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Neurologia chiropratica: armonia tra cervello e schiena

Quali sono i benefici e gli strumenti della neurologia chiropratica e quali sono le connessioni tra emisferi cerebrali e colonna vertebrale

Neurologia chiropratica: armonia tra cervello e schiena

Viene chiamata anche "chiropratica della mente" ed è una branca della chiropratica che combina simultaneamente la manipolazione e l’osservazione della colonna vertebrale con la stimolazione del cervello.

La terapia chiropratica è di fatto un percorso di guarigione che viene compiuto da chi riceve il trattamento; chi lo avvia, il chiropratico, si occupa di indurre all’autoguarigione, di instradare, mettere in quella direzione.

È come dare al sistema corpo-mente la possibilità di operare un reset dal quale partire per stare meglio attraverso uno sforzo consapevole.

In molti temono la chiropratica, la associano a un “inutile scrocchiare”, un continuo e brusco andare avanti per manipolazione cui il corpo si può anche assuefare.

 

I benefici della neurologia chiropratica

I benefici di questa terapia si hanno sulla riabilitazione non solo a livello fisico, ma anche emotivo. Quando parliamo di traumi dobbiamo pensare anche a un turbamento, un’alterazione della serenità interiore che inevitabilmente è connesso alla postura.

Questo tipo di shock va ad agire anche a livello della colonna vertebrale, creando un effetto domino per cui alla fragilità di un animo vulnerabile si aggiunge la debolezza dell’area cerebrale che ha subito il contraccolpo. C’è un nesso profondo tra il disallineamento della colonna e il disequilibrio emisferico.

Questi due fattori estremamente connessi, se non osservati e portati a consapevolezza, possono generare ansia, stati depressivi, disagi, insonnia, blocchi di vario genere. In questo senso, la neurologia funzionale va a lavorare sul ripristino dello stato di equilibrio e armonia che il corpo ricerca.

Il chiropratico neurologo va a lavorare sugli squilibri derivanti da un’inefficiente connessione neurologica tra i due emisferi del cervello.

Queste aree del cervello si configurano come punti deboli che possono creare deficit motori, cognitivi, di comportamento e apprendimento.

L’arte della terapia manuale serve proprio a stimolare questi punti deboli e a sanare eventuali compromissioni o interferenze a carico del sistema nervoso. 

 

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Il metronomo interattivo e le stimolazioni visive

Si chiamano stimolazioni optocinetiche quelle di cui si serve lo specialista in neurologia chiropratica. Questo tipo di stimolazioni visive serve per rinforzare la schiena, poiché al benessere del cervello corrisponde quello della schiena e viceversa. 

C’è poi uno strumento di crisi di ambito neurologico che è il metronomo interattivo: si tratta di un mezzo tecnico sperimentato negli Stati Uniti all’inizio degli anni Novanta, che viene impiegato in esercizi di difficoltà graduale che coinvolgono mani e piedi.

Viene usato nei disturbi di coordinazione, riduzione delle capacità cognitive, disturbi del comportamento come sindrome da deficit di attenzione e iperattività, distonie post ischemia, paralisi cerebrale e sindrome di Parkinson. 

 

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