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Zucchero: meglio ridurlo ma non sostituirlo

Lo zucchero da tavola ormai è bandito, quelli naturali creano sospetti, i dolcificanti artificiali alla lunga si stanno rivelando pericolosi. È difficile scegliere in mezzo a tanta confusione cosa è meglio fare per evitare di mettere a rischio la nostra salute.

Zucchero: meglio ridurlo ma non sostituirlo

Che l’eccesso di consumo di zucchero possa dare problemi alla salute è noto, tanto che ormai il comune zucchero da tavola è quasi considerato un “pericolo per la nostra salute”. Ed è per questo che molti fanno ricorso agli zuccheri naturali alternativi, una nuova moda vista come un rimedio sano e che ci permette di non rinunciare al piacere del dolcificante.

E così spopola la moda dello zucchero di canna, che ha le stesse calorie di quello normale, o degli sciroppi di agave, malto, acero, e così via. Ma quello che forse non tutti sanno è che non esiste uno zucchero naturale che faccia bene o che si possa consumare senza preoccupazioni.

Ormai, infatti, è assodato che lo zucchero (glucosio, fruttosio e in generale lo zucchero da tavola), se assunto in quantità eccessive, causa problemi di salute. Proprio per questo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha abbassato la soglia di zuccheri raccomandabile fino al 5% (circa 25 grammi, cioè cinque cucchiaini da tè).


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Quindi l’unico modo per prevenire le malattie legate al consumo di dolci (sovrappeso, obesità) rimane sempre quello di ridurne il consumo. Queste raccomandazioni, però, non riguardano gli zuccheri presenti naturalmente nella frutta fresca, nei vegetali o nel latte, ma quelli aggiunti in alimenti e bevande: glucosio, fruttosio e saccarosio, anche sotto forma di sciroppi.

Tutti dolcificanti che nella maggior parte dei casi sono difficili da percepire o scovare perché ben mascherati dalle aziende produttrici. E l’unico modo che abbiamo per difenderci da questo “inganno” è quello di leggere attentamente le etichette nutrizionali dei prodotti perché i vari sostituti zuccherini, naturali o no, alla lunga producono gli stessi danni per la salute dello zucchero classico.

In larga parte, infatti, le caratteristiche degli sciroppi dolcificanti, del miele e di tutti gli altri si riducono alle stesse proprietà degli zuccheri semplici che vi sono disciolti. Una tendenza in crescita nelle persone attente alla linea o che devono ridurre lo zucchero per motivi di salute, come i diabetici, è quella di ricorrere ai prodotti “light” (bibite, cereali, biscotti,ecc.) che vengono fatti percepire come privi di zuccheri ma senza rinunciare al gusto.

Sulla sicurezza degli edulcoranti artificiali, però, il consenso non è unanime poiché su alcuni di questi dolcificanti sta diventando sempre più forte il sospetto che possano favorire il diabete o il sovrappeso invece di prevenirli. Quindi la parola d’ordine resta sempre la stessa: “cautela”.

 
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