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Dolori articolari: curarli con i fiori di Bach

Piccoli accorgimenti floreali per sbloccare il sistema muscolare

Dolori articolari: curarli con i fiori di Bach

I Fiori di Bach, rimedi usati per il riequilibrio emozionale, hanno anche forte azione sul corpo fisico, correggendo o prevenendo disagi fisici somatizzati, mediante la "vibrazione energetica dei vari fiori. Il meccanismo ricrea “armonia” nel corpo attivando un processo di autoguarigione e di benessere psico-fisico.

Per far sì che questo accada, nella terapia floreale vengono utilizzati diverse essenze: Fiori californiani, Australiani Bush e Living, i fiori francesi Deva e poi Fiori da tutto il mondo. Nel mio lavoro uso privilegiare tanto i Fiori di Bach quanto i fiori Californiani, perché con essi sono numerosi i disagi corretti o anche solo alleviati.

 

Partendo dalla notazione secondo cui i fiori non sono un farmaco e non vanno intesi come una medicina, c'è invede da sottolineare la loro capacità di concorrere nel dare sollievo allo spirito e migliorare lo stato generale della persona. Facendo attenzione alle medicine che si stanno assumendo per le patologie accusate, o alle medicine che il medico consiglierà secondo il problema lamentato (dopo anamnesi), non ci può considerare guariti dopo l’uso dei fiori, che, insisto a dire, sbloccano la nostra forza reattiva e le energie necessarie per guarire.
Ma quali fiori scegliere nel giardino floreale che la natura ci offre? Oggi parlerò dei rimedi più adatti nell'“aiutare” i dolori articolari, così frequentemente accusati in ogni periodo dell'anno, e a qualsiasi età.

Il primo fiore che si usa (assumendolo oralmente, opportunamente diluito, oppure inserito secondo le indicazioni opportune in una crema base) si chiama ROCK WATER. Per chi non lo conosce, Rock Water è usato per la flessibilità, in quanto si ritiene sia particolarmente adatto a sbloccare le articolazioni rigide. Infatti, il fiore serve per coloro i quali sono duri e intolleranti, non solo con se stessi ma anche con gli altri. Ideale anche per chi ha un concetto di vita rigido, si crea schemi mentali intransigenti, cristallizza atteggiamenti dogmatici.
Sul piano fisico il Rock Water serve nei casi di rigidità articolare cronica, non infiammatoria, per le contratture, i postumi di fratture, la perdita della mobilità. Non si usa da solo, ma unendolo ad altri fiori. Si coniuga bene miscelandolo a OAK, per lesioni da sforzo eccessivo, per articolazioni sofferenti, per l’artrosi, articolazioni che devono comunque lavorare. C'è da dire che il fiore serve per chi ha eccessivo senso del dovere e lavora ad oltranza, con assoluta dedizione e senza arrendersi mai.

 

Altro fiore che può essere usato con successo è ELM, un fiore che aiuta ad essere all’altezza della situazione, che si vive, ristabilisce l’equilibrio energetico. Nelle situazioni fisiche il fiore aiuta nel dolore di forte intensità,su organi che devono comunque lavorare, anche se con dolore. Il fiore inoltre rinforza la funzionalità delle articolazioni e aiuta nella rigidezza articolare.

 

Allo stesso scopo, si può unire agli altri o scegliere come fiore d’elezione il fiore Californiano DANDELION che favorisce il rilassamento psico-fisico e allevia contratture, dolori e rigidità, soprattutto nella colonna vertebrale, sulla quale lavora moto bene il fiore Francese LILAS: il suo ruolo? Aiutare nel riallineamento dei dischi vertebrali.

Userei pure HORNBEAM, per dare energia nella lassità e perdita di tono dei muscoli: il fiore dà vigore e elasticità, flessibilità.

IMPATIENS è invece il fiore che rilassa, che calma nelle contratture e tensioni di tipo acuto (torcicollo, lombalgia, strappi muscolari). Molti altri sono i fiori che funzionano per disagi di tipo muscolare-articolare, ma per scegliere nel modo giusto, consiglio di “sentire”, di farsi guidare dal proprio dolore come se parlasse in prima persona, se comunicasse il suo proprio disagio. Provare qualche goccia dell'essenza nella crema che si usa per il dolore, può essere un'ottima soluzione. Darà quasi certamente sollievo, ma, potendo, rivolgersi almeno la prima volta ad un floriterapeuta preparato, che potrà cogliere lo stato d’animo sotteso al dolore e lavorare su di esso.

 

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