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Dieta vegetariana per bambini: è giusto?

Può essere giusto, anche se la maggior parte dei pediatri italiani non è d'accordo nel mettere in atto da subito la dieta vegetariana: questa deve essere bilanciata, personalizzata ed evitare estremismi, per assicurare ai bambini una crescita sana ed equilibrata

Dieta vegetariana per bambini: è giusto?

Secondo quanto riportato dalle statistiche, le famiglie vegane e vegetariane sarebbero in continua crescita, anno dopo anno.

Come scritto sul sito di La Repubblica qualche tempo fa, più di 4 milioni e mezzo di persone in Italia avrebbero abbandonato la carne, e, secondo la Fonte Eurisko-Tre Valli 2015 le persone che hanno fatto scelte alternative sono aumentate del 15% nel 2015, rispetto al 2013.

Le motivazioni? Rispetto per gli animali in primis, in secondo luogo "per altre ragioni", perché fa bene alla salute e infine per tutelare l'ambiente.

Via libera dunque a prodotti veg, ristoranti che offrono anche proposte ad hoc, libri che parlano di come stagionare il "vegorino", o almanacchi di succulente ricette vegan.

E con i bambini e dieta vegetariana come la mettiamo?

 

La dieta vegetariana per i bambini

Se dunque da adulti, con i controlli adeguati, la giusta conoscenza e equilibrio, è possibile alimentarsi rinunciando alle proteine animali e all'integrazione alternativa, il problema si pone invece con i più piccini.

Quanto sappiamo dei loro reali fabbisogni per una crescita corretta? Quanto e quando è giusto eliminare la carne e i derivati animali? Che rischi si corrono?

Si tratta di un dibattito più che mai attuale e all'ordine del giorno. La risposta definitiva pare non esistere, ma viene stabilita in base a ogni singolo caso: la maggior parte dei pediatri sostengono infatti ancora l'alimentazione classica, ovvero la salubre dieta mediterranea, mentre sono pochi quelli che accendono il verde sulla dieta vegetariana da subito.

Quel che è certo è che bisogna fare attenzione: valutare ogni singola situazione, personalizzare e stabilire un corretto equilibrio tra gli alimenti.

Assolutamemente no a ossessioni alimentari e al fai da te, spesso retaggio di un cattivo vissuto: coi bambini è vietato improvvisare, si rischiano danni irreversibili per la salute.

 

Dieta vegana e dieta vegetariana per i bambini

Un discorso di grande responsabilità da parte dei genitori è proprio quello di insegnare ai figli una corretta alimentazione e avere ben saldo il concetto che ogni eccesso o disequilibrio porta a conseguenze dannose, sia in un senso che in un altro, a prescindere da quelle che saranno poi le sue scelte alimetari future e il suo DNA.

A fronte di tanti medici che lamentano, soprattutto negli ultimi tempi, di situazioni a rischio, per cui i bambini arrivano al pronto soccorso con fratture e anemia, e vi leggono alla base la scelta di una dieta vegana, vi sono invece associazioni e ricercatori che sostengono quanto la dieta vegetariana sia corretta, purché fatta in un modo ben preciso ed equilibrato, anche per i più piccoli.

A questo proposito in tanti si ricorderanno del drammatico film uscito un paio di anni fa di Saverio Costanzo, Hungry Hearts, tratto dal romanzo "Il bambino indaco" di Marco Franzoso, che racconta della storia di Mina, evidentemente affetta da ortoressia, che espone suo figlio a scelte alimentari estreme, mentre avranno ben in mente l'esempio della studiosa Margherita Hack, nata e cresciuta vegetariana, autrice lei stessa del testo "Perché sono vegetariana".

 

Essere vegetariani può alterare il DNA?

 

Pianificare l'alimentazione infantile

Ciò che emerge da ricerche, esperienze e valutazioni è quindi un ogni situazione deve essere ben valutata, ogni caso ponderato e personalizzato così da poter portare avanti un'alimentazione vegetariana equilibrata anche per il piccolo.

Questo è ciò che alla fine comunica anche il pediatra neonatologo Massimo Agosti, in risposta a una mamma vegetariana, sul sito della Fondazione Veronesi "lo svezzamento può essere pianificato con tranquillità senza prevedere carne o pesce, garantendo comunque un apporto di proteine adeguato, non solo per quantità ma anche per qualità, ricorrendo ad altri alimenti, come legumi (piselli, lenticchie, ceci, fagioli), formaggi (parmigiano reggiano, grana padano, crescenza o ricotta), uova, e alimenti presi in prestito dalla cucina orientale come il tofu, noto anche come formaggio di soia, e il seitan, ottenuto dalla lavorazione dei cereali".

 

No all'improvvisazione per la dieta dei bambini

Quel che è certo è che, come riportato da Il Corriere, coi bambini è assolutamente vietato improvvisare.

Sin dai primi mesi di vita devono infatti essere assicurate al neonato vitamine - tra cui la famosa B12 -, proteine, sali minerali nelle giuste proporzioni, indispensabili per una crescita corretta.

Inoltre, sia l'allattamento poi che lo svezzamento sono momenti fondamentali per la crescita: bisogna fare molta attenzione se una mamma vegana o vegetariana decide di allattare, perché potrebbero risultare insufficienti gli apporti nutrizionali, soprattutto se ha avuto un parto difficile, in cui, per esempio, ha perso molto sangue.

In questo senso giocano un ruolo fondamentale dei bravi medici, ginecologi, pediatri e nutrizionisti preparati, che possono consigliare nel migliore dei modi i genitori e che non si limitano a fornire loro il solito schema alimentare che usano da anni, ma studiando insieme opzioni e formule personalizzate, da portare avanti con i dovuti controlli, nel segno del rispetto per la nuova creatura.

 

Per approfondire leggi l'intervista al Dr. Luciano Proietti, autore di "Figli vegetariani"