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Mama Farm, la fattoria fondata da Isabella Rossellini

Nello stato di New York c’è una fattoria molto particolare. Si chiama Mama Farm, è stata fondata da Isabella Rossellini e promuove un rapporto autentico e rispettoso con la natura.

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©Budabar / 123rf.com

Come Isabella Rossellini ha creato Mama Farm

Figlia d’arte (il padre è il regista Roberto Rossellini e la madre è l’attrice Ingrid Bergman), dai più è ricordata nei panni di Dorothy Vallens, la cantante di night club in Velluto blu di David Lynch, o della dea Minerva nella miniserie televisiva L’Odissea. Non tutti sanno, però, che l’attrice e modella Isabella Rossellini ha anche una seconda vita legata a doppio filo alla natura

 

Comincia tutto nel 1982, l’anno in cui il contratto in esclusiva con Lancôme la incorona come la modella più pagata al mondo ma, al tempo stesso, perde l’amata madre per un cancro. È in questo periodo tumultuoso che Rossellini si ritrova a Bellport, sulla costa sud di Long Island, nello stato di New York

 

Il programma iniziale prevede di fermarsi solo pochi giorni, ma per Rossellini quel luogo ha un fascino particolare. Quindi affitta un cottage per l’estate, poi acquista un rifugio. Quasi due decenni dopo, durante un giro in bicicletta, nota un grande fienile rosso destinato alla demolizione. 

 

Una volta ristrutturato, quel fienile diventa la casa dove fa crescere i figli, Elettra Wiedemann (oggi food writer) e Roberto Rossellini Jr (fotografo e modello). Nel 2013 completerà questo progetto di vita immersa nella natura fondando una fattoria, a poco più di un chilometro di distanza. Mama Farm, appunto.

 

Mama Farm, una fattoria che si ispira a una piazza

Mama Farm è una fattoria da 11 ettari, si trova a Brookhaven, è protetta da una servitù conservativa e diretta dalla stessa Elettra Wiedermann. Fin qui i dati. Ma lo spirito del progetto è difficile da condensare in queste poche righe. 

 

Richiamando la tipica piazza italiana, Mama Farm invita le persone a “condividere conoscenze e ispirarsi l’un l’altro verso il comune obiettivo di tutelare e rinvigorire la madre terra”. Nel concreto, le attività agricole vere e proprie vanno di pari passo coi progetti di tutela della biodiversità e con un palinsesto culturale fatto di film, workshop, spettacoli teatrali e attività per bambini.

 

Gli animali vengono allevati in condizioni di rispetto e benessere, mentre le coltivazioni sono prive di pesticidi, erbicidi, insetticidi o fertilizzanti nocivi per l’ambiente.

 

Cos’è la community supported agriculture

Un altro elemento distintivo di Mama Farm sta nel suo modello economico, chiamato community supported agriculture (Csa) e adottato da diverse piccole aziende agricole. Potremmo paragonarlo a una cooperativa, perché i membri pagano una quota e in cambio ricevono, a cadenza settimanale, una borsa piena di prodotti della fattoria e una newsletter che fornisce istruzioni, ricette e consigli.

 

I frutti sono colti da poche ore, il pane è impastato a mano, carne e formaggio sono testati per assicurarne una qualità eccellente. Insomma, una spesa distante anni luce rispetto a quella a cui ci hanno abituato gli ipermercati.

 

Sempre in un’ottica di coesione e collaborazione, i membri della Csa hanno libero accesso alla fattoria per passeggiare, godere della compagnia degli animali o rilassarsi sdraiati su un’amaca.