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I fiori di bach per la dislessia nei bambini

Vediamo come è possibile aiutare un bambino affetto da Dislessia con il supporto dei Fiori di Bach.

I fiori di bach per la dislessia nei bambini

La Dislessia è un disturbo dell’ apprendimento di origine neurobiologica, (DSA), che può comprendere: Dislessia, Disortografia, Discalculia, Disgrafia, si manifesta con difficoltà alla lettura veloce e a voce alta e scarsa abilità nella scrittura e di calcolo, difficoltà anche nelle lingue straniere.

Non è una malattia ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità la classifica come disabilità.

Quando si scopre che un bimbo è dislessico?

È possibile scoprirlo nel primo periodo di scuola primaria, generalmente tra la prima e la terza classe elementare, in genere  sono gli insegnati a segnalarlo ai genitori, valutando le difficoltà di lettura e di scrittura corretta.

I bimbi dislessici confondono alcune lettere e altre le ribaltano tipo “m” e “n” oppure “d” e “b”, “q” e “p” oppure invertendo l’’ordine delle lettere tipo “il” diventa “li”.  ù

Il bimbo/a impegna molte energie per cercare di superare questa difficoltà senza però avere dei risultati ottimali; l’unico risultato visibile è la sua enorme stanchezza e nervosismo, dovuto al suo grande impegno senza risultati tangibili.

Il percorso da seguire per una effettiva diagnosi avviene attraverso specifici test, effettuati da un equipe multidisciplinare composta da Logopedista, Psicologo e da un Neuropsichiatra Infantile.

Dagli ultimi dati risulta che colpisce circa il 4/5% della popolazione scolastica primaria.

 

Come aiutarli?

Per questo viene incontro una direttiva Ministeriale (Prot. N. 4099/A/4) ed un decreto L. 170/2010/12 che permette loro tempi più lunghi per lo svolgimento dei compiti, tecniche di riabilitazione (logopedia), possibilità di avere un insegnante di sostegno, uso di calcolatrice e computer e attraverso un Associazione (AID) ed altre strutture è possibile avere software appositi che permettono l’utilizzo di testi digitali sostituendo il cartaceo, compreso traduttore per aiutare nello studio delle lingue ecc.

È permesso l’uso anche durante gli esami scolastici, ed esami di laurea.

 

Gli stati d’animo del bimbo

Noi abbiamo parlato fin qui di come si scopre la dislessia, quando si scopre e cosa fare, ma non abbiamo parlato degli stati d’animo e di come affronta la sua difficoltà il bimbo.

Per il lui che è già in difficoltà per il nuovo contesto che è entrato a far parte, (la scuola primaria), comprendere il nuovo sistema, capire la differenza tra l’asilo e la scuola e la conoscenza di nuovi compagni, nonostante il suo impegno si accorge di non riuscire ad ottenere gli stessi risultati dei compagni, le insegnanti lo richiamano all’attenzione, la mamma lo sgrida, e a volte i compagni lo prendono in giro.

In lui si instaura uno stato di insicurezza, senso di colpa, depressione, a volte il disagio può essere cosi elevato da creare una chiusura verso l’esterno, come invece a volte può avere reazioni contrarie come fare il “bullo” o il “buffone” in classe per attirare l’attenzione dei compagni.

Sicuramente è davvero un momento problematico fino a che non ci sarà una chiarezza della situazione ma anche l’accettazione della sua “diversità”.

 

Come possono aiutare i Fiori di Bach?

In tutta questa situazione i Fiori di Bach possono davvero dare un grande sostegno, avvalorandoci del fatto che comunque i Fiori non hanno controindicazioni, sono completamente naturali non interagiscono con eventuali terapie in atto e non provocano allergie.

Abbiamo a disposizione alcuni fiori che possono aiutare nella difficoltà di concentrazione e il divagare della mente del bimbo tipo “Clematis” e “White Chestnut”, per l’insicurezza “Larch”, “Centaury” o “Cerato”, per l’ansia e la voglia di fare in fretta “Impatiens” e “Agrimony”, per l’agitazione “Vervain”, “Olivo” per la depressione e altri a secondo l’evoluzione dello stato d’animo, sicuramente non risolvono la Dislessia, ma possiamo aiutare e accompagnare dolcemente il bimbo ad affrontare il suo percorso con una maggiore serenità, e aiutare i genitori in questo Iter non facile.

 

Immagine | Wikipedia