dell'osso e la forza muscolare

> una eventuale terapia farmacologica per preservare la massa ossea o stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo, terapia che ovviamente sarà definita dal medico curante.

 

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