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Il sonno dei bambini: un aiuto dai fiori di Bach

Le difficoltà con il sonno dei bambini che i genitori con un figlio piccolo si trovano a vivere sono frequenti. Se il bambino si sveglia spesso durante la notte, fa fatica ad addormentarsi, non dorme bene, ha un sonno troppo agitato, possiamo aiutarlo con alcuni importanti accorgimenti e le giuste essenze floreali.

Il sonno dei bambini: un aiuto dai fiori di Bach

"Mio figlio non dorme, si sveglia mille volte per notte", "se non gli sto vicino il mio piccolo non si riaddormenta", "da quando è nato la notte non si riesce più a dormire".

Le difficoltà con il sonno dei bambini che i genitori con un figlio piccolo si trovano a vivere sono frequenti. Lamentano spesso che il bambino ha difficoltà ad addormentarsi, oppure tende a svegliarsi spesso di notte e a dormire poco da solo. Problemi che mettono in crisi mamma e papà, che da un lato si preoccupano per le bizze notturne del figlio, e dall'altro passano la notte in bianco con strascichi di stanchezza diurni.

Cosa fare dunque se il proprio figlio non dorme bene?

Innanzitutto è importante sapere che il sonno di un bambino, soprattutto quello di un neonato, è diverso da quello di un adulto: appena nati i bambini hanno un ritmo definito ultradiano, scandito dalla poppata e dal sonnellino e non dal passaggio luce/buio. Man mano che crescono acquisiscono un loro bioritmo (detto circadiano), imparano cioè a rispettare di più la veglia durante il giorno e il sonno di notte.

Per questo motivo i bambini hanno bisogno di regolazione, cioè di essere in un certo modo accompagnati al sonno: che si crei un ambiente per loro e che se si svegliano la notte li si aiuti a riaddormentarsi.

Nei primi 3 mesi, quando c'è una forte simbiosi tra madre e figlio, il bambino vive un momento di esogestazione: viene fuori dalla pancia della mamma ed è inadatto al mondo esterno, pertanto ha bisogno di essere ancora molto contenuto e protetto. E' come se una parte della gestazione avvenisse fuori dalla pancia della mamma e il bambino in questo stato di torpore si addormenta per lo più in braccio.

In questo caso, il fiore di Bach Walnut, favorirà un migliore adattamento alla nuova situazione.

Il sonno dopo i 4 mesi

Dopo i 4 mesi c'è un grosso cambiamento: mentre nel primo trimestre il bambino ha bisogno di questo contenimento e più si tiene in braccio, anche quando viene addormentato e più il suo sonno sarà tranquillo, dopo i 4 mesi incomincia a risentire della modalità di addormentamento, cioè il bambino che si addormenta sempre solo in braccio, o allattato, o sul divano e poi dorme da un'altra parte, tenderà  a ricercare quella modalità di addormentamento.

Se si addormenta esclusivamente al seno o al biberon, oppure sempre in braccio o sempre sul passeggino, quando viene messo nel lettino o nel lettone per dormire, si sentirà disorientato.

I suoi risvegli notturni sono fisiologici e se si ritrova nello stesso posto in cui si è addormentato si riaddormenterà più facilmente, a volte da solo o con l'aiuto del genitore, mentre se si addormenta in un modo, per esempio in braccio alla mamma e si ritrova nel lettino, avvertirà un senso di disorientamento e quindi avrà più difficoltà a riaddormentarsi.

Mentre il sonno è necessario per tutti, l'addormentamento è un comportamento che si acquisisce gradualmente: è il genitore a doverlo trasmettere al piccolo attraverso buone abitudini.

Sarà opportuno dunque, a partire dai 5/6 mesi di età, costruire un percorso fatto di piccole abitudini per aiutare il piccolo ad affrontare fiduciosamente il momento della nanna. Gesti ripetuti per creare quelle routine che hanno la funzione di rassicurare il bambino, come per esempio il carillon, la ninna nanna, la fiaba, sono piccoli gesti che segnano la strada verso il sonno.
Una volta costruito, il rituale di accompagnamento al sonno va seguito rigorosamente.

Il sonno è anche la prima forma di separazione che il bambino vive: addormentarsi e chiudere gli occhi significa chiudere con questo mondo e andare in un altro mondo, quello del sonno, che è suo.

Per facilitare questo passaggio, Cherry Plum è il fiore di Bach che lo può aiutare ad abbandonarsi più facilmente al sonno.

Per i piccolissimi il fiore di Bach Aspen li protegge da strane sensazioni che possono degenerare in paure. I piccoli infatti sono delle vere "spugne" percettive, sentono ogni minima perturbazione ambientale e, non essendo ancora in grado di elaborarla, possono percepirla come minacciosa.

Durante il sonno accadono delle cose importanti, come per esempio solo per citarne alcune, la produzione delle citochine (proteine responsabili della risposta immunitaria), della somatotropina (ormone della crescita), ma anche elaborazione di esperienze diurne.

Se un bambino dorme poco o non dorme bene, il suo benessere psicofisico potrà risentirne: ciò si manifesterà nel bambino piccolo con il pianto, mentre il bambino più grande può diventare più agitato, più aggressivo, può manifestare stanchezza, depressione, difficoltà di concentrazione, ecc.

Il fiore californiano Chamomile favorirà un migliore rilassamento al momento della nanna.

Chamomile
è anche utile per quei bambini più vivaci. 
Infatti sul sonno conta anche il temperamento del bambino: un bambino più tranquillo ha più facilità ad addormentarsi rispetto ad un bambino più attivo ed energico che ha bisogno di più tempo e modalità diverse.

Sul sonno dei bambini possono influire moltissimi fattori, proprio per questo è necessario fare un'indagine approfondita delle possibili cause, per poter così anche intervenire in modo efficace con le essenze floreali.

Per approfondimenti sulla modalità di assunzione:
http://www.danielagrossi.it/single-post/2017/01/22/Floriterapia-una-cura-dolce-e-naturale-per-i-pi%2...

 

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