Articolo

Aloe: la panacea di tutti i mali

L'Aloe e le sue specie più conosciute; dall'Aloe vera all'Aloe ferox. La differenza tra "aloe gel" ed "aloe succo". Le loro attività terapeutiche e le controindicazioni all'uso.

Aloe: la panacea di tutti i mali

L'Aloe è un genere di pianta succulenta (pianta “grassa”) che comprende numerosissime specie, molte delle quali di interesse fitoterapico; ecco le due più conosciute:

-Aloe vera (L.) Burm. f. o Aloe barbadensis Miller ("Aloe delle Barbados", dell'America centrale);
-Aloe ferox Miller ("Aloe del Capo", originaria dell'Africa).
L'Aloe è coltivata comunemente anche nelle regioni dell'Europa mediterranea.
La pianta di Aloe fornisce numerose sostanze utilissime per la salute, i suoi fitocomplessi farmacologicamente attivi sono ricavati dalla foglia, in particolare dalla parte superficiale (Aloe succo) o dalla parte centrale (Aloe gel) ed hanno impieghi fitoterapici molto diversi tra loro.
La specie Aloe vera è utilizzata soprattutto per il gel dell'interno della foglia, mentre la specie Aloe ferox per il succo superficiale.

ATTENZIONE
Ciò che comunemente viene commercializzato con la dicitura “succo di Aloe” non è ricavato dalla parte superficiale, ma è in realtà il gel interno opportunamente diluito ed ha tutt'altre indicazioni d'uso (questo può generare confusione nei consumatori). Nella composizione di questi prodotti troverete la scritta “gel sine cute”.

Aloe vera (ed il suo gel fogliare)
Il gel di Aloe deve essere purificato dagli antrachinoni prima del suo utilizzo (anche se sono in concentrazioni molto basse), vedremo poi che (invece) nel succo propriamente detto, sono proprio questi i principi attivi utilizzati.


Attività terapeutiche del gel di Aloe:


> Antinfiammatoria
interviene sui mediatori della risposta infiammatoria con meccanismo simile a quello dei Cortisonici, ha anche attività diretta sulla bradichinina (quindi antidolorifica);
> cicatrizzante, riepitelizzante
stimola la sintesi di Collagene, favorisce il ricambio cellulare, contiene vitamine e minerali ad azione cicatrizzante, favorisce l'attività dei macrofagi, è anche lenitiva ed emolliente;
> antimicrobica
con attività paragonabile alla sulfadiazina argentica (contro batteri e funghi);
> antivirale;
> immunostimolante
favorisce la risposta delle cellule e dei mediatori delle difese immunitarie;
> gastro/entero protettiva
i mucopolisaccaridi contenuti nel gel formano una pellicola protettiva sulla mucosa gastrica ma anche su quella intestinale, inoltre diminuisce la produzione gastrica di acido cloridrico e della pepsina (a digiuno), migliora anche la funzionalità del pancreas e del colon (diminuisce la proliferazione dei germi patogeni e dei fenomeni putrefattivi intestinali che formano i gas);
> antiossidante
contiene infatti manganese, selenio e rame che costituiscono poi gli enzimi ad attività antiossidante contro i radicali liberi, contiene anche vitamina C e vitamina E e  Cisteina (tutti antiossidanti);
> antitumorale
questa attività è ancora oggetto di studio, ma prove sperimentali la confermano nettamente.

Utilizzi del gel di Aloe:


Uso esterno:
 
> Scottature, ustioni, eritemi, dermatiti;
> ferite, piaghe da decubito, ulcere della pelle, cicatrici;
> psoriasi, dermatite seborroica, ascessi;
> afte buccali, gengiviti;
> creme antietà (uso cosmetico);
> contusioni;
> coadiuvante nel trattamento topico dell'herpes genitale.

