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Corto e fieno, il festival del cinema rurale

Appuntamento da venerdì 1° a domenica 3 ottobre con Corto e fieno, il festival del cinema rurale sul lago d’Orta, in Piemonte.

Campagna

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©olgavolodina / 123rf.com

Corto e fieno, la vita rurale sul grande schermo

Quando si nomina un festival del cinema, il pensiero corre subito ai look sfavillanti delle star che si mettono in posa sul red carpet di Venezia o Cannes, attorniate dai flash dei fotografi. Ma c’è anche un modo diverso per celebrare il cinema e chi lo fa. Un modo meno appariscente, magari, ma bello perché sano, autentico, sostenibile

 

Ne è un esempio Corto e fieno – Festival del cinema rurale, pronto a tornare con la sua dodicesima edizione che si terrà da venerdì 1° a domenica 3 ottobre sul lago d’Orta, in Piemonte. Un festival che vuole portare sullo schermo la campagna, italiana e non solo, e per farlo va a caccia di opere di altissima qualità, pescando tra i prestigiosi festival internazionali così come tra le produzioni indipendenti.

 

I film in gara a Corto e fieno 2021

Con una perfetta parità di genere, la metà dei film presentati nel 2021 sono diretti da donne. Il concorso si suddivide in due categorie. La prima si chiama Frutteto ed è dedicata ai cortometraggi; 21 quelli selezionati quest’anno, più uno fuori concorso. Germogli – Disegnare il cinema invece è la sezione ad hoc per le opere di animazione.

 

Sul lago d’Orta verrà proiettato anche un documentario che ha fatto molto parlare di sé: Honeyland – Il regno delle api, la storia delicata e suggestiva dell’ultima apicoltrice rimasta a vivere in uno sperduto paesino dei Balcani. Una pellicola girata in Macedonia del nord e approdata fino agli Oscar, incassando due nomination.

 

Un festival diffuso e partecipato

Corto e Fieno nasce nel 2010 dell’Associazione Asilo Bianco, che si auto definisce come una “piattaforma di lavoro culturale” e riunisce artisti, educatori e ricercatori. È diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti. 

 

Soprattutto, è un festival partecipato che vive dell’atmosfera inconfondibile del lago d’Orta e porta il cinema dentro ville, granai, maneggi e teatri; pur con qualche inevitabile rinuncia quest’anno, a causa delle restrizioni anti-Covid. 

 

È un’occasione per evadere dalla quotidianità urbana, un po’ grigia e spersonalizzante, soprattutto dopo una pandemia che ha costretto a limitare gli scambi al minimo indispensabile. Corto e fieno trasporta in un mondo vicino geograficamente ma lontano anni luce come filosofia e ritmi di vita: il mondo rurale, sempre denso di storie, volti e spunti di riflessione.