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Terapie naturali e SSN: le regioni che le includono nei servizi sanitari

Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente interesse verso le terapie naturali come complementi o spesso anche vere e proprie alternative alla medicina convenzionale. Pur non essendo uniformemente regolamentate sul territorio nazionale, questa tendenza ha portato alcune regioni italiane ad integrarle, almeno in parte, all'interno dei propri servizi sanitari. Vediamo quali sono queste terapie, dove sono offerte in convenzione e come accedervi.

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©Foto di nensuria su iStock

 

Quali terapie naturali sono riconosciute


Le terapie naturali, dette anche medicine complementari o non convenzionali, comprendono un vasto insieme di pratiche che si propongono di affiancare la medicina tradizionale. In Italia, il riconoscimento e la regolamentazione delle terapie naturali variano significativamente a livello regionale: alcune discipline hanno ottenuto un maggiore riconoscimento rispetto ad altre e sono più frequentemente integrate nei sistemi sanitari regionali. Tra queste troviamo:
 

  • Agopuntura: tecnica millenaria della medicina tradizionale cinese che prevede l'inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo per stimolare la produzione di sostanze analgesiche e antinfiammatorie naturali e bloccare la trasmissione della sensazione di dolore.
  • Omeopatia: sistema di cura che si basa sul principio che "il simile cura il simile", vale a dire che una sostanza responsabile della comparsa di disturbi o sintomi in persone sane può aiutare a guarire tali sintomi nelle persone malate. L’omeopatia utilizza sostanze altamente diluite e dinamizzate per stimolare la risposta immunitaria del paziente.
  • Fitoterapia: prevede l’utilizzo di preparati a base di piante medicinali o estratti vegetali per la cura e la prevenzione di diverse patologie.
  • Osteopatia: approccio terapeutico manuale che si concentra sulla diagnosi e il trattamento delle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico per migliorare la salute generale.
  • Chiropratica: Disciplina sanitaria che si occupa della diagnosi, del trattamento e della prevenzione dei disturbi meccanici del sistema muscolo-scheletrico, con particolare attenzione alla colonna vertebrale.   
     

È importante sottolineare che il riconoscimento di queste terapie non implica necessariamente la loro completa gratuità all'interno del SSN, ma piuttosto la possibilità di accedere a servizi convenzionati o integrati in specifiche regioni. In realtà il riconoscimento più ampio avviene soprattutto in termini di formazione, tanto che solo medici chirurghi, odontoiatri sono autorizzati a praticarle.

 

 

Le regioni italiane che le offrono in convenzione


Attualmente, non esiste un quadro uniforme a livello nazionale per l'offerta di terapie naturali in convenzione con il SSN. Tuttavia, alcune regioni hanno intrapreso percorsi più strutturati nell'integrazione di queste pratiche. Tra le regioni più attive in questo senso si possono citare:

  • Toscana: una delle regioni pioniere nell'integrazione delle medicine complementari. Ha istituito il Centro di riferimento regionale per la medicina integrata e offre in convenzione trattamenti di agopuntura, omeopatia e fitoterapia in diverse ASL e ospedali pubblici, nell'ambito di percorsi specifici per la gestione del dolore cronico o come supporto in oncologia.
  • Emilia-Romagna: tra le più attive in questo senso, ha approvando leggi specifiche, costituendo un Osservatorio per le medicine non convenzionali con qualificati esperti del settore e promuovendo un Programma di ricerche per l’integrazione delle medicine non convenzionali nel Servizio sanitario regionale, divenuto ormai una parte fondamentale della strategia regionale per la ricerca e l’innovazione nel SSN.
  • Trentino Alto Adige: la provincia autonoma di Bolzano ha mostrato un interesse crescente verso l'integrazione di diverse terapie complementari, inclusa l'agopuntura, all'interno dei propri servizi sanitari.
     

È fondamentale notare che l'offerta e le modalità di accesso possono variare significativamente all'interno della stessa regione, a seconda delle politiche delle singole ASL e delle risorse disponibili.

 

Come accedere ai servizi integrati


L'accesso ai servizi di terapie naturali integrati nel SSN varia a seconda della regione e della specifica ASL. In generale, il percorso più comune prevede:
 

  • Consulto con il medico di medicina generale, che può indirizzare il paziente a servizi di medicina complementare qualora lo ritenga appropriato per la sua condizione.
  • Visita specialistica presso un medico esperto in terapie naturali convenzionato con l'ASL per valutare l'idoneità al trattamento.
  • Percorsi terapeutici specifici, spesso integrati in percorsi terapeutici più ampi, ad esempio per la gestione del dolore cronico, il supporto oncologico o la riabilitazione.
  • Pagamento di ticket o tariffe agevolate: come per tutti i servizi offerti in convenzione, potrebbe essere richiesto il pagamento di un ticket sanitario o di tariffe agevolate.
     

 

Esempi di approcci terapeutici inclusivi


L'integrazione delle terapie naturali nel SSN può portare a modelli di cura più olistici e centrati sul paziente. Alcuni esempi di approcci terapeutici inclusivi includono:
 

  • Gestione integrata del dolore cronico: l'agopuntura, l'osteopatia e la fitoterapia possono essere utilizzate in sinergia con la terapia farmacologica e la fisioterapia per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da dolore cronico.
  • Supporto integrativo in oncologia: alcune terapie complementari, come l'agopuntura e la fitoterapia, possono essere utilizzate per gestire gli effetti collaterali delle terapie convenzionali (chemioterapia, radioterapia) e migliorare il benessere dei pazienti oncologici.
  • Approcci integrati per la salute mentale: tecniche come l'agopuntura possono essere integrate nei percorsi di cura per disturbi d'ansia e stress, in affiancamento alla psicoterapia e alla farmacoterapia.
  • Riabilitazione integrata: l'osteopatia e la chiropratica possono svolgere un ruolo importante nei percorsi di riabilitazione post-traumatica o post-chirurgica, contribuendo al recupero della funzionalità muscolo-scheletrica.
     

 

Sfide e prospettive future


Sebbene il percorso verso una piena integrazione delle terapie naturali nel SSN sia ancora in evoluzione, le esperienze positive di alcune regioni italiane dimostrano il potenziale di un approccio sanitario più inclusivo e orientato al benessere globale della persona. L'integrazione delle terapie naturali nel SSN presenta diverse sfide: innanzitutto, la mancanza di una regolamentazione uniforme a livello nazionale crea disparità nell'accesso ai servizi tra le diverse regioni. Inoltre, è fondamentale garantire la qualità e la sicurezza delle pratiche offerte, attraverso la formazione adeguata dei professionisti e la definizione di standard di pratica clinica basati sull'evidenza scientifica.
Nonostante le sfide, le prospettive future per l'integrazione delle terapie naturali nel SSN appaiono promettenti: la crescente domanda da parte dei cittadini, unita alla potenziale efficacia di alcune di queste pratiche nel migliorare la salute e il benessere, spinge verso un maggiore riconoscimento e una più ampia offerta di servizi integrati.