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Kaki mela, proprietà e benefici

Il kaki mela è un alimento gradevole, facile da consumare e, stando agli studi, valido ausilio nella prevenzione dei tumori.

Kaki mela, proprietà e benefici

Il kaki mela è una varietà di kaki (Diospyros kaki) che risolve il problema di chi spesso ha difficolta ad approcciarsi al frutto del kaki per via della sua consistenza molliccia dopo l’ammezzimento (maturazione con imbrunimento della polpa).

Anche per chi non ha problemi con questo genere di consistenza, rimane il fatto che le comuni varietà di kaki presentano un frutto non facilmente gestibile, infatti non è possibile mangiarlo passeggiando come fosse una banana o trasportarlo in borsa come fosse una mela, spesso è necessario un cucchiaino e certamente una fonte d’acqua per ripulirsi sopo il suo consumo.

Come il resto delle varietà di kaki, il kaki mela o kaki vaniglia è una varietà originaria della Cina del sud ed oggigiorno diffuso un po' ovunque.

Il frutto è una bacca gustosa, zuccherina, squisita una volta matura ma tutt’altro che piacevole se addentata anzitempo: pochi frutti sanno infatti essere allappanti e astringenti quanto un kaki acerbo.

A ogni modo, il kaki mela, facile da piantare e coltivare per la sua resistenza al freddo invernale, ha una polpla soda e croccante anche in piena maturazione, pur perdendo lievemente qualcosa per quanto riguarda il gusto e la dolcezza.

 

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Le proprietà antitumorali del kaki mela

Il kaki mela, spesso più consumato alla stregua di un dessert che di un proprio e vero frutto, è in realtà un cibo eccezionalmente benefico, ideale per il periodo dell’anno in cui matura, tra autunno e inverno, quando il bisogno di proteggersi dai cali del sistema immunitario dati dal freddo e dall’umidità sono impellenti.

Anzitutto il kaki mela è ricchissimo di carotenoidi, sia l’alfacarotene che il betacarotene ma non solo, vi troviamo infatti anche betacriptoxantina e zeaxanina, quest’ultima importantissima per la salute della retina oculare, essendone il primo componente.

Questi carotenoidi sono importanti per la protezione del DNA da danni ossidativi causati dai radicali liberi. Il kaki mela ha inoltre un ottimo effetto benefico nei riguardi delle cellule sanguigne grazie all’abbondanza di amirine, triptoterpeni che vengono biosintetizzati in vari oli acidi; e di acido ursolico, altro importante triterpene con la capacità di inibire alcuni processi cellulari anomali precursosi di mutazioni genetiche e forme tumorali, inducendo nelle cellule anormali una sorta di suicidio preventivo.

A questo si aggiunge l’acido betulinico, anch’esso un triterpene pentaciclico anticangerogeno, antiproliferativo specialmente nei riguardi del melanoma e di vari tipi di neuroblastoma, medulloblastoma, sacroma, leucemia e carcinoma delle ovaie.

Vari studi hanno dimostrato che il flavonoide fisetina, presente nel kaki mela, è un ottimo ausilio nella prevenzione del cancro al colon e alla mammella.

 

 

La fitochimica del kaki mela

Uscendo dalla biochimica in senso stretto, sappiamo che in termini più generici il kaki mela, oltre a proteggere l’organismo da vari tipi di tumore e meccanismi mutageni, ha discrete proprietà lassative, risultando un frutto ideale per chi ha problemi di stitichezza dati dal cambio di stagione.

Inoltre è considerato un alimento epatoprotettivo e un cibo assai calorico, indicato per fornire una buona dose di energia tra i pasti principali senza per questo riempire lo stomaco; e questo lo rende uno snack ideale per chi vuol perdere peso o per chi fa sport durante il periodo autunno-inverno.

Gli sportivi infatti trovano nel kaki mela un frutto altamente remineralizzante, saziante e reidratante. 

Tra i fitonutrienti non ancora ciati nei nostri elenchi risultano anche la vitamina C, che nei kaki mela risulta seconda solo al gruppo delle vitamine A in percentuale; ottime quantità di manganese, che lo rende un frutto ottimo per la protezione della pelle; fibra alimentare e catechine varie, ottime come antinfiammatori; luteina e licopene.

Sebbene sia povero di grassi, abbonda di fruttosio, il che deve porci un limite e farci evitare abbuffate.


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