Pianta di verbena: coltivazione e usi
La verbena è una pianta erbacea sia ornamentale che officinale. Ne esistono molte varietà: andiamo a conoscere le esigenze colturali, come coltivarla e i suoi usi

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La verbena è una pianta conosciuta come ornamentale e ne esistono molte varietà diverse che crescono sino anche a 80 centimetri di altezza e hanno un portamento cespuglioso o arbustivo.
Le foglie della verbena sono solitamente di colore scuro, a forma lanceolata, margine dentato e ricoperte da una leggera peluria; i suoi fiori ricordano vagamente le primule anche se sono raggruppati in infiorescenze e le dimensioni sono più minute.
La colorazione delle corolle è molto diversa a seconda delle varietà: sfumature dal bianco al rosa, dal rosso al viola e dal porpora al blu.
La sua fioritura è quindi molto apprezzata dai progettisti di giardini e dagli amanti del verde perché tinge di vari colori per un periodo molto prolungato che parte da fine della primavera sino al inizio del inverno.
Esigenze di coltivazione della verbena
La posizione migliore per la crescita della verbena è l’esposizione al pieno sole che garantisce così una copiosa fioritura per tutta l'estate.
Al contrario, non ama le temperature fredde, temendo molto le correnti d’aria e il vento forte. Le verbene perenni vanno protette nel periodo invernale, quindi, se sono coltivate in vaso, dovranno essere spostarte all’interno; se crescono a terra avranno bisogno di essere riparate con tessuto idoneo.
Il terreno più adatto per la coltivazione della verbena è un terriccio soffice, con abbondante sostanza organica e materiale poroso per avere una buona distribuzione dell’acqua; le irrigazioni non devono mai essere abbondanti pena il pericolo di far ammalare la pianta, infatti è consigliato irrigare in modo regolare mantenendo il terreno umido facendo però molta attenzione ad evitare i ristagni d'acqua.
In estate necessita di più annaffiature mentre in inverno è possibile sospenderle e proteggere la base della pianta con una buona pacciamatura.
Come coltivare la verbena
La verbena può essere coltivata a partire dal seme o acquistando direttamente la pianta adulta da un negozio specializzato. Se vogliamo seminare la verbena potremo farlo a partire dal mese di febbraio e metteremo i suoi piccoli semi di colore scuro appoggiati sulla superficie del terreno del semenzaio dove dovranno poi essere ricoperti con un sottile strato di terriccio e sabbia.
Quando la pianta di verbena comincerà a svilupparsi potremo invasarla o metterla a dimora eseguendo un trapianto meglio se nel periodo autunnale in modo che a primavera con la ripresa vegetativa avrà più energia e crescerà più forte.
Se vogliamo mantenere una buona fioritura sarà ottimo imparare a cimare gli steli fiorali, intervento molto semplice eseguibile con il taglio dei rami fiorali che sono già appassiti; in questo modo la pianta sarà spinta a fare altri fiori per assicurarsi la sua produzione di frutti e di semi.
Alcune verbene hanno un portamento ricadente o strisciante che rende veramente molto interessante il suo uso estetico dai balconi e dalle sporgenze delle case proprio perché può essere coltivata in vasi o cestini sospesi creando vistose macchie di colore.
La propagazione della verbena può essere fatta anche per talea cioè tagliando uno stelo verde della pianta e mettendolo a radicare per ottenere un’altra pianta uguale alla pianta madre: questa tecnica colturale può essere eseguita dall'inizio di agosto sino alla fine di settembre; quando nasceranno delle nuove foglie vorrà dire che l’attecchimento sarà completo.
Dovremo aspettare ancora qualche mese per invasare la nuova piantina di verbena e questo per arrivare al momento della ripresa vegetativa approssivativamente al inizio della primavera.
Tante varietà di verbena
Esistono molte varietà di verbena, sembra che se ne contano più di 250 specie differenti e alcune sono perenni mentre altre sono annuali. Per conoscere qualche varietà ricordiamo la V. tenera, la V. peruviana, la V. bonariensis e la V. canadensis, tutte originarie dell’America meridionale.
Vi sono inoltre molte verbene ibride che sono state create appositamente attraverso incroci botanici tra specie differenti per ottenere particolari caratteristiche nella pianta di verbena figlia; ad esempio vi è il gruppo delle verbene ibride dette grandiflora proprio per la loro abbondante fioritura o le compacte conosciute invece per avere una fioritura molto coprente ottima per creare muri e tappeti multicolore.
La Verbena officinalis è invece una varietà che cresce anche spontaneamente nella nostra penisola ed è utilizzata più per uno scopo curativo.
Usi della verbena
La maggior parte delle varietà di verbena sono utilizzate come ornamentali per abbellire con le loro fioriture abbondanti sia i giardini che gli orti e i balconi.
La verbena officinale è invece conosciuta da molto tempo per le sue proprietà salutari e quindi viene utilizzata come pianta officinale.
Viene raccolta anche allo stato spontaneo oppure appositamente coltivata nelle aziende agricole con produzione di officinali per venire poi venduta nei negozi specializzati come le erboristerie. In questi negozi la verbena verrà poi venduta come integratore naturale, in diverse forme di assunzione.
Troveremo così formulazioni di verbena come la specie per tisana, la tintura madre, l'olio essenziale, i fiori di Bach o altri prodotti monodose.
Le proprietà benefiche della verbena sono essenzialmente quelle di aiutare la digestione, combattere i dolori, in particolare il mal di testa grazie alle sue proprietà analgesiche; ad uso topico è un ottimo cicatrizzante.
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