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Erboristeria e cucina futuristica: stampanti 3D di estratti naturali e nuovi orizzonti del cibo

La stampa 3D entra nel mondo dell’erboristeria e della cucina, trasformando estratti naturali e piante officinali in ingredienti del futuro.

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©Foto di AzmanJaka su iStock


 

Dalla tradizione erboristica alla cucina 4.0

Negli ultimi anni la tecnologia è stata applicata a diversi settori, incluso quello dell'erboristeria tradizionale e dell'industria alimentare che oggi si incontrano in quella che si chiama cucina 4.0 o cucina di precisione.

Si tratta di un’evoluzione che unisce natura e innovazione per creare alimenti personalizzati arricchiti con botanicals, creati grazie all'uso di  stampanti 3D alimentari.

Questi apparecchi utilizzano paste commestibili a base di ingredienti naturali come verdure frullate, farine, fibre e proteine, per costruire il cibo strato dopo strato.

In pratica, la stampante “disegna” la forma del piatto, dosando con precisione le quantità e le texture. In questo nuovo approccio, la tradizione erboristica entra in gioco perché consente di arricchire questi alimenti con estratti naturali, oli essenziali e principi vegetali dalle proprietà benefiche.

Si tratta in pratica di un'evoluzione della  fitoterapia applicata alla nutrizione o anche della nutraceutica, che unisce le proprietà degli alimenti e quelle degli estratti erboristici in un unico prodotto. 


Stampanti 3D e cibi naturali personalizzati

Le stampanti 3D alimentari permettono di creare alimenti personalizzati nelle forme, nei sapori e nel profilo nutrizionale.

Questo tipo di stampa usa paste naturali a base di vegetali, cereali o legumi che vengono depositate in strati sottili, fino a formare un alimento vero e proprio.

Ogni piatto può essere “progettato” in base alle esigenze individuali, ad esempio aggiungendo più proteine se l'alimento è destinato a chi fa sport, inserendo più fibre per aumentare sazietà e migliorare la funzione intestinale, riducendo sale, zucchero o grassi per chi deve controllare  pressione, glicemia o colesterolo.

L'alimento può anche essere arricchito con estratti vegetali, ampliando i benefici dell'alimento, ottenendo una sorta di “cura attraverso l’alimentazione”.

Oltre al profilo nutrizionale, con le stampanti 3D si può variare anche la consistenza. Grazie a questa tecnologia sono state create ad esempio alternative vegetali alla carne che mimano la texture della carne, ma questa tecnologia può essere utile anche per la nutrizione clinica, ad esempio nei pazienti con difficoltà di deglutizione o masticazione.

I vantaggi sono quindi legati soprattutto alla precisione nutrizionale e alla possibilità di ottenere alimenti gustosi e appaganti, così da migliorare sia la qualità della dieta che la sua accettazione. In questo contesto, la conoscenza erboristica può portare un valore aggiunto, grazie all’impiego di estratti naturali e oli essenziali per arricchire gli alimenti.
 

Estratti vegetali: nuove applicazioni gastronomiche

Oli essenziali, polifenoli, carotenoidi e altri composti naturali estratti dalle piante vantano proprietà aromatizzanti, digestive, immunomodulanti, antiossidanti e antinfiammatorie.

La cucina 4.0 punta a integrare tali composti negli alimenti, perché riuscendo ad applicare questi principi attivi alla stampa 3D si otterrebbero alimenti capace di unire gusto e funzione, cioè piatti in cui i composti vegetali mantengono la loro efficacia e conferiscono aromi che si sprigionano nel momento giusto durante il consumo.

L’integrazione di questi composti agli alimenti non è però semplice e immediata, perché molte sostanze naturali sono sensibili al calore, alla luce e ai trattamenti e rischiano di andare perse durante la preparazione del cibo. Inoltre, a volte i composti naturali funzionano in sinergia tra loro, dunque agiscono in modo efficace se assunti attraverso la pianta intera, ma perdono parte delle loro proprietà una volta isolati.

Per superare queste difficoltà, la ricerca sta sviluppando tecniche di protezione e stabilizzazione, come la microincapsulazione, che consente di racchiudere l’estratto in piccole strutture naturali, preservandone le proprietà fino al momento del consumo.

Arricchire gli alimenti con estratti vegetali è un approccio che apre nuove possibilità per cuochi, nutrizionisti e ricercatori per promuovere il benessere attraverso piatti sani ma gustosi e creativi.
 

Opportunità e limiti della cucina futuristica naturale

L’incontro tra erboristeria, alimentazione e tecnologia apre nuove prospettive per l’alimentazione del futuro ma anche per l’erboristeria.

Da un lato, la stampa 3D e la cucina di precisione offrono la possibilità di creare alimenti personalizzati, capaci di adattarsi alle esigenze nutrizionali, alle preferenze sensoriali e perfino allo stato di salute delle persone, con un approccio che unisce nutrizione, prevenzione e benessere, trasformando il cibo in una sorta di terapia.

Dal punto di vista ambientale, queste tecnologie potrebbero contribuire a ridurre gli sprechi alimentari, valorizzando materie prime vegetali o scarti dell’industria agroalimentare per creare nuove ricette e consistenze. Un altro vantaggio in termini si sostenibilità potrebbe essere anche la produzione “su richiesta”, cioè la produzione di alimenti solo in quantità necessarie.

In questo contesto, l’erboristeria non si limiterebbe più a curare con le piante, ma integrerebbe le piante nel quotidiano attraverso un’alimentazione consapevole, sostenibile e tecnologicamente avanzata.

Oltre all’opportunità, però, ci sono anche alcune criticità. Innanzitutto, l’uso di estratti vegetali e di matrici innovative richiede verifiche di sicurezza accurate. Queste preparazioni rientrano infatti nella categoria dei novel food e quindi necessitano dell’approvazione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) prima di essere commercializzate.

A questo si aggiungono le sfide tecniche, come la stabilità dei composti naturali durante la stampa o l’effettiva conservazione dei principi attivi, e quelle culturali legate all’accettazione del cibo “stampato” come qualcosa di sano e naturale.