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Pianta di verbena, coltivazione e usi

La verbena è una pianta erbacea sia ornamentale che officinale. Ne esistono molte varietà: scopriamo come coltivarla e curarla.

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Verbena, pianta e habitat

La verbena è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Verbenaceae.

 

Si tratta di una specie originaria di alcune regioni del Sud America, la cui coltivazione oggi è estesa anche in America Centrale, Cina, Europa.

 

L’aspetto della pianta di verbena può cambiare in base alla varietà. In genere la pianta è un’erbacea con gambo legnoso, ramificato, che può raggiungere circa cinquanta centimetri di altezza.

 

Le foglie sono lucide, coriacee, pelosette e rugose: quelle inferiori sono obovate e incise, mentre quelle che crescono sulla parte superiore del gambo sono lanceolate e dentellate.

 

La fioritura della verbena avviene da luglio a settembre con la produzione di piccoli fiori disposti in spighe sottili e lunghe.

 

 

Varietà di verbena

Della Verbena officinalisverbena selvatica, coltivata e usata in erboristeria – esistono diversi cultivar selezionati soprattutto a scopo ornamentale per migliorare il portamento della pianta e ottenere fiori di colori diversi.
 

Tra le varietà di verbena citiamo:

  • Verbena peruviana, caratterizzata da un portamento prostrato e tappezzante e fiori rosso ciliegia;
  • Verbena hybrida, con portamento tappezzante usata per creare prati a bassa manutenzione;
  • Verbena bonariensis o verbena di Buenos Aires, che produce piccoli fiori dalle tonalità tra il rosa e il viola.

 

Nononostante il nome, la verbena odorosa non è una varietà di verbena: il suo nome scientifico è Aloysua citriodora e si tratta di una pianta nota anche con diversi altri nomi tra cui erba Luigia e verbena al limone.

 

Cura e coltivazione

La verbena è una pianta perenne che viene però coltivata come annuale in piena terra soprattutto nelle zone dove gli inverni sono particolarmente rigidi.

 

Questa pianta infatti teme il gelo, le piogge forti e i venti freddi, dunque difficilmente riesce a superare l’inverno, specie nelle regioni del Nord. Se si vuole coltivare la verbena come pianta annuale, meglio crescerla in vaso, così da poterla riparare nei mesi più freddi.

 

La verbena può essere coltivata a partire dal seme o acquistando direttamente la pianta adulta in vivaio. La semina avviene nel mese di febbraio in semenzaio sistemando i semi in una miscela di terriccio e sabbia. Quando la pianta di verbena si sarà sviluppata la si potrà mettere a dimora o nel suo vaso definitivo.

 

In alternativa, si può coltivare la verbena partendo da una talea prelevata da una pianta adulta, tagliando uno stelo verde della pianta e mettendolo a radicare per ottenere un’altra pianta uguale alla pianta madre.

 

Questa tecnica colturale può essere eseguita dall'inizio di agosto sino alla fine di settembre e quando nasceranno delle nuove foglie significherà che l’attecchimento sarà completo.

 

La pianta inizierà a fiorire alla fine della primavera e per tutta l’estate. Per garantire abbondanti fioriture si consiglia di eliminare i fiori appassiti prima che vadano a seme, di modo da spingere la pianta a sviluppare nuovi fiori per assicurarsi la produzione di frutti e di semi.

 

Esigenze della pianta

Per svilupparsi in modo ottimale la verbena ha bisogno di essere sistemata in un luogo luminoso e soleggiato, dunque il posto ideale dove piantare le verbene è in pieno sole, in un terreno ricco e non argilloso.

 

Durante la stagione estiva, la pianta necessita di molta acqua soprattutto a partire dalla fioritura, ma sono da evitare i ristagni d’acqua che potrebbero portare a marciume radicale. Il terreno va quindi mantenuto umido ma non inzuppato.

 

D’inverno, nelle zone dove la temperatura scende sotto lo zero, bisogna riparare la pianta da freddo, venti forti e piogge abbondanti, spostandola al chiuso se possibile, oppure coprendo le piante per proteggerle.

 

Verbena sul balcone

La verbena può essere coltivata anche in vaso sul balcone o in terrazzo; alcune verbene hanno un portamento ricadente o strisciante che rende veramente molto interessante il suo uso estetico proprio sui balconi dove può crescere nelle fioriere sulla ringhiera o in cestini appesi.

 

D’estate, il luogo migliore dove posizionare la verbena è in pieno sole ma durante l’inverno deve essere spostata al chiuso o in luoghi riparati da venti freddi, pioggia e gelo, ma molto luminosi.

 

Durante la fioritura la verbena va innaffiata regolarmente lasciando il terriccio umido ma non inzuppato. Il terriccio da scegliere deve essere ricco e ben drenato e durante la bella stagione occorre somministrare un concime liquido da diluire nell’acqua ogni due settimane.

 

Verbena in erboristeria

In erboristeria si utilizzano diversi prodotti a base di verbena officinale. Oltre alla droga taglio tisana per infusi si trovano infatti anche integratori di verbena e tintura madre.

La tisana alla verbena si prepara con poco più di un grammo di foglie e fiori da lasciare in infusione per una decina di minuti, mentre la tintura madre di verbena si prepara per macerazione in alcool e acqua e si assume in gocce.

 

La verbena ha proprietà:

  • Drenanti;
  • diuretiche;
  • colagoghe;
  • analgesiche e cicatrizzanti.



Gli usi della verbena in erboristeria includono il trattamento di:
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  • Ritenzione idrica; 
  • renella e calcoli biliari per uso interno;
  • dermatiti e dolori nevralgici per uso esterno.

 

Storia e curiosità

In passato la verbena era considerata una pianta magica e dal potere afrodisiaco. Chiamata anche erba colombina, perché somministrare verbena ai piccioni garantiva covate tutto l’anno, la verbena era anticamente associata a Venere, e il suo nome potrebbe proprio derivare da Herba veneris, l’erba di Venere.

 

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