Uso interno:

> Esofagiti, gastriti, coliti, gas intestinali, spasmi intestinali;
> depurativo intestinale (il gel asporta meccanicamente le tossine della mucosa).

Non stupisce che, nell'antichità, l'Aloe vera era considerata la panacea di tutti i mali: per gli antichi Egizi, l'Aloe vantava proprietà addirittura immortali, la credenza era che questa pianta aiutasse i faraoni defunti a trovare il cammino verso la terra dei morti.

Effetti indesiderati e controindicazioni del gel di Aloe

Gli effetti indesiderati che l'uso di Aloe gel può portare sono, a volte, lievi e transitorie dermatiti (se per uso esterno) in particolari soggetti; tuttavia l'utilizzo sulla cute non ha controindicazioni.

Controindicazioni all'uso per via orale invece, sono le seguenti:

> Gravidanza ed allattamento;
> bambini di età inferiore a 12 anni;
> uso di antidiabetici (sommazione di effetti, l'Aloe è ipoglicemizzante);
> assunzione contemporanea di qualsiasi farmaco (l'Aloe può ridurne l'assorbimento enterico), è bene distanziare l'assunzione di farmaci per un paio d'ore.

Aloe ferox (ed il suo succo fogliare superficiale)
Ciò che comunemente viene commercializzato con la dicitura “succo di Aloe” è in realtà il gel interno opportunamente diluito ed ha tutt'altre indicazioni d'uso. Il succo d'Aloe propriamente detto è estratto invece dalla parte corticale della foglia, poi essiccato e condensato diventa solido ed assume un aspetto vetroso, il suo utilizzo è solo per via orale e si sfruttano le proprietà del suo alto contenuto di glucosidi antrachinonici (es. aloina).

Attività terapeutiche e utilizzi del succo d'Aloe:

> Eupeptico digestivo
a bassissime concentrazioni, rientra nelle formulazioni di alcuni digestivi stimolanti l'attività gastrica, è anche coleretico e colagogo (stimolante l'attività biliare del fegato);
> Lassativo/purgante
i suoi antrachinoni stimolano direttamente la mucosa intestinale all'evacuazione delle feci, l'azione può essere drastica in base alla dose assunta ed alla durata d'assunzione, l'utilizzo deve essere riservato al trattamento occasionale della stitichezza cronica, la sua assunzione deve avvenire la sera durante la cena, l'attività si manifesta infatti dopo circa 10-12 ore, l'uso prolungato dovrebbe avvenire solo sotto controllo medico e non dovrebbe protrarsi oltre la settimana.
 


Effetti indesiderati e controindicazioni del succo d'Aloe:

Gli effetti indesiderati sono dose-dipendenti, soprattutto sono riportati dolorosi crampi ed irritazioni intestinali; per uso continuativo anche atonia intestinale, disidratazione e squilibrio elettrolitico, emorroidi, ematuria, albuminuria, astenia muscolare, perdita di potassio e alterazione del ritmo cardiaco.
I lassativi di questa categoria non sono da utilizzare in questi casi:

> Nausea o dolori addominali di origine sconosciuta;
> occlusioni intestinali, colite, gastrite, morbo di Crohn, appendicite, diverticolite, emorroidi;
> varici, flusso mestruale in atto;
> problemi renali;
> gravidanza ed allattamento, bambini di età inferiore a 12 anni.
I lassativi antrachinonici possono interferire con l'attività terapeutica di cardiotonici, diuretici, cortisonici, antiaritmici, analgesici, beta-bloccanti, alcuni antibiotici, liquirizia.
 
Ricordiamo inoltre che i lassativi danno assuefazione e quindi si avrà bisogno di una dose sempre maggiore per ottenere l'effetto voluto (con ovvie conseguenze).
Altresì l'assunzione di lassativi non dovrebbe avvenire in concomitanza con quella di altri farmaci in quanto l'accelerazione del tempo di svuotamento intestinale ne diminuirebbe l'assorbimento.