Articolo

Come scegliersi un operatore reiki in piena tranquillità

Spesso, quando ci si sottopone per la prima volta al Reiki, chi vuole ricevere il trattamento ha avuto il contatto di un operatore da qualche persona di sua fiducia che ha già provato Reiki con quella stessa persona e si è trovato bene, e sa quindi in partenza di potersi affidare.
Altrettanto spesso però capita che si venga a conoscenza del Reiki per puro caso o per sentito dire da persone con cui non siamo in confidenza, ci si senta attratti dal metodo e si desideri provarlo, senza avere però un contatto da chiamare. Quello che succede di solito in questi casi è che si cerca in internet il contatto di un operatore Reiki vicino al proprio luogo di residenza.
Ma come fare a sapere che la persona a cui pensiamo di rivolgerci sia effettivamente competente in materia e pratichi Reiki onestamente nell’etica del metodo del Dr Usui?
Questo articolo vuole proporre una serie di punti alla vostra attenzione: un operatore Reiki affidabile li rispetterà tutti, nessuno escluso.

Come scegliersi un operatore reiki in piena tranquillità

Attestati di qualificazione

Un vero operatore e un vero Master Reiki possiedono gli attestati di qualificazione che certificano dove quando e quali livelli possiedano, e non si rifiuteranno di mostrarveli su vostra esplicita richiesta. Da questi certificati voi potrete ricavare un certo numero di informazioni. Innanzi tutto ci tengo a precisare che il Reiki fluisce, e fluisce bene, durante un trattamento di terzo livello come durante un trattamento di primo e di secondo livello. Quello che differenzia i trattamenti sulla base dei livelli è la profondità e l’incisività, in quanto un operatore di primo livello può trattarvi soprattutto per lievi malesseri fisici e darvi un conforto emotivo, ma non conosce e non utilizza ancora i simboli; un operatore di secondo livello invece conosce ed utilizza tre simboli, può agevolare la guarigione di sintomi fisici, disturbi emotivi e problematiche psicologiche tramite il primo e il secondo simbolo, trattare anche a distanza superando le barriere dello spazio e del tempo con l’uso del terzo simbolo, e trattare non solo individui ma anche situazioni; un Master Reiki in aggiunta può praticarvi un trattamento molto più profondo e smuovere più incisivamente i blocchi energetici, e possiede inoltre la conoscenza che gli permette di utilizzare il quarto simbolo e di insegnare Reiki. E’ anche chiaro che, se i livelli sono stati correttamente presi in termini di tempo (per intenderci, prendere il secondo livello ad una settimana dal primo non è serio e chi ve lo propone o chi lo ha preso in questo modo non è correttamente preparato sull’argomento), nel senso che tra i vari livelli è intercorso un lasso adeguato di tempo di pratica sia su stessi (prima di tutto) che su altre persone, ovviamente il livello Master Reiki avrà anche una esperienza maggiore che solo la pratica continua nel tempo può dare.

 

Abbigliamento

Un operatore Reiki o un Master Reiki serio e professionale NON vi chiederanno mai di spogliarvi per sottoporvi al trattamento. Prestate molta attenzione a questo punto. Il Reiki non ha bisogno del contatto diretto con il corpo del ricevente per fluire. Una volta aperto il canale Reiki, tramite la procedura detta centratura del cuore, il Reiki inizia a fluire dalle mani dell’operatore nella misura e nell’intensità di cui il ricevente ha bisogno, senza che l’operatore appoggi necessariamente le mani sul corpo del ricevente. Non esiste dunque alcun motivo valido perché vi si chieda di spogliarvi. E questo tra l’altro è anche un grande vantaggio del Reiki, perché 1) permette all’operatore di non appoggiare direttamente le mani su quei punti che potrebbero risultare fastidiosi al ricevente, quali occhi, naso, gola, petto e area genitale; 2) chi si trova in imbarazzo senza abiti e magari proprio per questo non si farebbe mai fare un massaggio rilassante classico, può invece recarsi tranquillamente ad un trattamento Reiki. Inoltre, durante un trattamento Reiki la temperatura del corpo si può abbassare anche di molto, per cui è consigliabile coprire con un telo leggero il ricevente.

Ripeto quindi: chi vi chiede di spogliarvi per effettuarvi un trattamento Reiki non solo non conosce bene il metodo, ma anche forse vuole da voi qualcos’altro per cui è bene sospettarne. Considerate poi che il trattamento Reiki si può fare anche a distanza: vi sembra plausibile che un trattamento che funziona a distanza possa subire l’interferenza degli abiti?

