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Alcaloidi, cosa sono

Vi sono sostanze che sono parte del nostro organismo, o che assumiamo abitualmente o saltuariamente, delle quali poco sappiamo. E' il caso degli alcaloidi, molecole di origine vegetale con largo (ahimè) utilizzo da parte degli esseri umani.

Alcaloidi, cosa sono

Sono molto più famosi di quanto il loro nome lasci credere! Li conoscete eccome, anche se non vi potreste propriamente vantare di questa “conoscenza”. Parliamo degli alcaloidi, sostanze di origine vegetale con effetti importanti e imponenti sull’organismo umano, sia dal punto di vista biologico che nella sfera mentale-comportamentale.

Vediamo un po’ cosa sono allora questi alcaloidi!

 

Cosa sono gli alcaloidi?

Dal punto di vista chimico, gli alcaloidi sono sostanze azotate costituite da carbonio, ossigeno (a eccezione di poche che mancano di ossigeno) azoto e idrogeno dotate di carattere basico analogamente agli alcali, dai quali prendono il nome.

Vengono prodotti dalle piante particolarmente nelle Dicotiledoni (apocinacee, papaveracee, papiglionacee, solanacee ecc.) e sono localizzati nei semi, nelle foglie, nei rizomi e nella corteccia.

Si suppone che nel mondo vegetale gli alcaloidi abbiano le seguenti funzioni:

> Stimolatori della crescita cellulare vegetale.

> Regolatori della crescita delle piante.

> Fanno evitare l’accumulo di quantità tossiche prodotte del metabolismo azotato delle piante, che vengono incorporate così in prodotti non dannosi per la vita vegetale.

> Difesa dagli attacchi esterni, proteggendo le piante dagli attacchi di microorganismi o di insetti parassiti, verso cui esplicano azioni tossiche più o meno accentuate.

 

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Ma come sono fatti? Di seguito un elenco delle caratteristiche organolettiche degli alcaloidi:

> Sono sostanze solide cristalline o amorfe, o liquide.

> Sono incolori, inodori, di sapore amaro.

> Sono solubili in alcol, in etere, in cloroformio, poco solubili o del tutto insolubili in acqua.

> Si ottengono da estrazione con solventi delle parti della pianta nelle quali sono contenuti.

 

Esistono anche alcaloidi di origine non vegetale, quali:

> L'adrenalina: sostanza biologica del mondo animale.

> Molecole di sintesi quali per esempio: l’anfetamina, e la succinilcolina, apomorfina, eroina.

Se introdotti nell’organismo umano (e animale) oltre una certa dose, tutti gli alcaloidi hanno effetti più o meno tossici, mentre in dosi ridotte parecchi alcaloidi posseggono proprietà terapeutiche, per esempio:

> La cocaina è dotata di azione stimolante e anestetica.

> La codeina ha attività analgesica.

> La morfina è dotata di proprietà sedative.

> La stricnina è dotata di proprietà toniche e stimolanti.


Quali sono gli alcaloidi?

La scoperta di nuovi alcaloidi è ancora un campo fertile e frutto di intensa ricerca poiché al momento sono stati classificati circa 12.000 tipi di alcaloidi differenti.

Gli alcaloidi derivano da reazioni metaboliche secondarie che partono soprattutto da differenti aminoacidi o – in misura di molto inferiore - su altre molecole.

Vediamo i più noti alcaloidi, a partire dalla molecola che fa loro da precursore:

> Da Ornitina deriva la cocaina.

> Da Triptofano derivano: stricnina e reserpina.

> Da Fenilalanina derivano: papaverina, morfina, codeina, efedrina.

> Dall’acido nicotinico derivano: nicotina e coniina.

> Dalla Xantina deriva la caffeina.

 

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