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Inulina: cos'è, proprietà e benefici

L'inulina è un prebiotico naturale presente in numerose verdure come la cicoria. Aiuta l'equilibrio dell'intestino, nutrendo il microbiota intestinale.

Inulina

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©Foto di Nataliya Vaitkevich

Cos'è l'inulina e a cosa serve?


Con il termine Inulina si intende un gruppo di oligosaccaridi  non disponibili, cioè non digeribili dal nostro organismo.

L’inulina è una fibra essenzialmente costituita da diverse unità di fruttosio e da un’unità finale di glucosio.

Meccanicamente dopo l’ingestione l’ inulina giunge nell’intestino tenue, dove viene digerita in minima parte. Il percorso prosegue fino al colon, dove inizia il processo di fermentazione che attiva una modificazione della microflora intestinale: la formazione di acidi grassi a catena corta, quali acido acetico, proprionato e butirrato, mettendo così a disposizione batteri buoni per favorire le funzioni del microbiota. Coadiuva la digestione e regolarizza la funzionalità intestinale, perchè è in grado di aumentare la percentuale di Bifidobacteria nella flora batterica intestinale, diminuendo al contempo la quota di batteri nocivi. 


L’inulina fa parte dei prebiotici, componenti alimentari non digeribili che nutrono e stimolano la proliferazione di numerosi batteri buoni nel colon. 
E’ ingrediente elitario di molti  integratori probiotici  per coadiuvare l’efficacia dei fermenti lattici . I FOS (Frutto-Oligo-Saccaridi), di cui spesso i probiotici sono arricchiti, sono integrazioni prebiotiche che possono essere ottenute da un processo di idrolisi enzimatica dell’inulina.

 

 

Benefici dell'inulina 


L’apporto benfico dell’inulina si esplica a livello gastrico ed intestinale:

  • Migliora il transito intestinale, grazie a un effetto formante massa;
  • Migliora l’assorbimento intestinale dei sali minerali , quali calcio, ferro e magnesio
  • Attiva le funzioni metaboliche utili a riequilibrare i livelli di colesterolo, glicemia e triglliceridi
  • Contrasta l’attacco di batteri patogeni intestinali grazie al rafforzamento della flora batterica, con l’accrescimento selettivo di batteri eubiotici, responsabili degli effetti benefici dell'inulina

Non è consigliata a tutti: soggetti affetti da sindrome dell'intestino irritabile, gonfiore addominale, dovrebbero utilizzare con particolare cautela l'inulina, onde evitare un aggravamento della sintomatologia.

 

Dove si trova l'inulina


L’inulina è contenuta principalmente nelle verdure, in concentrazioni diverse.

  • aglio
  • cipolle
  • carciofi 
  • porro
  • asparagi
  •  cicoria
  • tartufo bianco
  • tarassaco
  • frumento
     

I vegetariani generalmente introiettano le giuste quote di inulina, mentre per coloro la cui alimentazione è povera di frutta e verdura è utile che ricorrano ad integratori per un corretto apporto.

Non essendo digeribile, l’inulina resiste all’acidità dello stomaco ed all’azione degli enzimi epatici e pancreatici ed arriva così intatta al colon.

 

Rimedi per la cattiva digestione a base di inulina
 

L’Inulina presente naturalmente nella cicoria, carciofi, asparagi, favorisce la fermentazione di alcuni ceppi batterici quali Bacteroides e Faecalibacterium.
La loro presenza nel microbiota è indice di buona salute intestinale.

Quando invece la presenza di questi batteri buoni è in bassi dosaggi possono manifestarsi disturbi di vario grado di gravità, dalle difficoltà digestive,  a patologie vere e proprie quali:

  • il Morbo di Chron
  • tumore Colon-Retto
  • diabete
  • steatosi 
     

L'apporto quotidiano di inulina con la dieta dovrebbe essere compreso tra i 3 e i 10 grammi.

Esistono in commercio rimedi naturali per coadiuvare la digestione arricchiti di inulina, a base di tarassaco, finocchio, cardo mariano, lentisco, che facilitano la fisiologia epatica e la digestione di zuccheri e proteine.

 

Integratori a base di inulina


Gli integratori a base di Inulina devono essere assunti in base alla dieta e alla quantità giornaliera di fibre complessive introiettate, meglio se assunti insieme a probiotici. 

La quantità giornaliera consigliata varia tra i 4 i 10 gr al giorno, suddivisi nell’arco della giornata.

In commercio esistono diverse tipologie di inulina, in base alla quantità di molecole di fruttosio da cui sono costituite:

  • Inulina convenzionale: principalmente usata per sostiuire gli zuccheri all’interno di prodotti alimentari quali biscotti, gelati, creme.
  • Inulina a catena lunga: in grado di creare sostanze gelatinose 
     

L’inulina quindi può essere utilizzata come ingrediente in vari prodotti per:

  • sostituire lo zucchero
  • sostituire il grasso
  • aumentare il contenuto di prebiotici
  • modificare la consistenza degli alimenti
     

Gli integratori a base si inulina sono indicati in caso di:

  • carenza di fibre nella dieta
  • assunzione di antibiotici
  • disbiosi intestinale
  • ipercolesterolemia
  • diabete
  • stitichezza
  • obesità