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Lo scambio energetico in cucina

Nulla si crea e nulla si distrugge. L'energia si trasforma, viene trasmessa da un corpo a un altro, pervade l'ambiente. E questo avviene in cucina, uno scambio energetico tra cibo e cuoco.

Lo scambio energetico in cucina

La cucina bioenergetica

La cucina bioenergetica rappresenta un'attività di preparazione del cibo attenta, non solo alle qualità nutritive dell'alimento, ma anche al valore energetico dello stesso che viene determinato da una moltitudine di fattore quali colore, sapore, aroma, stagionalità, ambiente e terreno in cui cresce. Sono queste tutte qualità che un alimento possiede allo stato di natura. Questa valenza energetica viene poi elaborata mediante l'atto di preparazione del cibo: la cucina. Quindi energie differenti che si mescolano mediante le modalità di cottura, i condimenti che inseriamo e l'energia che ognuno di noi impiega nell'atto di cucinare.

Se cuciniamo in maniera distratta, distaccata e irrispettosa nei confronti del cibo, questo si sentirà. Non solo nel sapore del piatto finale, ma anche nella serenità di mente e spirito. L'energia si riceve e si trasmette e, allo stesso modo, il cibo che si prepara ha bisogno di quell'ingrediente fondamentale che è l'amore, la mente distesa e lucida che lavora biunivocamente con le mani che si destreggiano tra i fornelli. Quindi lo scambio energetico avviene in cucina!

 

Lo scambio energetico in cucina

Il termine ‘dieta’ innesca nel nostro immaginario collettivo un insieme di equazioni e bilanciamenti tra calorie calcolate numericamente, percentuali di grasso presente nel cibo, composizioni chimiche e una serie di privazioni miste a forza di volontà. È questa in effetti la matematica complessità con cui la dietetica occidentale ha trasformato l’assunzione di cibi e il rapporto di questi con il nostro organismo. La sempre maggior attenzione che oggi viene rivolta all’alimentazione e alla qualità dei cibi, oltre che alla loro moderata assunzione, è in realtà una delle più antiche concezioni della medicina tradizionale cinese. Questa considera fattori come il Jing, il Qi alimentare, le composizioni di Yin e di Yang, tutto classificato in categorie come colore, luogo di crescita dell'alimento, natura (calda, fredda e neutra), sapore, organi, odori, tendenza, consistenza e Meridiani destinatari. Forse meglio le equazioni e le bilance.

Scherzi a parte, lo scambio energetico in cucina esiste. Sia tra i cibi e le modalità di cottura che andiamo ad attuare, sia fra i cibi e la nostra energia personale di partenza.

Una verdura che ha una X di energia di partenza, se bollita avrà una X conseguente diversa dalla X che otterremo con un'altra modalità di cottura, come ad esempio saltandola in padella con un condimento oppure cuocendola al vapore. E così accadrà se prepariamo del cibo in maniera distaccata oppure appassionandoci a ciò che facciamo, calandoci in un tutt'uno che ci avvolge e ci fa percepire un buon sapore, un buon odore, un bel colore, una bella consistenza e belle sensazioni.

Immagine | Borisv