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Diventare posturologo: l’equilibrio della professione

"Come fa un uomo a mantenere una postura diritta o inclinata contro il vento che soffia contro di lui? E' evidente che possiede un senso attraverso il quale conosce l'inclinazione del suo corpo e che possiede la capacità di riaggiustare e correggere tutti gli scarti in rapporto alla verticale". Nel 1837, questo era il parere di Charles Bell

Diventare posturologo: l’equilibrio della professione

Cos'è la posturologia

La posturologia clinica è la scienza medica che studia il funzionamento del Sistema Posturale ed analizza la relazione tra lo squilibrio del Sistema Posturale e le patologie dell'apparato locomotore. Diventare posturologo significa curare tutte le patologie conseguenti ai compensi che il nostro organismo mette in atto in seguito agli squilibri del Sistema Posturale: contratture muscolari, mal di schiena, cefalea, problemi articolari, artrosi, scoliosi, ernie del disco ed altro. L'approccio posturologico è importante perché, fin dalla nascita, il nostro cervello memorizza gli errori del Sistema Posturale come riferimenti di normalità, per cui non possono correggersi da soli. La possibilità di modificarli è uno strumento cruciale sia per prevenzione che per la terapia

Nell’ambito della medicina alternativa, la posturologia si caratterizza per i rapporti tra la postura  del corpo e determinate patologie algiche che, secondo i sostenitori di tale pratica, deriverebbero da un mal assetto posturale. Secondo questi posturologhi, vari recettori del corpo se squilibrati potrebbero alterare la postura dell'individuo causando posizioni corporee scorrette nei tre assi dello spazio che, se in un primo tempo risultano anche asintomatiche, nel tempo potrebbero causare patologie algiche riferibili anche e/o solamente in altri apparati corporei lontani dal distretto in disfunzione. I recettori più importanti, secondo tali teorie, sarebbero: l’occhio, l’orecchio, il piede e la pelle

 

Professione posturologo

Diventare posturologo vuol dire avviare operare attraverso un’indagine strumentale consistente nell'analisi computerizzata del baricentro, del tono muscolare, delle oscillazioni posturali e dell'assetto della colonna vertebrale nelle tre dimensioni dello spazio. Nella sezione clinica viene studiato l'assetto posturale, il tono muscolare, l'appoggio del piede, la convergenza degli occhi, il parallelismo degli assi visivi, l'occlusione mandibolare e tutto ciò che può interferire con lo schema corporeo ottimale per ogni individuo.

Sulla base della diagnosi viene poi impostato un programma di rieducazione e di terapia individualizzato. La relazione biunivoca tra il posturologo e le altre figure professionali apre al concetto di interdisciplinarietà e dunque al lavoro di équipe. Il paziente posturale infatti non è a priori "di nessuno", ed è solo dopo un'attenta analisi posturale che si capisce da chi è più opportuno indirizzare la persona per il trattamento definitivo.

 

Diventare posturologo

Il posturologo è uno specialista che ha affrontato un percorso formativo che lo ha reso consapevole di quelli che sono i problemi posturali e di come affrontarli, nel rispetto della materia e dell’individuo. Per potersi definire posturologi è necessario aver frequentato un Master Universitario in posturologia.

Chi può diventare posturologo? Tutti quelli che, più o meno direttamente nella loro professione, si occupano della Postura dell’uomo: laureati in professioni sanitarie della riabilitazione, scienze motorie, optometristi, odontoiatri e ortodontisti, psicologi, ortopedici e fisiatri, medici di base e così via. È bene precisare, però, che il Master in posturologia non modifica le competenze di base del singolo specialista: quelle che cambiano col percorso formativo sono le consapevolezze e, di conseguenza, cambia il modo di approcciare il problema.

L’Associazione Italiana Studio e Ricerca in Posturologia nasce dalla necessità di propagare la professionalità, la preparazione e la conoscenza di chi si occupa di posturologia, al fine di garantire una migliore operatività nel nostro quotidiano lavorativo, prerogativa fondamentale per ristabilire il benessere psico-fisico del paziente.

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