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Isnello: il cielo stellato più bello d'Italia

C'è un ottimo motivo per una vacanza nelle Madonie: il borgo d'Isnello è uno dei luoghi migliori al mondo da cui ammirare il cielo stellato.

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©karandaev / 123rf.com

Isnello ha un nuovo Starlight Stellar Park

Fatta eccezione per i siciliani, probabilmente sono in pochi ad aver sentito parlare di Isnello, borgo di 1.500 anime arroccato sulle Madonie. Ora c’è un altro ottimo motivo per una vacanza estiva nel palermitano: ammirare il cielo stellato più bello d’Italia. Il titolo è stato conferito dalla Fundación Starlight, che fa capo all’Instituto de Astrofísica de Canarias. 

 

Si possono candidare alla qualifica di Starlight Stellar Park i punti di osservazione del cielo che rispettino requisiti molto rigidi, come la collocazione in un luogo con un’ottima qualità del cielo, il basso inquinamento luminoso, la ricchezza naturalistica e presenza di risorse e infrastrutture per il turismo, la divulgazione scientifica e l’osservazione.

 

Tutti criteri che in Italia finora sono stati soddisfatti soltanto da due luoghi: l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta e ora anche il parco astronomico Gal Hassin, un centro per la ricerca, la didattica e la divulgazione delle scienze astronomiche inaugurato a Isnello l’11 settembre del 2016, con l’obiettivo di diventare un polo di riferimento per l’intera area del Mediterraneo.

 

Un hub scientifico che si sposa alla perfezione con la tradizione artistico-culturale della cittadina. A pochi passi di distanza sorge infatti la chiesa della SS. Annunziata, sulla cui facciata è stato installato nel 2013 un orologio solare circolare realizzato dallo gnomonista Giovani Paltrinieri. All’interno invece c’è il Pendolo di Foucault dell’astronomo bolognese Romano Serra.

 

L’inquinamento luminoso in Italia

Lasciarsi incantare dal cielo stellato è un dono che non dovremmo dare per scontato. Leggendo l’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso pubblicato da Science Advances nel 2016, infatti, scopriamo che tre italiani su quattro – soprattutto quelli che abitano nella pianura Padana – non possono più vedere la via Lattea. Dati che collocano il nostro Paese in testa alla poco invidiabile classifica delle nazioni del G20 con il maggiore inquinamento luminoso, a pari merito con la Corea del Sud.

 

Una situazione che non sembra migliorare nel tempo, anzi. Da qualche anno i vari sistemi di illuminazione (dalle automobili agli uffici) sono stati sostituiti con le luci a Led, divenute obbligatorie perché consumano molta meno energia e quindi hanno un impatto più contenuto sui cambiamenti climatici. Tuttavia, mostrano anche un grosso punto debole: incrementano l’inquinamento luminoso in misura molto maggiore rispetto alle lampade a vapore di sodio che in precedenza venivano usate negli spazi pubblici.