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Asfodelo: caratteristiche e coltivazione

L'asfodelo è una pianta perenne rustica e resistente, che cresce spontaneamente nell'area mediterranea e facile da coltivare

asfodelo

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©Foto di Marcus Lange su Pexels

 

 

Cos'è l'asfodelo e quali sono le sue caratteristiche

L’asfodelo è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Asphodelaceae e che si presenta eretta, alta fino a un metro.

La radice dell’asfodelo è composta da piccoli tuberi da cui si erge un fusto senza foglie, ampiamente usato per la creazione di cestini intrecciati.

Le foglie dell’asfodelo sono infatti collocate tutte alla base della foglia e si sviluppano dal rizoma; sono lunghe, coriacee e intere, nastriformi.

L’asfodelo fiorisce in primavera producendo da marzo a maggio molti fiori raccolti in un infiorescenza racemosa; generalmente i fiori sono bianchi con striature rosse, oppure gialli.

I fiori di asfodelo attirano insetti impollinatori tra cui le api che consentono di ottenere il miele di asfodelo, prodotto delicato tipico della Sardegna.

I frutti di asfodelo, che si sviluppano dopo la fioritura, sono capsule che contengono numerosi semi di colore nero. Quando la pianta produce i frutti, le parti aeree si seccano per poi tornare a vegetare la primavera successiva.

 

Dove cresce l'asfodelo e come coltivarlo

L’asfodelo cresce spontaneamente nel nostro Paese, dove possiamo trovarne diverse varietà. Le più diffuse sono probabilmente l’Asphodelus ramosus o microcarpus – simile ad Asphodelus cerasifer - e Asphodelus luteus o Asphodeline lutea, l’asfodelo giallo, entrambi presenti in tutte le Regioni ad esclusione di quelle del Nord in cui invece cresce l’Asphodelus albus.

Generalmente l’asfodelo si trova facilmente dalle zone costiere fino in montagna, fino a 1200 metri di altitudine e cresce ai bordi delle strade, nei terreni secchi, sabbiosi e sassosi o nei campi eccessivamente sfruttati dal pascolo.

L’asfodelo è considerata una pianta infestante dunque non è difficile coltivarla poiché è una specie rustica e resistente.

Per coltivare l’asfodelo si possono interrare i tuberi in vaso o in giardino durante i mesi autunnali, scegliendo terreni ricchi, ben drenati e soleggiati. Le piante di asfodelo non hanno molte esigenze e sono molto adattabili e rustiche, resistenti anche all’attacco di malattie e parassiti.

 

Quali sono le sue proprietà nutritive?

Un tempo i fusti e i tuberi di asfodelo erano utilizzati a scopo culinario. La radice dell’asfodelo è ricca di amido e dolciastra e ha rappresentato una fonte alimentare in tempi in cui il cibo scarseggiava.

Alcune specie di asfodelo, tra cui l’asfodelo giallo, risultano però tossiche per via della presenza di alcaloidi.

 

Quali sono le sue proprietà curative?

I tuberi di asfodelo vengono adoperati nella medicina popolare per trattare scottature solari e dermatiti utilizzando il decotto o applicando fette sottili o ridotte in poltiglia sulle zone da trattare. La pianta di asfodelo era adoperata anche sotto forma di tisana come ricostituente.

La droga non è inclusa nelle Farmacopee Ufficiali e l’uso interno di asfodelo è sconsigliato per via della presenza di alcaloidi, sostanze che presentano una certa tossicità.

Il miele di asfodelo è invece utilizzato come emolliente e lenitivo per la pelle e in caso di tosse, mal di gola e altri sintomi che possono comparire in caso di influenza.

 

Significato del fiore

Esistono diversi significati associati al nome asfodelo: per alcuni autori il nome della pianta significherebbe “ciò che non è stato ridotto in cenere”, perché i suoi tuberi resistono agli incendi, mentre per altri vorrebbe dire “ciò che non vacilla e perdura”.

Il fiore dell’asfodelo è invece associato al regno dei morti e simbolo dei defunti, rappresenta un legame con l’ultraterreno e in passato era coltivato nei pressi dei luoghi di sepoltura.

 

 

Fonti:

Sardegna Foreste
Portale della flora di Roma