Un operatore Reiki serio e professionale vi chiederà quindi di presentarvi con abiti che vi facciano sentire a vostro agio, e vi chiederà, al massimo, di togliere oggetti metallici, occhiali, scarpe e cinta dei pantaloni, che potrete riporre accanto a voi durante il trattamento. Aggiungo una nota personale sulla questione degli oggetti metallici: il Reiki scorre come un flusso, immaginate di essere una pila scarica e\o sovraccarica, e il Reiki è la corrente elettrica che verrà a riequilibrarvi, caricandovi o sospingendo via la troppa carica: come sapete, i metalli possono deviare i flussi elettromagnetici. Questa è una sorta di regola del Reiki e anche io suggerisco ai riceventi di togliere gli oggetti metallici dal corpo. Vi posso dire però che, nel più profondo di me stessa, anche se aderisco a questa ‘norma’, sono convinta che Reiki, essendo energia di amore puro e assoluto, non può essere ostacolato da nulla nel suo percorso, una volta che il canale di flusso è stato aperto.

 

Aconfessionalità

Reiki non è una religione, Reiki è totalmente aconfessionale, chi vi pratica Reiki onestamente e correttamente non vi chiederà di aderire a nessun credo, a nessuna associazione o setta, e non vi chiederà di firmare nessun documento in questo senso ne di fare lasciti in danaro o di altro tipo in aggiunta al pagamento del trattamento stesso o del corso di Reiki che volete frequentare (se state lasciando i vostri dati personali per qualche motivo per iscritto nel caso il Reiki vi venga praticato all’interno di un circolo o associazione – cosa non necessaria e non obbligatoria – vi potrebbe venire richiesto al massimo di firmare per la legge sulla privacy, ma questo è un altro discorso) e non cercherà di indurvi a credere che per farsi fare un trattamento Reiki o per prendere i livelli Reiki bisogna essere devoti del Master Reiki stesso, di Mikao Usui o di altri individui imprecisati.

 

Antidogmatismo

Non esiste alcun tipo di dogma nel Reiki. Operatori e Master Reiki onesti non vi indurranno a bere o mangiare alcunché come vincolo al Reiki, ne vi chiederanno di pronunciare frasi o di formulare pensieri di qualsivoglia tipo. Per intenderci, gli unici precetti del Reiki sono i seguenti cinque, e sono solo lo specchio di un’attitudine alla vita che non si è vincolati ad adottare per farsi fare un trattamento né per partecipare ai corsi dei vari livelli:

 

Solo per oggi

Non essere adirato

Non ti preoccupare

Dimostra apprezzamento

Lavoro sodo (su te stesso)

Sii gentile verso i tuoi simili.

 

Aggiungo che un bel bicchiere d’acqua come anche recarsi in bagno a fare pipì dopo un trattamento Reiki sono comportamenti corretti, dato che Reiki ha una forte azione detossinante, ma che potete compiere tranquillamente a casa vostra, al vostro rientro, e solo se voi ne sentite il bisogno.

 

Durata della terapia, autoguarigione

Un operatore Reiki preparato e serio vi spiegherà che per alcuni sintomi acuti può bastare anche un solo trattamento, ma che per situazioni cronicizzate o in atto comunque da diverso tempo può essere meglio praticare un ciclo di quattro trattamenti, o anche più trattamenti singoli in base alla risposta individuale. Vi informerà anche del fatto che Reiki è atto a promuovere l’autoguarigione e l’autonomia della persona, e non cercherà quindi di rendervi dipendenti dal trattamento inducendovi a tornare da lui\lei anche quando non necessario. Di più, vi lascerà liberi nella scelta del numero di trattamenti da farsi anche dopo avervi consigliato, e non cercherà di influenzare la vostra decisione. Ancora di più, se si accorge che avete sviluppato una sorta di dipendenza nei suoi confronti (il Reiki di per se non crea nessuna dipendenza, ma a volte,  nei casi di individui che stanno vivendo una situazione di particolare fragilità, il ricevente, come durante la terapia psicologica, potrebbe sviluppare un legame di questo tipo nei confronti dell’operatore, soprattutto quando il Reiki è stato di grande conforto e il ricevente si è appigliato al trattamento come unica ancora di salvezza) vi aiuterà incoraggiandovi verso l’essere autonomi (anche indicandolo specificatamente nella formulazione dell’intenzione che precede il trattamento stesso). L’operatore e il Master seri quindi si impegnano precisamente a non abusare della buona fede, della fragilità e dell’ingenuità del ricevente, che non deve mai in alcun caso venir sfruttato ne a livello psicologico ne a livello finanziario ne a livello emotivo.

