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Unesco: i siti italiani

L’Unesco è un’istituzione intergovernativa che tutela e diffonde il patrimonio culturale. Nella Lista del Patrimonio dell’Umanità figurano 55 siti italiani.

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©Ionut David / 123rf.com

L’UNESCO (ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) è un’istituzione intergovernativa, fondata nel 1946 e sostenuta da 44 Paesi. Il suo fine è quello di contribuire a mantenere la pace, tutelando e diffondendo al tempo stesso il patrimonio storico e culturale mondiale.

 

A tal proposito, questa organizzazione ha emesso anche una Lista del Patrimonio dell’Umanità (World Heritage List) in cui figurano 55 siti italiani. Lo Stivale, infatti, è il Paese con il maggior numero di Patrimoni al mondo

 

Patrimonio Mondiale

La denominazione Patrimonio Mondiale risale al 1972 e venne istituita a seguito di una particolare convenzione adottata dall’Unesco atta a proteggere dei siti di conclamato valore universale.

 

Da allora, ogni anno l’istituzione intergovernativa aggiorna e rende nota la World Heritage List che attualmente include 168 siti. Ognuno dei quali, infatti, è stato designato in base a 10 criteri specifici che tengono conto di una molteplicità di parametri sia culturali, che naturali.

 

I siti italiani

Le colline del prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene sono l’ultimo sito italiano che è entrato a far parte della lista. Ad esse, tuttavia, si sommano anche altre 54 realtà che spaziano da Nord a Sud, senza escludere le Isole.

 

È un elenco importante ed articolato che include tra gli altri: la Chiesa e il convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano, il Cenacolo di Leonardo da Vinci, il centro storico di Firenze, Roma, San Gimignano, Pienza, Vicenza, Siena, Napoli e Ferrara, Piazza del Duomo a Pisa, Venezia (con la sua laguna), i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera.

 

E ancora: le ville del Palladio, il delta del Po, Crespi d’Adda, i Trulli di Alberobello in Puglia, Castel del Monte, i monumenti paleocristiani a Ravenna, le aree archeologiche di Agrigento, Pompei, Ercolano e di Torre Annunziata.

 

A tutti questi siti meravigliosi se ne aggiungono ancora molti altri, per un totale di 55 Patrimoni. Parliamo di un insieme di realtà eterogeneo che è cresciuto nel tempo: la prima attribuzione (l’Arte Rupestre della Val Camonica), infatti, risale a quarant’anni fa, precisamente al 1979.