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Vaccino anti Covid agli animali in cattività

Negli Stati Uniti, un numero crescente di zoo, santuari, università, centri di ricerca e istituzioni sta somministrando agli animali in cattività vaccinazioni sperimentali contro il Covid-19. Si tratta di farmaci preventivi autorizzati dal Dipartimento dell'Agricoltura americano, ma ancora in via di sviluppo e di verifica per quanto riguarda sicurezza ed efficacia.

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©airubon -123rf

Oltre 11.000 dosi in circa settanta zoo, una dozzina di santuari, università e altre istituzioni per animali, in ventisette stati americani. Negli Stati Uniti si sta estendendo l'impiego di vaccini anti Covid a un numero crescente di animali in cattività. Azienda produttrice è la Zoetis, ex filiale di Pfizer che crea farmaci per animali da compagnia e allevamento.
 

Un unico vaccino per oltre 100 specie di mammiferi

Nel 2020, dopo la comparsa del virus, Zoetis iniziò a lavorare per produrre vaccini anti Covid destinati a cani e gatti, immaginando che l'eventuale domanda del farmaco potesse riguardare essenzialmente gli animali domestici.

E' stato in seguito, quando i visoni hanno iniziato a contrarre il COVID-19 negli allevamenti di animali da pelliccia, che l'azienda ha modificato il suo obiettivo, muovendosi nella direzione di un vaccino che potesse essere adattato a quante più possibili specie diverse. 

Nel frattempo, sono stati diagnosticati casi di coronavirus contratti dall'uomo anche fra gorilla, leopardi e leoni in cattività. Così, il nuovo vaccino- che ha già ricevuto il via libera per l'uso di emergenza dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti nonostante sia tuttora in fase di sviluppo e verifica - sarà somministrato a oltre 100 specie di mammiferi.

"Non possiamo creare un nuovo vaccino per ogni specie", ha affermato Mahesh Kumar, vicepresidente del settore ricerca e sviluppo biologico presso Zoetis. La stessa azienda ha dichiarato di non poter ancora affermare per certo come ciascuna specie potrà reagire al farmaco.
 

Vaccino anti covid negli zoo statunitensi

Il vaccino sperimentale anti Covid per animali, non utilizzabile sull'uomo, era già stato annunciato dal National Geographic e adoperato nel marzo 2021 per proteggere le grandi scimmie (bonobo, gorilla, oranghi) del San Diego Zoo Safari Park. Qui era scoppiato un focolaio di infezioni e un esemplare di gorilla anziano aveva contratto una forma particolarmente severa di coronavirus.

All'inizio di luglio, poi, lo zoo di Oakland,  nella Baia di San Francisco in California, ha iniziato a inoculare il farmaco ai grandi felini, agli orsi e ai furetti per proseguire, a stretto giro, con primati e maiali.

Attualmente, è imminente l'inizio delle somministrazioni del vaccino negli zoo del Wisconsin ad animali come grandi scimmie, tigri, leoni, puzzole e tassi, mentre lo zoo di Filadelfia in Pennsylvania ha annunciato che, tra gli altri, vaccinerà i suoi gorilla , le sue lontre e i suoi lemuri.

Alla campagna vaccinale aderiranno anche lo zoo della contea di Milwaukee e lo zoo Henry Vilas di Madison, così come gli zoo di Cincinnati, Columbus e Akron in Ohio.
 

Vaccinazioni, una prassi in molti zoo e allevamenti

La vaccinazione degli animali risulta essere una prassi in molti zoo e allevamenti, dove non è raro somministrare farmaci o antibiotici a scopo preventivo

I nostri animali vengono regolarmente vaccinati. È qualcosa che il nostro team per la cura degli animali prevede per varie malattie", ha dichiarato alla Wisconsin Public Radio Jennifer Diliberti-Shea, portavoce dello zoo della contea di Milwaukee. La dottoressa Pamela Govett, veterinaria della struttura, ha affermato che lo zoo vaccina la sua popolazione di bonobo ogni anno per l'influenza.