 

Guarigione come ripristino dell'equilibrio psico-spirituale

Il Master e l’operatore Reiki seri vi informeranno del fatto che la possibile guarigione scaturita da uno o più trattamenti Reiki passerà attraverso il ripristino del vostro equilibrio psico-spirituale, a cui voi stessi prenderete parte in prima persona, e non vi prometterà guarigioni miracolose di nessun tipo. Inoltre, non vi farà una diagnosi medica (a meno che non si tratti di un operatore o Master che è anche medico allopatico iscritto regolarmente all’ordine dei medici), e, nel caso stiate assumendo dei farmaci, non vi consiglierà di sospendere la cura che state seguendo (il Reiki non si sostituisce alla medicina tradizionale, ma la affianca egregiamente).

 

Costo dei trattamenti

A questo argomento ho dedicato un intero articolo che troverete a mio nome su questo sito. In breve: Reiki non è qualcosa che l’operatore possiede, Reiki è amore universale e perciò è di tutti; l’operatore che vi pratica il trattamento si farà pagare non per darvi Reiki ma perché mette a vostra disposizione il suo tempo, i suoi studi e le sue competenze in merito, nonché la sua esperienza, come per qualunque altra disciplina. Chiarito questo, il costo dei trattamenti Reiki non è stabilito da nessun ente e non esiste un albo ufficiale di operatori e Master Reiki. Pertanto sta a ciascun operatore chiedere un compenso che rifletta onestamente la sua esperienza, la sua preparazione e il tempo che vi dedica. E’ evidente che gli operatori che si dedicano a tempo pieno al Reiki e non hanno altre fonti di guadagno – cioè che hanno fatto del Reiki il loro lavoro - vi chiederanno un prezzo più alto di chi ha altra attività remunerata e pratica Reiki solo nel tempo libero. E’ anche ovvio che chi pratica Reiki a tempo pieno avrà una esperienza maggiore nel campo e calcolerà anche in base a questo il costo del trattamento. In linea generale per un trattamento Reiki vi possono chiedere tra i 25 e i 50 Euro; c’è da farsi qualche domanda se la richiesta supera i 55 Euro a trattamento.

Detto ciò, sappiate anche che nell’etica del Reiki sarebbe possibile ricambiare un trattamento non con danaro ma con uno scambio di altro tipo, per esempio con un servizio o con un bene, sempre che ciò sia stabilito in anticipo e chiaramente tra operatore e ricevente. Scambiarsi un servizio è una procedura comune nelle cosiddette Banche del Tempo e valida anche nell’ambito del Reiki: per esempio, un’ora di Reiki per un’ora di lezione di inglese, o di baby sitter, ecc. in base alle possibilità di ciascuno e secondo anche quanto può essere utile all’operatore che riceve da voi il servizio invece del compenso monetario. Alcuni operatori possono accettare in cambio di Reiki anche un bene materiale di un valore paritario a quello del trattamento, purché il tutto avvenga previo chiaro accordo (è questo il caso di chi non pratica Reiki come attività lavorativa ma per hobby, e per esempio potrebbe accettare da voi in cambio di un trattamento una pianta, un libro, ecc.

Detto ciò, dopo aver trovato una persona che possieda tutti i requisiti sopra citati, vi incoraggio a seguire il vostro istinto personale. Ascoltate la voce dell’operatore e\o Master, e incontratelo\a prima del trattamento vero e proprio per parlargli, così da capire in presenza diretta se l’operatore vi ispira, se sentite un feeling. Questo perché tutti abbiamo naturali inclinazioni verso qualcuno piuttosto che qualcun altro, e se abbiamo trovato un operatore che possiede tutti i requisiti, ma il nostro istinto ci pone dei dubbi, meglio aspettare e trovare un operatore o un Master che, oltre ai requisiti tassativi sopra citati, ci ispiri anche un senso di fiducia e di familiarità.

 

Per approfondire:
>  I benefici, le tecniche e le controindicazioni del Reiki
>  Chi è e cosa fa il Reiki master?


Immagine |  Franklin Park Library