Meditazione, è controindicata per chi ha malattie neurologiche?

Chi soffre di patologie neurologiche con rischio di crisi epilettiche, ma con buona capacità cognitiva, può fare meditazione? È il caso di una giovane di 21 anni trattata con farmaci antiepilettici. Grazie

Risposte di salute

Gentile navigatore e lettore di cure-naturali.it. Sono Zamara Valentino counselor della gestalt e pratico varie tecniche di meditazione da oltre vent'anni e negli ultimi cinque le propongo negli incontri che conduco. Il mio approccio all'utilità della pratica della meditazione si è da sempre basato sul fatto che la meditazione ha un impatto di beneficio sulla salute. Da quando svolgo questa attività mi considero una persona sana e lo stesso accade a coloro ai quali la propongo e l'ho proposta in passato. Fermo restando che l'uso dei farmaci lo considero comunque importante e pur non essendo un medico, mi permetto comunque di rispondere alla sua domanda perchè credo molto nelle qualità salutari delle pratiche di meditazione. Qualità che negli ultimi anni iniziano ad essere riconosciute dalla medicina ufficiale. Mi sono permesso di fare una piccola ricerca e le riporto ciò che ho trovato su questo sito di psicologia: http://www.humantrainer.com/articoli/fata-meditazione-psicologia.html ed in particolare al punto E del suddetto articolo: La meditazione, nei pazienti epilettici può favorire il rilassamento che si evidenzia anche in modifiche del tracciato elettroencefalografico. A eccezione di un'unica ricerca che sembra mettere in luce il rischio che la meditazione possa suscitare attacchi epilettici più severi e frequenti in coloro che sono predisposti, per via dell'aumento dei livelli di glutammato e di serotonina nel cervello, numerose altre ricerche - sia precedenti sia seguenti a questa - hanno rilevato non solo che la meditazione non favorisce l'insorgere di attacchi epilettici, ma anche che questa è in grado di ridurne le manifestazioni. Il suggerimento che mi sento di darle è di iniziare con tecniche base di rilassamento: osservazione del respiro, del proprio corpo e di ciò che sta comunicando semplicemente stando presente nel qui e ora. Questa attività Le suggerisco di farle con una persona esperta anche dal punto vista clinico e che sia al corrente della sua situazione. Nella speranza di esserle stato utilile le porgo cordiali saluti Zamara Valentino Cavagnolo TO www.alberodelkiri.it

di Albero del Kiri