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Bollo auto e inquinamento

La novità è che tra qualche anno pagherai il bollo auto in base a quanto hai inquinato e ai chilometri percorsi. Ti piace l'idea? Ecco tutti i risvolti di una proposta europea per abbattere le emissioni di CO2 e risparmiare, già approvata in Commissione.

 Bollo auto e inquinamento

Pro e contro del "bollo a percorrenza"

I tempi della prevista attuazione del pagamento del nuovo bollo auto non sono affatto brevi: si partirebbe dal 2023 per i mezzi pesanti e dal 2026 per le autovetture.

Gli aspetti positivi di questa proposta riguardano da un lato il presunto risparmio pari a 370 milioni di euro l'anno per i cittadini europei; dall'altra c'è il discorso che chi fa più chilometri inquina di più rispetto a chi ne fa meno, quindi verrebbero a incentivarsi scelte alternative, ecologiche e più salutari e a impatto zero, come l'uso della bicicletta, dei mezzi pubblici o dei piedi!

Così gli automobilisti che limitano l'uso dell'auto dovrebbero avere dei vantaggi, pagando meno il bollo, mentre coloro che ne abusano risulterebbero penalizzati economicamente.


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Come verrà calcolato il nuovo bollo

Il calcolo del nuovo bollo verrebbe a basarsi sulla lettura di una specie di "scatola nera", un congegno elettronico in grado di registrare i chilometri dell'auto e ne certifica l'effettiva percorrenza annuale.

Precisamente, come comunica l'agenzia Adnkronos, per il calcolo del bollo auto europeo dovrebbero essere presi in considerazione due parametri: da una parte i chilometri percorsi e dall'altra il grado di inquinamento della vettura.

Sino ad ora, in Italia il bollo si calcola tenendo conto della potenza del veicolo, in base ai cavalli e ai Kw e si portano avanti campagne anti-inquinamento soprattutto facendo leva sulle domeniche a piedi, i blocchi auto e pochi altri incentivi. 

 

Bollo auto: Italia più cara

L'Italia è in vetta quanto a bollo, accise, costi, pedaggi e tasse automobilistiche. Dati Motori Fanpage.it alla mano, in Italia si sono spesi circa 73 miliardi di euro nel 2016 per il carico fiscale sulle automobili.

La precede di poco la Francia e, con netto stacco, la Germania, con più di 90 miliardi di spese. Ora, per cercare di risparmiare qualcosa e pagare in modo personalizzato, si dovrà attendere il via libera del Consiglio europeo - e l'approvazione dei 27 Stati membri dell'Unione - quindi il 2026 per la sua completa introduzione.

Lo sapevi che: in Inghilterra sono in vigore tredici scaglioni suddivisi sulla base delle emissioni di CO2, che dal 2001 hanno sostituito la cilindrata: si va dalle 0 sterline per una vettura che emette fino a 100 g/km, alle 505 sterline per le oltre 205 g/km.

 

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