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Agopuntura: come si svolge la seduta

L’agopuntura è pratica della medicina tradizionale cinese approvata dall'OMS che prevede l’infissione di alcuni sottilissimi aghi sterili e monouso in determinati punti, detti agopunti. Come avviene una seduta di agopuntura?

di Redazione

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L’agopuntura è una metodica terapeutica della medicina tradizionale cinese che prevede l’infissione di alcuni sottilissimi aghi in determinati punti cutanei, detti agopunti, con lo scopo di riequilibrare l’organismo nella sua globalità.

Questa pratica agisce attivando meccanismi nervosi e bioumorali attraverso la stimolazione alla produzione da parte dell’organismo di endorfine, serotonina e altri mediatori naturalmente presenti nell’organismo, rappresentando quindi un reale trattamento curativo e non solo un semplice trattamento palliativo o sintomatico.

È per questo attualmente riconosciuta e regolamentata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e in quanto atto medico in Italia può essere praticata esclusivamente da medici abilitati.
Per approfondire questa pratica abbiamo rivolto qualche domanda al dottor Andrea Ruggieri di idoctors.it, medico sportivo, nutrizionista e agopuntore a Torino.
 

Quali sono i principi dell'agopuntura

L’agopuntura è una tecnica di origine cinese i cui primi cenni a livello di letteratura risalgono a più di duemila anni fa. I principi su cui si basa sono molto complessi, in quanto sfrutta i fondamenti della medicina tradizionale cinese, profondamente differenti da quella occidentale.

Il tutto può essere ricondotto a una visione olisitca (ovvero completa) del paziente e meno circoscritta al sintomo. Per fare un esempio, nella medicina occidentale si dice: “ho mal di testa quindi prendo un antidolorifico” (che funziona innalzando semplicemente la soglia del dolore), in quella orientale, invece, si va ricerca la radice del disturbo eliminando l’eventuale effetto patologico alla base e migliorando quindi le condizioni di salute generali, più a lungo termine e non solo nell’immediato. 

Per quanto riguarda l’agopuntura nel dettaglio, questo lo si fa sfruttando determinati punti della superficie corporea, circa trecentocinquanta, individuati grazie al riscontro che c’è stato al livello empirico nel corso dei millenni. Questi punti, se stimolati con degli aghi, permettevano di agire sul “qi”, traducibile con “energie corporee”, e quindi riequilibrare, ricreare armonia, con la possibilità di avere beneficio concreto anche su alcune patologie.

Studi scientifici condotti con metodiche occidentali hanno dimostrato, dove indicata, la reale efficacia dell’agopuntura, che supera quindi l’effetto placebo o la semplice suggestione.
 

In quali casi può essere utile ricorrervi?

I tre quarti dei pazienti che si rivolgono all’agopuntura lo fanno per risolvere patologie muscolo-scheletriche in senso lato, un ambito in cui questo tipo di trattamento risulta molto efficace.

Nel dettaglio si parla di: contratture muscolari, patologie della colonna vertebrale, articolari, tendinee eccetera.
La percentuale di efficacia rispetto a queste problematiche è elevatissima, avvicinandosi quasi al 100%.

L’agopuntura può essere inoltre efficace per il trattamento di una moltitudine di altre problematiche fisiche e psicologiche.

Ecco altri esempi dei suoi campi di applicazione:

  • Neurologico: per cefalee, emicranie, disturbi del sonno o dell’umore.
  • Ginecologico: per i disturbi mestruali e come coadiuvante per la fertilità.
  • Gastroenterico: per nausea, vomito, disturbi intestinali, colon irritabile.
  • Otorinolaringoiatrico: in caso di riniti, asma, sinusiti allergiche

È bene comunque ricordare che l’agopuntura non è una terapia alternativa, come si diceva in passato, ma è da considerarsi come complementare, da affiancarsi cioè all’eventuale terapia farmacologica in corso.
 

Come si svolge una seduta di agopuntura?

La seduta di agopuntura si svolge in un ambiente sanitario, nello studio medico di un agopuntore quasi sempre. Inizia con un colloquio anamnestico generale, leggermente diverso, anche come esame obiettivo, rispetto a quello occidentale, con redazione di un consenso informato, in quanto comunque terapia invasiva, utilizzando degli aghi. 

Dopodiché si procede con l’infissione di un numero variabile (in genere da dieci a quindici) di piccoli e sottilissimi aghi sterili e monouso in diverse aree corporee a profondità di mezzo centimetro o poco più, con il paziente sdraiato o seduto su un lettino, tenuti in sede per circa venti o trenta minuti. 

Le sedute hanno di solito cadenza settimanale o, in alcuni casi bisettimanale, e il trattamento dura quasi sempre intorno a uno o due mesi, a seconda della situazione di partenza e dell’effetto che si ottiene da una seduta all’altra, valutando di volta in volta la risposta alla terapia.
 

Ci sono controindicazioni?

Le controindicazioni dell’agopuntura sono quasi tutte relative. Quelle assolute riguardano esclusivamente fattori locali, legati ad esempio ad una lesione della cute di una parte dove andrebbe inserito un ago.

L’agopuntura inoltre non è applicabile:

  • A tutte le patologie infettive;
  • alle problematiche di pertinenza chirurgica;
  • alle problematiche oncologiche,;
  • alle patologie degenerative;
  • alle patologie autoimmuni;
  • alle patologie psichiatriche.


Le controindicazioni relative sono invece legate ai cosiddetti effetti indesiderati, che possono essere:

  • Abbassamento della pressione sanguigna durante la seduta, che può portare a dei giramenti di testa, situazione però facilmente ovviabile facendo sdraiare il paziente durante la seduta.
  • Piccoli sanguinamenti o eventuali ematomi nella sede dell’infissione dell’ago.
  • Abbassamento della temperatura corporea


Gli effetti collaterali dell’agopuntura sono comunque rari e minimi e tutti transitori.

C’è poi un effetto secondario legato all’agopuntura, tutt’altro che indesiderato però, anzi spesso ricercato, che è un forte stato di rilassamento dopo la seduta, che spesso viene anzi sfruttato proprio a livello terapeutico.
 

L’agopuntura è una pratica dolorosa?

No e non deve esserlo. Anzi il dolore è la prova che qualcosa non va e deve essere modificata. Gli unici fastidi che eventualmente si possono sentire sono una lieve puntura o delle piccole scosse a livello muscolare al momento dell’entrata dell’ago (che comunque è grande un decimo rispetto all’ago dei prelievi), o ancora una sensazione di intorpidimento o di calore dopo la puntura, tutte in ogni caso situazioni normali e assolutamente passeggere.
 

Bibliografia e fonti

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