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Alimenti per bambini piccoli: succhi di frutta e latte di crescita

È meglio comprare succhi di frutta specifici per i bambini piccoli, o uno vale l'altro? Il latte di crescita è veramente indispensabile? Cercheremo di dare qualche informazione su due alimenti piuttosto usati per la dieta dei bambini piccoli

Alimenti per bambini piccoli: succhi di frutta e latte di crescita

Alimenti per bambini piccoli: i succhi di frutta

Quando, al momento dell’acquisto, ci si trova di fronte ad alcuni alimenti per bambini piccoli qualche volta ci si chiede se abbiano veramente qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri. Nel caso dei succhi di frutta, la risposta è sì.

I nettari per la prima infanzia, infatti, devono essere conformi a una normativa ben precisa, più severa rispetto a quella che regolamenta i prodotti non specifici per l'infanzia, che prevede:

  • l’assenza di pesticidi;
  • una percentuale di zuccheri limitata (non superiore a 15 g per 100 ml);
  • l’assenza di additivi e aromi ad accezione della vitamina C e del succo di limone;
  • la presenza di quantitativo di frutta non inferiore al 50%

Alimenti per bambini da 1 a 3 anni: latte vaccino o latte di crescita?

Il latte è spesso al centro della discussione quando si parla di alimenti per bambini piccoli. A partire dal compimento di un anno di età, nella dieta dei bambini può essere introdotto il latte vaccino, salvo, ovviamente, intolleranze o indicazioni diverse del pediatra. Esistono poi i cosiddetti latti di crescita, utilizzati nell’alimentazione dei bambini da 1 a 3 anni, come alternativa al latte vaccino. Ma cosa contengono i latti di crescita? La formulazione può variare molto da marca a marca, in ogni caso si tratta di alimenti a tutti gli effetti industriali; una parte è latte, il resto è composto da ingredienti vari, tra cui possono comparire dolcificanti (saccarosio, glucosio, fruttosio …); carboidrati complessi (per esempio, amido di patate), aromi ( vanillina), sali minerali e vitamine

Sulla questione latte di crescita o latte vaccino, ci sono opinioni divergenti. Quest'estate, la BfR (Federal Institute for Risk Assessment), un ente tedesco che si occupa di sicurezza degli alimenti, ha bocciato il latte di crescita con un documento intitolato "Toddler milk drinks are not better than cow milk". Il sito ilfattoalimentare.it ha consultato, a tal proposito, la Società italiana di pediatria, che ha fornito un commento che sostanzialmente si pone in una posizione intermedia. La discussione resta quindi aperta. Si può però riflettere su una questione: è proprio necessario che il latte di crescita contenga zuccheri aggiunti e, talvolta, aromi artificiali?

Immagine| jessicafm