Intervista

Napoli in orto: quando i libri amano la terra

Che tesori verdi offre Napoli di cui non siamo al corrente? Può un libro unire letteratura, gastronomia, botanica e amore per i prodotti che la terra ci offre? Intervista all'omeoptata Rosa orfitelli, autrice del libro "Napoli in un orto"

Napoli in orto: quando i libri amano la terra

Sei un'omeopata e hai scritto un libro sulla terra e i suoi prodotti. Spiegaci quanto curare gli esseri umani sia per te più o meno distante dall'idea di prendersi cura della terra.

MADRE TERRA è il punto di partenza e di arrivo dell’uomo, per cui la cura di entrambi è inscindibile.

 

Il libro ha un ritmo speciale, è diviso in mesi. Cosa troverà il lettore di mese in mese?

L’elenco di verdure e ortaggi prodotti “naturalmente” in quel mese, una storia legata ad una ricetta semplice “vegetariana” e soprattutto il ritorno alle radici affettive di un cibo. 

 

Il tuo libro è stato definito una milpa napoletana. Perché e cos'è una milpa? 

Milpa è un sistema progettato da secoli in America Latina dagli indios per coltivare campi senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti artificiali, mettendo vicini zucca, fagioli e mais che si proteggono reciprocamente dagli attacchi esterni.

Come e quando è nata in te l'idea di dedicare un libro alla terra e ai suoi frutti?

Un anno fa, discutendo delle nostre povere tradizioni alimentari.

 

 

Il volume sarà stampato su carta riciclata totalmente e registrato con la licenza Creative Commons, che rende il testo libero dal copyright, garantendo a tutti la possibilità di fotocopiare e scaricare gratuitamente il libro. Si tratta di una scelta precisa precedente alla stesura, di un'intenzione nata durante la scrittura del libro o un suggerimento dell'editore Marotta&Cafiero?

Certamente un’esigenza personale, totalmente condivisa dall’editore.

Puoi svelarci il tuo tallone d'Achille? La ricetta napoletana cui proprio non sai resistere ed, eventualmente, suggerire ai nostri lettori ingredienti e preparazione?

La pizza di scarole. Si prepara in questo modo: 600 gr. di pasta per pizza, 3 “mazzi” di scarole, da pulire e lessare. Saltare le scarole con aglio, olio, olive nere, capperi, pinoli e uva passa fatta ammollare in acqua precedentemente. “Foderare” la pizza, dividendo l’impasto in 2 parti per la parte inferiore e per la copertura superiore. Cuocere la pizza a 180° per 40’. E buon appetito!

Immagini | Followgreenliving.com