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Paparina, cos'è e dove trovarla

Cos'è la paparina, dove si trova e come si utilizza in erboristeria, in cucina e per la bellezza.

Paparina, cos'è e dove trovarla

Con il nome paparina si indica il papavero o rosolaccio, fiore spontaneo che cresce nei luoghi incolti e nei campi di grano.

Il papavero trova impiego in erboristeria, in cucina e per la bellezza.


Cos’è la paparina e dove si trova

Paparina è uno dei nomi dialettali del papavero rosso o rosolaccio, il cui nome scientifico è Papaver rhoeas.

Il papavero è una pianta spontanea annuale della famiglia delle Papaveraceae, la stessa famiglia della celidonia e del papavero da oppio.

La pianta del papavero è caratterizzata da un fusto alto 30-60 centimetri, foglie profondamente divise e fiori solitari rossi, con un un’unghia nera centrale.

La paparina è una pianta molto comune, diffusa in Europa, Nord America, Asia occidentale e centrale. La paparina si trova nei luoghi incolti e nei campi di grano, quando non vengono utilizzati diserbanti, ai margini delle strade, nei prati e nell'orto.

È possibile raccogliere il papavero e utilizzarlo in cucina, per la salute e per la bellezza della pelle.

 

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Per cosa si utilizza la paparina

Il papavero viene utilizzato in erboristeria, cosmesi e a scopo alimentare.

La droga del papavero, cioè la parte della pianta che contiene il maggior tenore di costituenti attivi è costituita dai petali dei fiori che contengono antocianosini e alcaloidi.

I petali della paparina sono utilizzati come blando sedativo per favorire il sonno e per calmare la tosse.

I petali del papavero vengono inseriti in associazione con altre erbe nelle tisane rilassanti, alle quali conferisce una bella colorazione rosso vino, oltre che proprietà analgesiche, spasmolitiche, antitussive e leggermente sedative; i petali del rosolaccio si utilizzano inoltre per preparare sciroppi contro la tosse.

L’infuso di soli petali di papavero può essere utilizzato anche come tonico per combattere i rossori della pelle e le rughe.

I petali sono usati inoltre per colorare bevande, salse e marmellate o per decorare insalate e altri piatti, ma in cucina si utilizza soprattutto la rosetta di foglie: raccolta dall'autunno alla primavera, ha un sapore leggermente amaro e può essere consumata dopo averla lessata o cotta al vapore o in padella.

I piccoli semi neri del papavero sono invece impiegati per decorare salse, pane e altri prodotti da forno; possono anche essere inseriti come eccipienti nella preparazione del sapone, sia a scopo decorativo sia per conferire alle saponette fai da te un’azione esfoliante.

 

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Foto: rixie / 123RF Archivio Fotografico