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I coralli del golfo di Aqaba resistenti alle alte temperature

Mentre i coralli di tutto il mondo rischiano l'estinzione per via del riscaldamento globale, una speranza arriva dalla barriera corallina nel Mar Rosso. Ma anche questi hanno un punto debole.

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©Jakub Gojda -123rf

Le barriere coralline stanno scomparendo in tutto il mondo, in parte a causa delle acque oceaniche sempre più calde che causano lo sbiancamento e la mortalità dei coralli di massa.

Tuttavia, i coralli nel Mar Rosso settentrionale e nel Golfo di Aqaba non hanno mostrato segni di sbiancamento, nonostante la temperatura dell'acqua di mare sia aumentata più velocemente della media globale.

Una buona notizia diffusa da una ricerca scientifica, quella condotta dal laboratorio di geochimica biologica dell'Epfl (Ecole Polytechnique Federale de Lausanne) e pubblicata su Pnas.

La barriera corallina Stylophora pistillata del Golfo di Aqaba è resiliente: la sua rapida risposta al cambiamento è determinata dall’espressione genica e da una tolleranza termica che resiste fino a 32 gradi centigradi, cioè 5 gradi al di sopra della loro media mensile massima corrente.
 

Possono servire per colonizzare altre aree

Secondo i ricercatori, non si prevede che tali temperature si verifichino nella regione entro questo secolo. Per questo si tratta di una vera e propria speranza per la conservazione di almeno uno dei principali ecosistemi della barriera corallina per le generazioni future.

Una zona “rifugio”, dal momento che in Australia, Maldive o Caraibi le alghe monocellulari, che danno la colorazione ai coralli attraverso nutrienti legati alla fotosintesi, sono a rischio: l’acidificazione degli oceani sta causando una riduzione degli ioni di carbonato, mettendo in difficoltà organismi calcificanti come molluschi e coralli.

Grazie alle loro capacità di adattamento, gli studiosi si chiedono se i coralli del Mar Rosso settentrionale possano potenzialmente ripopolare la Grande Barriera Corallina, grande per superficie quanto l'Italia e con coralli sempre più in difficoltà.

Ma essendo fortemente dipendenti dall'ambiente circostante, spiegano gli scienziati, è altamente improbabile che si possa colonizzare davvero l'area australiana.
 

Anche questi coralli hanno un punto debole: il freddo

Se non in Australia, i coralli del Golfo di Aqaba potrebbero essere utili per “colonizzare” il sud dello stesso mare, dove invece sono stati riscontrati fenomeni di sbiancamento. Eppure, tale rischio esiste anche per i super-coralli osservati dai biologi dell'Epfl.

Un’altra equipe di ricercatori, infatti, della Bar-Ilan University e dell'Interuniversity Institute for Marine Science di Eilat, ha condotto esperimenti sui coralli del Golfo di Aqaba in caso di temperature più fredde.

In un paper pubblicato su PeerJ spiegano che un inverno anche di 1 grado più freddo della media potrebbe tradursi in uno stress fisiologico simile a quello osservato in altri coralli sotto stress da caldo, portando anche allo sbiancamento.

Insomma, tutti questi esperimenti dimostrano una cosa sola: che le barriere coralline sono molto sensibili ai cambiamenti di temperatura. Motivo per cui la difesa dei coralli richiede ancora numerosi sforzi, sia in termini di ricerca scientifica sia in termini di decisioni politiche.